Il Maestro quella sera avrebbe tenuto il suo concerto in una location a me parecchio cara: il Museo ferroviario di Pietrarsa alle porte di Napoli. Sono una grande fan di Eduardo De Crescenzo, e ascoltarlo fra queste vecchie signore sbuffanti sarebbe stato fantastico.
Siamo lì assiepati davanti al cancello d’ingresso del museo quando dal mare si alza un vento che non promette nulla di buono. E infatti nel giro di un’ora veniamo avvicinati dalla security che laconica ci fa:
“Spiacenti, concerto annullato per forte maltempo in arrivo. Il Maestro si esibirà domani”.
Domani? Ma domani zia Carmela festeggia 80 anni, come facciamo?
E così, da bravi nipoti, a malincuore decidiamo di festeggiare zia Carmela (te possino zia Carme’) e farci rimborsare i 120 Euro di biglietti.
A consolazione, il fatto che a distanza di qualche mese De Crescenzo si sarebbe esibito in un’altra location ancora più spettacolare, Villa Rufolo di Ravello su uno strepitoso palco che incornicia la vista sulla Costiera Amalfitana.
Foto eduardodecrescenzo.it
Niente da fare, i biglietti per Ravello sono andati tutti a ruba. E guardando queste foto non è difficile capire il perché!
Foto eduardodecrescenzo.it
Da lì ad appostarsi a mo’ di cecchino sui biglietti delle date successive, il passo è stato breve. Il colpaccio prevedeva un’altra location da favola (De Crescenzo ci tiene!) niente po’ po’ di meno che ad Ischia, nell’arena del Negombo, praticamente in riva al mare.
Così dopo un rapido excursus sul web:
- biglietti in prima fila check ✅
- aliscafi per Ischia da Napoli check ✅
Evvai di booknow!
Un momento, lo spettacolo finisce tardi dove dormiamo?
Azz non ci avevo pensato!
Hai visto che giorno è il concerto?
Sì è il 30 Agosto.
Il TRENTA AGOSTO ad Ischia? E’ più facile trovare una stalla a 5 stelle a Betlemme!
A che ora c’è l’ultimo traghetto di ritorno?
Meglio che non te lo dica, il Maestro a quell’ora sarà ancora di pennichella…
Vabbuo’ non rISCHIAmo.
Insomma zia Carmela ci è ancora debitrice di un concerto di De Crescenzo
E io invece da quella sera non ho fatto… che pensare a te zia Carmè!
Invece visitare Ischia, che come ho detto recentemente apprezzo molto più di Capri, sarà proprio lo scopo di questa imminente pasquetta campana.
Una classica scampagnata via mare con grigliata sì, ma rigorosamente di pesce! Nei giorni scorsi ho ricevuto un coupon di 10 Euro da Trenitalia che utilizzerò per il mio biglietto Salerno-Napoli.
Gli imbarchi della navigazione veloce per Ischia (via aliscafo) si trovano al Molo Beverello, quella parte della stazione marittima di Napoli adiacente a monumenti come il Maschio Angioino, Piazza del Plebiscito e la Galleria Umberto I, tutti raggiungibili con una bella passeggiata dalla stazione centrale o al limite con pochi minuti di metropolitana.
Zia Carmela sto giro sarà occupata fra pastiere e casatielli, e nel caso dovesse piovere, posso sempre chiedere una bella danza propiziatoria a Sciamamma!
Foto castelloaragoneseischia.com
La navigazione dura poco più di un’ora durante la quale ci si affaccia leggermente fuori dal Golfo di Napoli passando per l’altrettanto magnifica isola di Procida.
L’idea è quella di noleggiare uno scooter al porto di Ischia evitando l’affollamento pasquettaro dei mezzi pubblici, e raggiungere l’isolotto del Castello Aragonese presso il borgo Ischia Ponte.
E una volta qui pranzare nel ristorante del Castello godendo della sua superba vista sul caratteristico porticciolo di pescatori.
Spero tantissimo di non raccontarvi al mio ritorno di un’altra pasquetta andata a male come quella dell’anno scorso!
Foto albergoilmonastero.it
In realtà le mie brame non si esauriscono con un visitare Ischia e un succulento piatto a base di pesce: come sapete mi affascina tantissimo l’insolito, soprattutto quello che ha a che fare con il folklore e la pietas popolare napoletana in merito ai misteri della morte.
Il Castello Aragonese, a parte essere attualmente un hotel/ristorante/location di mostre di artisti del calibro di De Chirico, Picasso o Dalí, fino al 1810 è stato un convento che ospitava una quarantina di monache Clarisse.
Il particolare rapporto che queste monache avevano con l’al di là, si concretizzava in una non-sepoltura, un cimitero decisamente non convenzionale e davvero impressionante!
Questo cimitero è oggi visitabile all’ombra delle imponenti mura del maniero, ma i resti delle povere monache sono stati traslati e sepolti cristianamente nel cimitero “regolamentare” di Ischia.
Da quello che ho scoperto sul web proprio sotto la Chiesa, attraverso una serie di gradini, si giunge in un ambiente sotterraneo caratterizzato da sedili scavati nella roccia, gli scolatoi, sui quali le monache decedute venivano adagiate e non-sepolte.
I loro corpi venivano lasciati a decomporre lentamente: i liquidi umorali scolavano via dalle loro membra attraverso questi fori scavati sulla seduta di pietra.
Foto da Wikipedia
Si dice che le monache ogni giorno facessero visita alle consorelle decedute, restando ore ed ore in contemplazione di quel lento e quotidiano decadimento fisico.
Credo che il messaggio fosse quello di evidenziare al massimo, e con una modalità davvero forte, l’inutilità del corpo in favore di una profonda riflessione sulla fragilità e vacuità della vita.
[Un semplice Requiem Aeternam no, eh?]
Pare che la pratica della “scolatura dei morti” sia rimasta in uso in tutta la Campania (ma anche in Sicilia) per diversi secoli, fino a quando una rigorosa applicazione delle normative igienico sanitarie ne ha proibito il perpetrarsi.
La scolatura non è l’unica stranezza partenopea legata al culto della morte, poi avrò occasione di parlarvene. Ho sempre pensato infatti che i napoletani fossero dei geni, delle menti privilegiate a cui fosse concesso il dono di poter considerare la Signora con la Falce quasi una farsa, una sceneggiata teatrale. Solo e soltanto ai napoletani è permesso mistificare la morte, assoggettarla a meccaniche fantasiose legate alla scaramanzia.
Per i napoletani i propri cari mica muoiono? No! Rimangono a disposizione nei sogni in una sorta di sdramma-turgia della morte pronti a dispensare consigli, sentenze, anticipazioni e numeri al Lotto.
Mi piace pensare che i napoletani possano imbrigliare la morte decidendo addirittura per essa. D’altra parte non suona come un atto intimidatorio alla Nera Signora il proverbio Vedi Napoli e poi [e solo poi] muori?
(felice aggiungerei io)
No vabbuò, parliamone: perchéteapasquettavaiinunpostocosìbelloemisteriosoeiono? Ma te sei un genio del male Dani! Un’idea splendida e, onestamente, se non fossi in Puglia per Pasqua ti copierei senza pietà. Aspetta…la storia delle monache fa spavento nel suo complesso, ma una visita non la perderei per nulla al mondo! Bella segnalazione.
Ma quindi, non per farmi li fattacci tua, voi praticamente arrivate in treno (con sconto), poi fate andata e ritorno col traghetto in giornata? Oppure sono io che non ho capito una mazza? Ma se avessi capito bene: si può fare questa cosa con i traghetti? Lo chiedo per interesse in previsione di un’uscitina in moto. Mi piacerebbe capire se si può anche scegliere di fare solo una scappata giornaliera. Per questioni di tempistiche, non per altro.
Il mio rimbotto invece va a Zia Carmela. Tu dovevi spiegarle chi gli anni si compiono in periodi consoni. Non a scelta libera.
Bella Dani, buona serata!
Claudia B.
hahahah ma zia Carmela è uno di quei “personaggioni” che non possono essere contrastati!
Certo che si può fare A/R in giornata! I traghetti e gli aliscafi partono e arrivano non ogni ora ma quasi, soprattutto in estate.
Gli ultimi traghetti disponibili credo che partano da Ischia verso le 19 o giù di lì. In moto Ischia dev’essere fantastica anche perchè hai libertà di fermarti ad ogni porticciolo, ogni caletta, ogni centro pedonale supersciccoso!
Ti stai napoletanizzando irrimediabilmente hahahah 😉
Grazie per essere passata Claudia! :*
Mannaggia a zia Carmè
Scherzi a parte, si prospetta una Pasquetta interessantissima allora!
La storia delle monache è un pochino inquietante
Ciao Pietro! Ma no dai i napoletani hanno il potere di sdrammatizzare anche la morte!
Grazie per essere passato e buon proseguimento di trekking (che belle le vostre foto di gruppo) 😉
Grazie Daniela! Siamo un bel gruppo
Zia Carmè, ma non potevi compiere 80 anni una settimana dopo? Mannaggia a te!
Sai, Orsa, queste sono tutte zone che io non conosco. Chiara molto più di me, perché io proprio 0. Me ne pento sempre amaramente, faccio esercizi di fustigazione eccetera, ma non ci sono ancora stato. Posso capire benissimo la meraviglia di assistere a un concerto in un contesto da favola come questo *-*
Hhahahah bella questa! Non oso dirlo a Zia Carmela che è un soggetto davvero “particolare” 😛
Devi rimediare Marco, un WE romantico in Costiera ve lo dovete concedere tu e Chiara, magari fuori stagione però 😉
Auguro anche a te buona Pasqua fatta!
Ahah la mitica Zia Carmela! Che bel programma, sono stata a Ischia da bambina e ho tanti bei ricordi legati a quell’isola. Non conoscevo la storia delle monache e della “scolatura”, magari leggerla all’ora di pranzo non è stata proprio una mossa saggia. Molto interessante! Aspetto il tuo resoconto 🙂
No decisamente non è stata una buona idea ad ora di pranzo Giulia! Sei stata ad Ischia anche tu da piccola? E’ meraviglioso tornare nei posti in cui siamo stati da bambini con nuovi occhi e nuove consapevolezze!
Allora per farmi perdonare ti racconterò di un’altra “scolatura”, sempre di queste zone ma questa volta non legata ai cadaveri ma al cibo:
la colatura di alici 😉
Un abbraccio! :*
Ahahaha ancora ricordo la pasqua dello scorso anno, meglio non parlarne!
Comunque Ischia deve essere spettacolare ed i costi non sono nemmeno così alti..al contrario del 30 agosto che, Zia Carmela lo saprà bene grazie alle lamentele velate di voi nipoti, penso sia inavvicinabile!!!
Goditi questa stupenda meta in una stagione favolosa per visitarla Dani! <3
Ciao ragazzi! Invece ho visto su twitter della vostra interessantissima pasquetta *_* non vedo l’ora di saperne di più! 😉
Un abbraccio e buona conclusione di festività!
Devo ammettere che il titolo un po’ mi ha spaventata, ma peggio della gita in autobus dell’anno scorso non penso che possa esserci niente 😉
Purtroppo non conosco per niente queste zone e dico sempre che dovrei rimediare e poi non lo faccio mai, quindi mi fa molto piacere scoprirle attraverso i tuoi post. Per cui non vedo l’ora di leggere il resoconto della tua giornata e in particolare la storia delle monache: già il titolo era inquietante, e quello che hai scritto della loro sepoltura ha aggiunto un bel tono noir al tutto 😉 Mi raccomando fai tante foto al cimitero!
Un bacione e tanti auguri di Buona Pasqua a zia Carmela 😉
Dici che peggio non c’è? E invece purtroppo si…
Zia Carmela ringrazia per gli auguri! 😀
Un grosso bacione postPasquale anche a te Silvia 😉
Pasquetta e Ferragosto a Ischia, per noi campani, sono proprio un must! 😀
Ci sono stata tante volte a Ischia e la trovo semplicemente fantastica, solare e mai arrogante…quindi, ottima scelta!
Aspettiamo il resoconto, sperando che nessun parente si metta di mezzo! :p
Un bacio e buon lunedì! :*
Decisamente un’altra cosa rispetto a Capri, non lo so ormai l’ho presa a noia! Brava hai usato le parole giuste: mai arrogante!
Cosa che invece capita a Capri…appena sbarchi dal traghetto inciampi nella spocchiosità 😛
Buon proseguimento alsaziano! :*
Chiama zia Carmela e digli che se ha un continuo “fischio di orecchie” è del tutto normale…
Un’avventura del genere deve essere comunicata assolutamente a De Crescenzo, ti aspetta un biglietto omaggio per il prossimo concerto! Ahahah
Comunque si prospetta una meravigliosa pasquetta, sappilo!!! Voglio le foto XD
E per chiudere in bellezza hai lasciato la storia del Convento per ultima, cavolo, a me ha spaventato: sembra più una punizione!!!
Hahaaa è vero, sai che fischi! 😀
Spero che il Maestro abbia letto e ascoltato questo tuo commento 😉 Eppure c’è talmente umanità in queste tradizioni così “paurose” che ne apprezzi e capisci tutto il pensiero che c’è dietro.
Buone festività ormai fatte Cris! 😉
Proprio da quei “scoli” proviene l’espressione “puozze schiattà” o per meglio dire “Puozze sculà”. 😉
Ischia mi ricorda l’infanzia, avevamo una casa sulla spiaggia quando ero piccola e andavamo lì tutte le estati durante anni se poi ci aggiungi De Crescenzo direi W Zia Carmela! (Auguri comunque)
E’ vero! Ho sentito di questo rimando proprio nella visita al cimitero delle anime Pezzentelle della Sanità!
Che meraviglia una casa sulla spiaggia ad Ischia! *_* Conservi dei ricordi bellissimi allora!
E io rilancio con W il Sud! 😉
Auguroni anche a te :*
Ioormai sono dell’idea che se una cosa deve andare in un certo modo, non ci sono Santi, andrà così 🙂 Però poi le cose si incastrano sempre e prima o poi tutto torna 🙂
Questa della scolatura è una tecnica che spiegano bene anche visitando il cimitero delle fontanelle alla Sanità. Sono comunque usanze e riti che affascinano.
Allora, buona pasquetta (si può dire? 🙂 )
E infatti…mai parole sono state più azzeccate. Lasciamo stà! 😉
Si come dicevo a Marghe conosco il cimitero delle Anime Pezzentelle, è proprio lì che ho fatto la conoscenza con questa peculiare tradizione tutta partenopea! (scrissi a riguardo anche un post)
Buone festività ormai concluse e vai di AlkaSeltzer 😀
Oddio, sono stata ad Ischia credo all’età di 9 anni…mi ricordo poco pochissimo dell’Isola, ma la scolatura delle monache non me la sono assolutamente dimenticata. Mi ricordo che restai scioccata/incredula/volevotagliarmilamanoconcuiavevotoccatoquellaspecieditrono/allibita…mmm ora che ci rifletto, forse la mia non-impressionabilità ed il mio senso del macabro è nato proprio lì. Sono curiosa di sapere di più della tradizione partenopea per il culto della morte…spero tu ne parli presto
Ciao Marghe! Certo a nove anni l’impatto non è dei migliori per comprendere il geniale culto dei morti partenopeo. Se dovessi ritornare in Campania ti consiglio a tal proposito il Cimitero delle Fontanelle del rione Sanità: l’apoteosi di questa forte tradizione 😉
Buona Pasqua fatta!
Addirittura l’apoteosi…tremo già al solo pensiero, però me lo segno…non si sa mai
Daniè, com’è che dal cantante sei arrivata a scrivere delle monache che colano? Aspè, devo rileggere. Mi sò persa qualcosa. 😉
eheheh il filo conduttore c’è ed è quella bussicona di Zia Carmè! 😉
Che bella storia 🙂 non si può certo chiamare articolo, perché le tue parole sembrano strappate dalla pagina di un libro. Mi è piaciuto tantissimo scoprire specialmente il cimitero delle monache non sepolte . E poi la storia di zia Carmela mi ha fatto sganasciare dalle risate Che dire l’ho letto tutto d’un fiato.
Ciao Silvia benvenuta! ^_^
Ti ringrazio tantissimo per il complimentone! Sulla morte a Napoli c’è una cultura davvero particolare ma mai macabra, se dovessi venire in Campania visita il “Cimitero delle anime Pezzentielle”, magari con qualche tour teatralizzato! Non te ne pentirai 😉
Ciao e grazie ancora! 🙂
Terribile la storia delle monache! Non sapevo se ridere (istericamente) o piangere quando ho visto gli scolatoi. Con tutto il bene e i rispetto ma… puah!!
PS: io però tra Ischia e Capri, Capri tutta la vita!!!! Sogno di comprarmici una casa e trascorrere lì la pensione (oddio, magari prima avere una pensione non sarebbe male).
Ciao Cris! Si terribile soprattutto per le povere consorelle che si recavano giornalmente a far visita alle “scolate” 😛
Perfetto, allora quando io vincerò un TuristaPerSempre e comprerò un appartamentino a Ischia ci faremo visita a giorni alterni!
Limoncello da me e una fetta di Caprese da te 😉
A presto e grazie per essere passata! :*
Una volta vidi in tv un documentario sulle monache che si facevano “scolare”, ma non ricordavo fosse a Ischia. Sia quella volta che adesso, leggendoti, ho pensato al fetore che doveva esserci in quella stanza. Poveracce…
Devo dire che il Maestro ha un gusto squisito nello scegliere le location per le sue esibizioni…Che spettacolo il palco fronte mare…
Sai che a fine giugno saremo a Capri per un weekend? E’ la nostra prima volta sull’isola e sono molto curiosa. Alloggeremo ad Anacapri però, i prezzi in centro sono qualcosa di proibitivo. Tu che la conosci bene, hai qualche consiglio antitrappola per turisti? 😉 Un bacione Daniè, salutami zia Carmela!
Davvero? Che bello! Sappi comunque che a Capri tutto è proibitivo! Anacapri è già più tranquilla a livello di ressa turistica (ma non di troppo).
Trappole per turisti ce ne sono fin troppe: attenzione ai buttadentro e a chi non espone i prezzi del menu. Ho sentito gente che ha pagato quasi 4 euro per un caffè mediocre. Io stessa una granita al limone l’ho pagata quanto una bottiglia di Chianti.
E ancora attenzione a certi bar/localini che ad esempio scrivono:
-Trancio di pizza da asporto 3euro.
-Trancio di pizza da mangiare all’interno 3euro+3euro di servizio.
Occhio che se prendi 2 tranci di pizza di caricano il servizio DUE VOLTE! 😉
Ma perchè Capri Ale!? I tedeschi! I tedeschi hanno buon gusto e sanno come spendere…imitiamoli! Secondo te perchè la Merkel si spara ogni anno una settimana ad Ischia!? Hahahahah scherzo, goditi il soggiorno che Capri è comunque Capri! Un bacio! 😀
Ci credi che nonostante io sia napoletana Ischia non sono ancora riuscita a vederla?
Ho in programma di andarci qualche volta che torno in Italia a trovare i miei… solo che ogni volta che scendo ho pochissimo tempo e andare in giro lì paradossalmente diventa più difficile di andare altrove per me! L’ultima volta son riuscita a fare Capri… vediamo se alla prossima mi riesce Ischia! 😀
Un abbraccio e buona notte! 🙂
Ciao Rita benvenuta! 😉
Ehhh lo so, conosco il problema: vai a salutare zia…vai a salutare la madrina di battesimo, vai a salutare il fruttivendolo sotto casa che chiede sempre di te e zero tempo per gironzolare in città! 😛
Il trucco è venire in incognito 😀 😀
Ciao e grazie per essere passata! 🙂
Hai centrato perfettamente il punto!!! 😀 Il problema è che dovrei venire in incognito anche per mia madre perché lei mi organizza l’agendina di visita parenti prima ancora che io lo sappia!!! 😀 Quindi è quasi impossibile tornare lì e non fare il tour da parenti e affini! Altro che On The Road!!! 😀 Non che mi dispiacci,a ma a volte davvero mi resta tempo zero per rendermi conto perfino di dove sono… tempo di un po’ di saluti e son già di nuovo in partenza! 😛
Buona serata! <3
Hahahahh il “tour dei parenti” è bellissimo 😀 che ci possiamo fare…le famiglie del sud! 😉
Buon fine settimana Rita! 😉
Eh già! Con lo stampino tutte proprio! 😀 <3
Buon fine settimana anche a te Daniela! 🙂
Ciao Orsa, sono in ritardo cosmico, Pasquetta è già bella che passata! Mannaggia a zia Carmela però! Anche io sono appassionata di rituali napoletani inerenti la morte, quando visitammo le catacombe di San Gaudioso la guida ci fece sedere nei vari scolatoi dicendo che portasse fortuna… ahahahahhh!!! Corro a fare un po’ di aggiornamento leggendo gli altri post! 🙂
Ciao Valentina! E’ vero lo ricordo quel tuo post sulla Napoli sotterranea, devi assolutamente ritornare per approfondire…così come io devo assolutamente sedermi sugli scolatoi! Non la sapevo la cosa che portasse fortuna! 😀 😀