A Villa D’Ayala a Valva quella notte c’era il rischio di essere catturati, divisi dal gruppo, bendati, rinchiusi in bare, trascinati e torturati dalle orribili creature nascoste nelle stanze di questa antica e misteriosa dimora.
Halloween a Villa D’Ayala a Valva
Sì perché passare Halloween a Villa D’Ayala significava questo, e immagino tanto altro.
Anche se io ed Orso abbiamo deciso di visitare Villa D’Ayala con la rassicurante luce del giorno, l’atmosfera degli ambienti di questa tenuta sono davvero da brivido. Una location quasi irreale, inquietante, grottesca e bizzarra come il suo ultimo padrone, il Marchese Giuseppe D’Ayala morto nel 1951 senza lasciare discendenti.
Attualmente infatti questo piccolo maniero con i suoi 18 ettari di parco appartiene al Sovrano Ordine Militare di Malta, di cui anche il Marchese era membro. Molte sono le croci maltesi che ricorrono in giro, persino nella vecchia e sdrucita carta da parati del castello. Giuro che anche il suo modo di pendere strappata dalle pareti è inquietante!
Qui tutto mette i brividi, fino all’ultimo filo d’erba
Immaginatevi ad esempio questi giardini col buio, la foschia e con gli attori della compagnia teatrale Il Demiurgo ad intrattenervi la serata di Halloween.
Per inciso “La Casa Stregata” era il titolo del percorso teatralizzato che quest’anno aveva come location Villa D’Ayala. Al costo di 15 Euro a persona si poteva passare la notte delle streghe vivendo LIVE situazioni horror alla Dexter, Walking Dead, Saw, Crimson Peak e alla Uomini e Donne.
Sarebbe stato fighissimo, ma ammetto di essere stata vittima della suggestione della locandina che recitava alert tipo: “sconsigliato ai cardiopatici, la direzione declina ogni responsabilità“.
Ribadisco che la dimora è inquietante già così “liscia”, di giorno e con la compagnia della guida. Figuriamoci durante uno spettacolo horror.
Ora, mentre scrivo, sono al sicuro davanti al mio pc, ma nelle sale di Villa D’Ayala si sta consumando la notte delle streghe.
Domenica 30 ottobre: sono lì davanti al vecchio cancello sotto la piccola Torre Normanna. Non vedo l’ora che la visita guidata abbia inizio per sapere qualcosa di più sulla ricercatezza culturale di questo strano Marchese e, mentre mi riscaldo al tiepido sole autunnale, rifletto su un’altra stranezza: come mai Giacobbo non ha ancora adocchiato Villa D’Ayala per girarci uno special?
Mentre mi interrogo su questa vitale questione, il cancello si spalanca e veniamo invitati ad entrare
In realtà la dimora del Marchese si trova solo alla fine di questo gradevole percorso boschivo, lungo il quale si snodano giardini all’italiana e all’inglese, abbelliti da busti marmorei rappresentanti miti ed allegorie.
Ecco ad esempio Diana la dea della caccia mentre irretisce una preda col suo fascino, oppure le 4 stagioni, fauni, eroi, ninfe ecc.
Il buon Marchese aveva fatto sistemare delle statue sinistre persino all’interno delle caverne dislocate lungo il bosco. A quanto rivelato dalla guida, il passaggio sotterraneo presente in quest’antro poteva essere percorso soltanto dai più coraggiosi, come sottolineato anche dall’epigrafe/anatema.
A guardia dell’antro, il dio Vulcano che batte sull’incudine, e alcune creature striscianti e mostruose partorite dall’immaginazione dello scalpellino.
Ma il capolavoro del genio bizzarro del Marchese è questo anfiteatro classico, dalle cui siepi realizzate a mo’ di gradinate, spuntano tante capuzzelle marmoree.
La scena è impressionante: le teste sono lì, mute, in silenzio, quasi in attesa che lo spettacolo abbia inizio (e per spettacolo intendo il sacrificio umano dei visitatori).
Pare che il Marchese fosse un fervente appassionato dell’opera Wagneriana, e che amasse ascoltare concerti e prendere lezioni di composizione in questa singolare radura. A tutt’oggi d’estate si tengono concerti di musica classica, e non, grazie all’acustica perfetta del bosco.
A proposito del bosco: non riesco ad esprimerla con le parole, ma la sensazione che si prova standoci dentro è assai inquietante… questi alberi secolari hanno tutta l’aria di voler proteggere, o nascondere qualcosa!
Come se l’aspetto scary non fosse già abbastanza, durante il percorso veniamo invitati ad entrare in uno spazio dedicato all’allestimento di una mostra fotografica sul terremoto che colpì questa zona nel 1980. Il terremoto dell’Irpinia fu una catastrofe che rase al suolo interi paesi come Valva, facendo qualcosa come 2.914 morti.
Raramente ho visto una mostra fotografica intensa e agghiacciante come questa. Foto di cadaveri incastrati nelle macerie, gente disperata e crolli crolli crolli e ancora crolli. Ho scelto di fotografare solo gli scatti meno cruenti.
Dopo almeno un’oretta di cammino nel bosco, durante il quale ascoltiamo impietriti i rumori sinistri dei picchi che scavano la corteccia, arriviamo finalmente al castello. L’area che precede l’ingresso della dimora del Marchese è occupata da questo emiciclo classico d’ispirazione botticelliana: le tre grazie, le muse della poesia, della danza, della pittura e della scultura fanno da guardia all’ingresso della magione.
Sarà la suggestione, la cornice di questo bosco così cupo e freddo, ma anche le tre grazie mi sono sembrate “sinistre”.
Quasi un ghigno la loro espressione
Ecco la facciata baciata dal sole. Per il momento le antiche merlature non inquietano molto, ma vi assicuro che una volta varcato l’ingresso, il registro cambia in modo radicale.
Tre piani più mansarda congiunti da una vecchissima scala cigolante in legno. Camini grandi quanto una casa, antiche armi alle pareti, cavalieri dall’assetto minaccioso. Stucchi, soffitti istoriati con cassoni in legno e poi ancora LEI:
la carta da parati
Non so perché mi abbia particolarmente colpita (avrò avuto qualche trauma infantile legato alla carta da parati) ma sembrava viva, cattiva, STREGATA!
Purtroppo proprio a causa dell’imminente spettacolo, non abbiamo potuto visitare in comodità gli ambienti interni: gli attori della compagnia stavano allestendo le scene armeggiando fra bare, strane tavole imbandite, gente impiccata, ghiacciaie piene di pezzi di cadaveri ecc.
Nonostante lavorassero in allegria, ci hanno confessato di aver percepito tutta la spettralità del luogo…
Ecco l’antica ricetta degli gn’occhi al tegamino
La visita termina praticamente dalla parte opposta rispetto all’ingresso principale. Così si viene piacevolmente “costretti” ad attraversare il caratteristico centro storico di Valva con le sue viuzze e i suoi bellissimi scorci da immortalare.
Info utili sulla visita a Villa D’Ayala a Valva
Villa D’Ayala è sorprendente, misteriosa, magica: un posto per cui vale la pena sopportare un paio di brividi. Il costo della visita è di 5 Euro a persona per una durata di circa due ore in compagnia della paura ed ovviamente delle guide che non sono altro che gli impiegati comunali (questa cosa è stupenda).
Altra info utile: attenzione alle creature che attraversano la strada. Anche se a 500 metri sul livello del mare, questo grazioso borgo del salernitano è abitato da tartarughe marine solite attraversare la strada fuori dalle strisce (ma quanto è CREEPY questo posto?).
Dimenticavo, anche il cibo tipico nei dintorni di Villa D’Ayala è buono da paura.
A proposito di Halloween, di Marchesi e di Conti… avete partecipato al contest #NightAt organizzato da Airbnb che mette in palio una notte nel castello di Bran in Transilvania?
Per partecipare basta rispondere ad una semplice domanda: cosa direste al Conte Dracula se vi trovaste al suo cospetto nel suo Castello?
Ora, io ho immaginato il buon Vlad come un mito horror ormai in “disuso”, un vecchio canuto solo nel suo castello e privo di cure parentali.
Ecco lo screenshot della mia partecipazione al contest con quello che la mia mente bacata è riuscita a partorire, si intitola La [S]badante:
Tutto il contesto mi sembra mooolto inquietante, ma vogliamo parlare in particolare delle teste che spuntano dalle siepi? Immagina passare di lì di notte, al buio, con il marmo di quelle figure che magari luccica – da morire di paura. Fa molto Cuore di Tenebra
È solo una mia impressione o una delle tre grazie ha un ghigno malefico scolpito in faccia?
Bellissima la letterina a Dracula!
In effetti quel “Teatrino di Verzure” (pare che si chiami così) ha scioccato un po’ tutti.
Non è affatto solo una tua impressione Silvia: la “Grazia” di sinistra ha un’espressione da turbare il sonno! O_O
Com’è andato il tuo soggiorno teutonico? Ci vediamo sul tuo blog! 😉
Ah, ecco, pensavo di essermi lasciata impressionare come al solito ma invece è proprio la Grazia ad essere diabolica!
Tutto bene in Germania 🙂
Aspettiamo tutti i tuoi racconti allora! 😉
Wow, che luogo inquietante! Anche a me hanno colpito particolarmente le teste nelle siepi! E sono d’accordo con te, quella carta da parati sembra davvero cattiva!!
Ahahahah bellissimo il pezzo sul conte Vlad, complimenti per l’inventiva 🙂
Hahaah si quando le ho viste non ci volevo credere, infatti non ho avuto la prontezza di salire e fotografarle da vicino (c’erano degli scalini laterali per raggiungerle)!
Ma forse è stato meglio così, avrebbero popolato i miei peggiori incubi…insieme alla carta da parati! 😛
Grazie Beatrice per il complimento!! 😉
Forse non sarò normale ma io la notte qui e nel castello di Dracula l’avrei passata ed avrei anche provato gli “gn’occhi al tegamino”. 😉 hehheheeh
Scherzi a parte (ma anche no) bellissimo il castello e il suo giardino.
Buona giorntata e Buon Novembre!
Ti dirò, gli gn’occhi al tegamino avevano tutta l’aria di essere buoni! Sarà che quando vedo rosso mi viene in mente il nostro mitico ragù messo sù dalle 7 del mattino! 😛
Buon Novembre anche a te! 😉
Mamma mia, i due giorni di cottura hahahha 🙂 Due gnocchetti alla sorrentina me li mangerei volentieri stasera 😉
A chi lo dici! 😛
Inquietanti da morire le teste che sbucano dalla siepe..e anche le Grazie sembrano trasfigurate, hai ragione… Sembra che tutto sia ancora sotto l’effetto di un incantesimo…
Il terremoto dell’Irpinia è stata una tragedia.La nonna di Vale è di Castel Baronia, un altro paesino toccato dal sisma. Spesso ce ne parla e nonostante siano passati anni (e lei ne abbia ormai 87) ancora ci si arrabbia e si commuove.
Airbnb non ha senso dell’umorismo. Già solo per la trovata della badante italiana ti avrei fatto vincere a mani basse
Ciao Dani, buona festa!
Ecco, hai trovato le parole giuste: “sotto l’effetto di un incantesimo”! La sensazione è proprio quella!
Si anche da queste parti è una tragedia ancora sentita e “attuale”: fino a qualche anno fa in questi paesini arroccati c’era gente che alloggiava ancora nelle casette di legno!
Hhaahahh grazie per il complimento, buona festa anche a te! 😉
Noooo ma le tartarughe che attraversano la strada???
Inquietante la visita anche se, con tutta onestà, la storia del terremoto dell’Irpinia mi ha fatto perdere una lacrima. Tutte quelle vittime!
Per il prossimo Halloween spero di avere un racconto degno della tua iniziativa.
Intanto in bocca al lupo per il contest. Se non lo vinci vorrei proprio capire che più di tanto geniale possa essere stato scritto.
Ciao sorella Orsa!
Vorrei saperlo anche io! Hanno comunicato i vincitori (una coppia canadese) ma non hanno mostrato la loro risposta! 🙁
Il terremoto dell’80 è stata una tragedia nella tragedia. All’epoca non esisteva la protezione civile e se qualcuno era riuscito miracolosamente a salvarsi rimanendo incastrato sotto le macerie…purtroppo la sotto è morto di stenti. I soccorsi arrivarono giorni e giorni dopo e l’organizzazione (come siamo abituati a vederla adesso) era praticamente inesistente.
Hai ragione: sta storia mette i brividi più di ogni altra cosa!
Un bacio!
Per carità, di notte sono certa che non resisterei in un posto del genere e anche io mi sarei lasciata un po’ suggestionare dal volantino!
Le tre grazie non sembrano inquietanti, SONO inquietanti. Così come lo è quella bambola che hanno inserito nel camino. Che colpo che mi è preso vedendo la foto!!!
In definitiva avete fatto bene a visitarla di giorno e a lasciare agli altri l’incombenza di sbrigarsela con mostri e streghe!
Un bacione <3
La bambola?! Dovevi vedere il vecchio letto messo al centro di una stanza con le candele tutt’intorno! Oppure un manichino impacchettato e legato, pronto per essere appeso nella tromba delle scale haaahhh 😀 😀
Comunque ho saputo che l’evento ha fatto il sold out, un successone!
L’anno prossimo magari mi faccio coraggio e partecipo. Prima però mi faccio un controllo con l’elettrocardiogramma!
Un bacione anche a te! 😉
Meno male che le teste erano zitte e mute… pensa che accidente , se avessero parlato !
Verissimo comunque, la carta da parati parzialmente staccata crea una gran atmosfera :O
…o se avessero gettato i pomodori! In effetti ci sentivamo un po’ come “dilettanti allo sbaraglio” 😛
La carta da parati sarà il nuovo must-have di questo autunno!
Ciao Lemuri! 😉
Atmosfera perfetta per Halloween! Ti capisco, anch’io odio la carta da parati, mi ha sempre inquietato. Sicuramente avrò qualche trauma infantile non ancora metabolizzato 😀 scherzi a parte, la villa è molto bella, se dovessi capitare da quelle parti ci farò sicuramente un pensierino.
Un saluto!
Te la consiglio davvero! E poi il borghetto è piccolo, delizioso e soprattutto…si mangia benissimo! 😛
Grazie per essere passata Giulia, ti auguro buona serata! 😉
Io dico la mia, così come mi viene, senza pensarci troppo: insieme a te, tutto assume la connotazione giusta! ^_^
Già ammiravo questa splendida residenza, pensando a quanto sarebbe interessante visitarla, poi…penso a te, alla tua visita horror, e immagino che sia il posto più spettrale della Terra! O.o
Complimentiiiii!!! Sei grande come al solito! :*
We bentornata da Torino! 🙂
Uaaa grazie per i complimentoni! Quindi conoscevi già questa residenza?
Di sicuro oggi ha un aspetto che inquieta il sonno però me la immagino nel secolo scorso quando magari il Marchese intratteneva i suoi invitati nel giardino! *_* Di giorno però! Assolutamente di giorno! 😛
Grazie, un bacio a te! 😉
No, non la conoscevo…ma prima del tuo racconto mi incuriosiva!
Anche adesso, in verità: “di giorno però! Assolutamente di giorno!” 😉
Assolutamente! 😉
Urcaaa quanto mi divertirei in questo posto – a mezzogiorno, in una giornata soleggiatissima e possibilmente con una temperatura di minimo 30°C – a cercare i dettagli nascosti. Si, molto probabilmente la notte sognerei comunque di essere rincorsa in quei giardini da una statua posseduta dallo spirito della carta da parati! Grazie per avermi fatto conoscere questo posto 🙂
Heheehh anche tu di giorno, eh! 😉
Lo “Spirito della Carta da Parati” sarà molto presto il titolo di un film di Dario Argento hahahahh, sei grande! 😀
Grazie a te per esserti interessata a questo posto! 🙂
Ahahahaha non vedo l’ora di vederlo al cinema Ahahahaha
Non scherzare che potrebbe scapparci l’Oscar! :’D
Permettendo che amo Airbnb, sono profondamente delusa dal fatto che non abbiano gradito la tua (s)badante: sono certa che Vlad ti avrebbe assunta subito. Fidati.
Veniamo alle cose serie: stasera provo la ricetta degli gn’occhi, desidero sorprendere quella palla di mio marito. Se avranno successo mi presenterò alla Prova del Cuoco e ti saluterò in diretta.
La vostra visita domenicale pre-Halloween è qualcosa di immenso: sarà che amo tanto le dimore storiche e questa non la conoscevo, ma tra le foto incredibili che hai allegato (a casa mia si dice: mecojoni!), e la descrizione così precisa, mi hai regalato un meraviglioso attimo di evasione.
Calerei un velo sulle teste e sulla carta da parati…magari nei prossimi giorni scriverò ad Andrea Castrignano per capire se, tanta avversione, ha radici in un rapporto di amore e odio col Leroy Merlin.
PS: mi daresti il ruolo della locandiera rumena, se metti in scena quello spettacolo?
Claudia B.
Hahaha una (S)badante così avrebbe portato Vlad all’estinzione! 😀
Come sono venuti poi gli gn’occhi? Se tuo marito non li dovesse gradire tu insisti! Digli che fanno bene alla “vista”! 😀
Castrignano come Freud haahahah! Più che Leroy Merlin direi la ferramenta sotto casa…sai ho un’età…Leroy ancora non c’era all’epoca XD!
La parte è assolutamente tua!
Grazie per i complimenti alle foto! 😉
No ok, con le teste che spuntano dai cespugli hai avuto tutta la mia attenzione. Penso che un posto del genere lo visiterei volentieri di giorno, ma immaginati di esserci di notte, con la luna piena e il cielo nero, con tutti i rumori del giardino, con le statue che sembrano prendere vita…anche no, grazie!!
Io comunque aspetto la sceneggiatura sulla [s]badante di Dracula 😀
Ciao Agnese allora in tuo onore darò la prima dello spettacolo proprio nel teatrino con le capuzzelle! 😀 😀
Haahahah sarebbe il colmo!
Ciao grazie per aver letto 😉
Un posto davvero inquietante! 😀 A Valva ci sono stato recentemente per motivi gastronomici 😀 il ristorante Arbustico è davvero notevole 🙂 La villa sarà la scusa buona per tornarci 🙂
Si quell’osteria l’abbiamo sentita nominare quando eravamo in paese! A parte una piccola rosticceria a Valva i luoghi dove poter mangiare sono due: L’Osteria Arbustico e Diana80 dove abbiamo mangiato noi (una buona cucina casereccia).
Una volta a casa l’ho cercata sul web e ho visto! Ho visto che come dici tu è notevole sia nella location che nelle proposte culinarie! 😛
Grazie e buon fine settimana!
Il tuo racconto mi ha messo i brividi a distanza, pure se non c’ho la fobia della carta da parati. Vedo che le scale cigolanti e le armature sono un must dei posti inquietanti, eh?
Ma quella povera tartaruga? Mi si è stretto il cuore, povera 🙁 (100 punti per la badante di Vlad, ti adoro)
Ciao Anna ti assicuro che questo posto te la fa venire la fobia da carta da parati! 😛
Guarda, per quella povera creatura ci sono rimasta malissimo anch’io, non ci volevo credere! Quale essere immondo investe per strada una tartaruga?! L’unica spiegazione plausibile è che non l’abbiano vista…povera 🙁
La (S)badante ti ringrazia per i 100punti! 😉
:*
Ciao Daniela, ma questo posto è veramente inquietante! Una location imperdibile per amanti di atmosfere cupe, posti stregati e declinazioni horror. Anche io non avrei resistito e mi sarei fatta suggestionare dal volantino…non avrei mai e poi mai passato la notte lì dentro, sono una fifona! Ed anche di giorno devo dire non scherza! Pensa che proprio ieri pomeriggio cercavo lo studio medico di una pediatra…beh quando l’ho trovato non sono entrata…hai presente la villetta di Profondo Rosso? Ecco…uguale!!! Ci tornerò di giorno…forse!!! A presto!!! 🙂
Valentina ciao 🙂 tutto bene?
La villetta di Profondo Rosso? Che coincidenza assurda, nel film era la casa del “bambino urlante” forse c’era già lo studio di una pediatra all’epoca! Una pediatra con la mano pesante con le iniezioni haaahaa 😀
A presto, ci sentiamo sul tuo blog 😉
Esatto!!! Ora che mi hai messo in testa il sospetto che la pediatra abbia strane inclinazioni la depenno direttamente dalla mia lista…ho trooooppa fifa! Ahahaahah! Il mio blog oramai è una landa desolata…in questo periodo non ho proprio tempo e energie! 🙁 Però appena posso passo a trovarvi sui vostri! 😉 Ciao Daniela!
Non disperare capita a tutti noi 😉 Io però credo di essermi persa qualche puntata….
pediatra +
mancanza di tempo +
mancanza di energie +
landa desolata sul blog….
Valentina HAI PROCREATO ed io non lo sapevo?! hahahah se così fosse auguroni in ritardo! 😀
In caso contrario ho fatto l’ennesima
figuradimerdaNo no per carità! Ho iniziato a lavorare e questi primi giorni sono massacranti! In effetti detta così sembra proprio quello che hai scritto tu quindi niente figura di merda tranquilla! Ho trovato cone informatrice farmaceutica e mi ritrovo a girare anche per pediatri! Dovrei scriverci un post prima o poi me ne capitano di ogni tipo! !!
Ahhh ecco! 😀 Immagino cosa tu possa vedere e sentire nelle sale d’aspetto!
Inboccallupo! 😉
Bel post! Interessante!
Grazie! Interessante è la location! 🙂
Buon fine settimana e grazie per essere passato!
Molto simpatico il modo con cui ha deciso di raccontare la tua avventura insieme ad Orso! Mi piace molto l’approccio e il taglio iniziale dell’articolo. Diciamo che mi unisco anch’io alla coda delle fifone, 15€ non sono tanti, ma non penso riuscirei a dormire qui nemmeno per un riposino pomeridiano. 🙂
Dev’essere stato interessante, anche se molto agghiacciante la mostra fotografica sul terremoto.
Ciao Martina grazie per i complimenti!
Un luogo tanto insolito quanto inquietante…da visitare solo ed esclusivamente con la luce del giorno! 😀
Si, la mostra sul terremoto è stata davvero straziante 🙁
Grazie per essere passata!
Ecco da dove viene la tartaruga spiaccicata…. ne ho sentito parlare di questa Villa. I suoi giardini sono tra i più belli del nostro Paese. Non conoscevo l’aspetto horror del sito. Il tuo racconto mette i brividi. Riuscirò a prendere sonno?
Weee grazie per aver letto e riesumato questo vecchio post hahah 😉
Esatto la povera tartaruga proveniva da questo posto davvero inquietante. Sul serio ne avevi sentito parlare? Al di là dell’impronta oscura che gli ha dato il proprietario ti confermo che la villa è davvero bella!
Ti consiglio per dormire decotto di tartaruga 😛
Ma sono sicura che l’orsa nella notte di Halloween avrebbe messo in fuga streghe,mostri e marchese incluso! Comunque la facciata della dimora del marchese baciata dal sole inganna..a vederla così sembra quasi fiabesca..poi entri e BUUU!
hahahahah grazie ma non sono poi così intrepida! 😉
Madonna gli interni di quella casa dico sul serio, anche la carta da parati era cattiva! 😀
Grazie ancora :*
😉
Gli interni effettivamente fanno paura :O