Pur storcendo il naso di fronte allo sfruttamento animale in ambito turistico, avevo letto sul web come lo zoo di Praga fosse il quarto zoo al mondo come grandezza, numero di ospiti e come struttura ben tenuta. Non disprezzo completamente il discorso zoo e tra l’altro, quando posso, adoro tornare bambina nei parchi e nei giardini zoologici d’Europa. Così decido di passare la terza, ed ultima, giornata praghese nello zoo che si trova a una trentina di km dalla capitale Ceca.
Cosa fare a Praga: NON visitare lo Zoo
Ci arriviamo con gli efficientissimi e puntuali mezzi pubblici effettuando un cambio: un tram e un autobus con capolinea proprio alla fermata dello zoo.
Arriviamo prestissimo, tanto che il botteghino ancora non era aperto. All’ingresso una sorta di Walk of Fame piastrellata con le orme degli animali impresse sul pavimento, intrattiene la smania di foto dei visitatori in fila per comprare i biglietti (biglietti che costano 200 Corone cioè pochissimo).
Nonostante l’ora e nonostante facesse davvero freddo, c’erano tantissime famiglie con bambini piccoli e diversi visitatori solitari armati di Reflex.
Lo zoo di Praga, ragazzi è GRANDISSIMO, tanto che per passare da una zona all’altra si prende una specie di seggiovia!
Tuttavia questo è tutto ciò che ho deciso di raccontarvi su questo parco: malgrado l’immensità delle aree, ho notato e visto diverse cose che mi hanno fatto decidere di oscurare l’argomento zoo di Praga sul mio blog.
Giudicate voi stessi dall’espressione degli occhi di questi due animali che dovrebbero invece avere sguardi uno più fiero dell’altro.
Torniamo in centro giusto in tempo per l’ora di pranzo. Ci fermiamo nella bella piazza dell’Orologio e veniamo ipnotizzati dai prosciutti di Praga che volteggiano dolcemente sulle braci. Un effetto ipnotico da cui non si scappa: anche se resistete al prosciuttoso roteare ci penserà comunque il loro profumo a farvi capitolare!
Ci avviciniamo e chiediamo una porzione di prosciutto e una di salsiccia tipica.
Il tipo dietro la cassa ci scannerizza all’istante e ci individua come italiani: “Una porzione da 350 grammi 250 corone”.
Visto che parla italiano gli chiedo: Posso avere due fette sottili da 175 grammi? Lo so era una richiesta scassacazzi ma volevo una fetta più sottile. Tanto doveva tagliarla comunque al momento.
Il tipo mi guarda scocciato e ripete a cantilena la stessa frase di prima: “Una porzione da 350 grammi 250 corone”. E va bene fai un po’ come vuoi. In aggiunta prendiamo delle birre artigianali.
Fra il tizio alla cassa e quello che si prende cura della brace comincia una serie di sguardi e risatine antipatiche d’intesa. Mi stanno prendendo in giro per non so quale motivo… ed escludo che dipenda dalla mia suddetta richiesta.
Con i piattini di carta ci accomodiamo (in piedi) ai tavolini allegati ai chioschi e cominciamo a gustarci le prelibatezze Ceche: il prosciutto di Praga, anche se ho beccato una parte grassa, è davvero delicato e buonissimo.
Pranziamo con del buon cibo di strada, della buona birra e con dell’ottima musica jazz in una delle piazze più belle dell’Europa dell’Est! What else?
L’idillio purtroppo termina all’istante quando, ad un certo punto mi giro istintivamente verso il chiosco e vedo il gatto & la volpe di prima che continuano a guardarci e a ridacchiare!
Non ci posso fare nulla lo so, sono proprio un’Orsa irascibile: ho la modalità Cerbero che mi si innesca in automatico.
Con la roba da mangiare ancora nel piatto e il bicchiere di birra mezzo pieno mi dirigo verso il cestino: lo apro e, guardando in direzione dei tizi, getto tutto nell’umido.
Che soddisfazione vedere quei sorrisetti beffardi trasformarsi in stupore e incredulità.
A distanza di tempo non vi so spiegare il motivo di quel gesto: forse gettando il loro cibo volevo ricambiare il disprezzo, schernendoli? Non lo so. Voi che avreste fatto?
Con l’eruzione dell’Etna ancora negli occhi, mi avvicino al chiosco dei Trdlo che praticamente è attaccato a quello del prosciutto e, sempre guardando nella direzione dei prosciuttari bastardi ordino due goduriosi manicotti boemi. Tanto per placare le mie ire da Erinni.
Quel pomeriggio lo abbiamo dedicato alla ricerca dei souvenir. Praga in questo offre una vastissima scelta: dagli orologi da parete che riproducono l’orologio astronomico alle classiche calamite, dall’oggettistica in vetro a vari soprammobili futuri depositari di chili e chili di polvere. Non ho mai rimpianto come questa volta un bagaglio più grande del mio fedele zaino da cabina.
Mi sono innamorata di quei cappelli stile colbacchi sovietici in [eco]pelle e [finta]pelliccia. Non potevo neanche indossarlo (tra l’altro sarebbe stato daddio con il mio giubotto della stessa foggia) perché avevo già il mio. Lo sto ancora rimpiangendo!
Lungo le belle vie lastricate di Praga abbiamo incontrato ogni sera degli artisti di strada diversi: la prima sera un suonatore di fisarmonica senza un braccio! Si, avete capito bene, suonava oci ciornie divinamente e con il moncherino. Una cosa struggente. No, non lui, la sua musica.
Per intenderci è questa canzone popolare russa qui sotto, in una versione cantata dal coro dell’Armata Rossa.
La seconda sera un tizio che suonava delle melodie fantastiche utilizzando i bicchieri pieni d’acqua. La terza sera invece abbiamo lasciato Praga con un duo di violinisti.
Nei paesi dell’Est la musica classica la portano proprio dentro.
Ho visto una ragazzina locale molto piccola con le lacrime agli occhi mentre ascoltava quei violinisti suonare le note dell’anonimo veneziano! E non vi nascondo che anche il mio cuor di Orsa ha rischiato di cedere.
Come già sapete dal post #GuardaComeViaggio, la sera prima di partire da un luogo, cerchiamo la pizzeria local più quotata per fare una sorta di decompressione e per riabituarci al nostro amato Italian Food. La Pizzeria Giovanni è praticamente in pieno centro, accanto alla piazza vecchia. Si tratta di un localino intimo, accogliente e con personale che parlotta la nostra lingua ma, di Giovanni… nessuna traccia!
La pizza è discreta (decisamente più buona di questa) e ci consente di reintrodurre nel sangue un po’ di carboidrati, dopo una cura di birra, stinchi e zuppe mitteleuropee.
Le capitali dell’Est si confermano essere davvero a misura di turista: sono comode, tranquille e giovani al tempo stesso, dalle architetture stupende e soprattutto molto lowcosteggianti.
Il mio viaggio a Praga risale allo scorso febbraio e questo post era sepolto in bozze sotto una quindicina di altri post miseramente abbandonati, tanto che non ricordavo più neanche l’episodio dei prosciuttari bastardi.
Rispolverare i ricordi praghesi mi ha riacceso la voglia di curiosare verso Est. E da buona pazzoide credo che lo rifarò questo inverno.
Devo avere davvero qualcosa che non va: cosa mi spinge a visitare le capitali dell’Est sotto la “cortina” di neve?!
[sento una vocina che mi suggerisce: il portafogli!]
Daniela, il pugno non è partito ma se fossi stata li, avrei fatto finta di avere qualcosa negli occhi per giustificare la lacrima che, per fortuna, tende ad essere abbondante solo ad una metà faccia, Io mi commuovo sempre. Lo zoo, Guà non voglio scrivere niente. I prosciuttari? Moooo è che l’avess mannat a fxxxxl! Peccato il prosciutto buttato! Che fameeee! La neve… no, davvero. Io non ce la posso fare ma quando ero a Praga ho visto certe cartoline di Praga innevate che, davvero, avrei voluto averle scattate io stessa.
Baci baci Daniela.
Ah, con questo post sei riuscita a farmi vedere ciò di cui hai scritto. Bravissima. Ti stimo sorella!
Ciao Tiziana grazie per la stima, ti accolgo con piacere nella cucciolata, vado subito a dirlo a mio fratello! 😀
Quindi hai visto Praga con la neve? Che meraviglia! *_*
Baci a te da “sorella Orsa” hahaah 😀
Sì ma perché i prosciuttari ridacchiavano alla fine? Io avrei fatto spallucce, semplicemente ignorandoli…prendetemi tutto ma non il mio prosciutto!
La musica a Praga ti accompagna ovunque.. anche io ricordo delle orchestrine jazz pazzesche e violinisti da commuovere… È una delle cose che mi ha colpito di più..
Qualche indizio su dove andrai quest’inverno o per scaramanzia preferisci non sbilanciarti? Ciao Daniela, buon weekend!
Ehhh infatti in un primo momento le ho fatte le spallucce…però quando ho visto che lo sfottò continuava anche mentre mangiavamo, ho temuto sinceramente una reazione di Orso. 😛
Siii la musica di strada insieme alle architetture: sono i ricordi più belli di Praga. Ti confesso che ne ho nostalgia!
Ma no non è scaramanzia 😉 è che ancora sto decidendo e se non mi muovo finisce che perdo tutte le occasioni low cost! Avevo visto tempo fa dei voli davvero stracciati per il periodo mercatini. Li ho rivisti ieri e “per magia” sono quintuplicati! 😀
Siccome ti voglio bene l’indizio te lo do però non ti spaventare: BUHH! hahahahah!
Grazie a te Alessia e buon fine settimana!
Alessia piccolo aggiornamento: non più Bu! ma Cra! 😉
Lo so, sembra che io stia impazzendo ma è solo l’effetto del lunedì! 😀 😀
Ciao!
Ma i due venditori stronzi perché sono stati così stronzi? Penso che io avrei iniziato a guardarmi le scarpe per controllare di non avere della carta igienica incollata sotto una suola, oppure altro che magari ha scatenato la loro ilarità. Ma a quanto pare erano solo stronzi. Ma si comportavano così con tutti? Beh, almeno ai ripiegato sui Trdlo!
Bellissimo quel colbacco: io ne ho regalato uno a mio fratello lo scorso anno (pelle finta e pelliccia finta) ma non lo ha mai messo, chissà come mai 😉
Buon weekend!
Ciao Silvia la risposta è proprio nella domanda hahahaha! Infatti niente carta/macchie addosso o cose similari che abbiano potuto scatenare le loro risatine (indirizzate solo a noi tra l’altro). Spero vivamente che non fosse per il fatto di essere italiani! Mah!
Visto che bello il colbacco? Non c’è bisogno che faccia outing ormai…è palese come abbia i gusti “diversamente femminili” 😀 😀
Ciao e buon WE anche a te!
Andrai dove penso io questo inverno? 😉 ci siamo capite!
Comunque io probabilmente – che sono più testa calda di te , quindi il boccone mi si sarebbe strozzato in gola – avrei dovuto mantenere la calma perché poi di mezzo, ovviamente ci andrebbe Stefano se mai qualcuno dovesse dirmi qualcosa. Ma ti direi una bugia se dicessi che Stefano è uno calmo! Quindi cerco di mantenere una sorta di calma apparente per me e per lui.
Per togliermi lo sfizio però mi sarei girata verso di loro cominciando a ridere a crepapelle, fissandoli, con occhi inespressivi. Tipo ‘na matta. Ahahaha
Magari avrei detto anche un paio di parole poco carine tanto non ne capiscono molto!
Non sono molto polite. Ahahaha
Un bacione Dani! <3
Ciao ragazzi! In realtà ho posato lo sguardo leggermente (parecchio) più a nord!
Mi piace il “salato” hahahaah ci siamo ri-capite! 😉
Buon inizio settimana!
Chi di Prosciutto di Praga ferisce, di Trdlo perisce !
…e le ire Orsine subisce!
hahaah ciao Lemuri!
Ciao Dani! Sullo zoo non mi espongo, sono contraria già dell’esistenza.
Riguardo ai “simpatici” prosciuttari, io, dopo la non curanza sulla richiesta dei 175gr non avrei neanche preso più il piatto. Ma se fossi stata li con te, giuro, ti avrei applaudito dalla gran soddisfazione!
Inoltre, saggia decisione l’acquisto del trdlo, è il miglior modo per sbollentare le acque (ohhh! quanti dolci ricordi <3 )
Eh eh! Niente placa la rabbia più dello zucchero nel sangue! Il trdlo poi è una bontà ed effettivamente è stata una doppia soddisfazione!
Grazie per l’applauso 😉
Buon lunedì Cristina!
Ma quant’è bella Praga sotto la neve..io ci sono stata 10 giorni per capodanno e me ne sono innamorata follemente. Il vicolo d’oro, i tetti ricoperti, la città imbiancata..è stato veramente un sogno. Ma comeee birra e prosciutto buttatii!!! Nuooooo SACRILEGIO!!
Davvero un sogno! *_*
Le capitali dell’Est hanno assolutamente un valore aggiunto d’inverno, sembra di essere in uno di quei souvenir di vetro che quando li agiti si muove la neve!
ahhahah R.I.P per birra&prosciutto… 😛
Ciao e grazie per essere passata!
meravigliosa città che mi è rimasta nel cuore…stupende come sempre le tue foto!
Ciao Daniela Praga è stata una meravigliosa scoperta! Anche tu? Allora vado a spulciare sul tuo blog! 😉
I complimenti sulle foto sono un toccasana per il mio Ego ferito da non-possessore-di-reflex! 😀 😀
Grazie ^_^
Ammazza che stronzi quelli del prosciutto! Chissà che cacchio avevano da ridere >_> comunque non sei pazza, sei una buongustaia: io Praga l’ho vista tre volte, estate inverno e autunno, ma la prima con la neve non si batte! E per Capodanno ho prenotato in Polonia, fai tu! *___*
Innanzitutto bentornata! Anche io “esco pazza” per le capitali dell’Est in inverno: sono pura magia.
In Polonia hai detto? Indovina un po’? 😉
Peccato che io ci vado all’inizio di dicembre, potevamo incontrarci lì!
A proposito ma dove vai di preciso? Io Cracovia e non vedo l’ora! ^_^
A presto!
NOOOOOO!! Uffa, che rosicata!
Ho scelto Varsavia, ma è stata una decisione presa in mezza giornata. In realtà volevo andare in Lapponia, poi non valeva la pena e ho deciso Oslo, erano tre settimane che cercavo di prenotare il volo e per una serie di sfighe assurde non sono riuscita a comprarlo, poi i prezzi si sono alzati troppo e ciaone. Volevo comunque la possibilità di trovare la neve e ho puntato la Polonia, ero indecisa tra Cracovia, Danzica e Varsavia e l’ho un po’ buttata a caso per non perdere anche quest’occasione. Prima o poi però troverò il modo di incrociarti eh!
Hahahaha 😀 ma che epopea di prenotazione!
Ma sì che ci incroceremo prima o poi! Facciamo così, sto giro vado in avanscoperta per te! 😉
Insomma questo viaggio non è stato dei migliori, no? Mi piace comunque come affronti con sincerità anche i disaggi di un viaggio! Ah quello zoo.. ecco perchè non ci vado quasi mai.. ci faccio qualche pensiero ma poi rinuncio appunto per quegli occhi arresi dietro ad un vetro!! Comunque alla fine le persone che prendono in giro si trovano in tutto il mondo.. almeno dopo li hai fatti smettere di ridere 😉
Sono stata ingannata dalle recensioni e dagli articoli sul web che tanto decantavano quello zoo. Zoo che in effetti è grande, grandissimo, ma nessuno ha speso una parola per “come” vivano in realtà gli animali ospiti.
E’ vero, le persone che fanno lo sfottò a noi italiani sono in agguato dappertutto! Però dai, quante rivincite ci prendiamo quando vengono loro in Italia!? 😛
Grazie per essere passata e buona domenica! 😉
Le capitali dell’ est mi ispirano moltissimo d’inverno, ma se il portafoglio mi dice “vai” l’ idea del freddo mi blocca…ho paura di non reggere temperature tanto basse, oltre a non avere l’ abbigliamento adatto! A quanto pare nei prossimi mesi mi godrò sia Cracovia che Varsavia comodamente dal mio pc e al calduccio, città che mi ispirano molto!
Ma poi si é capito che cosa avevano da ridere quei due deficienti! ?!
Ciao Valentina! Non saprei, forse la nostra italianità mette allegria?!
Per il resto fattelo dire da una che ha già tirato fuori il cambio invernale 😛 il freddo di quelle zone è sopportabilissimo perchè è secco!
Io non possiedo alcun abbigliamento tecnico, tattico o roba del genere, tra l’altro soffro di circolazione e sono molto freddolosa ma a Praga a febbraio non ho minimamente sofferto il freddo 😉 Sarà stata fortuna? Boh, vedremo la situazione polacca a dicembre 😀
Ascoltalo il portafogli, “vai”! 😀
Davvero? Allora devo provare! Considerando che mete come Vienna, Monaco, Budapest mi ispirano mooooolto di più d’inverno! Inizio a farci un pensierino alla faccia del mio guardaroba completamente inadeguato!
E poi vuoi mettere il fascino del low-cost! 😛
Guarda qui è fresco-fresco: http://www.vologratis.org/voli-per-budapest-low-cost/
😉
Sono stata a Praga giusto un mesetto fa e devo dire che non mi ha fatta impazzire! Cioè la città di per sé è carinissima, però non credo ci tornerei almeno di non trovare qualche occasione particolare.
Ricordo con piacere però quei TDRLO dal nome impronunciabile ma… quanto sono buoniiiii??? Io l’ho preso con la cioccolata fusa dentro. Una goduria. Ecco, per quelli ci tornerei volentieri 😀
Agosto quindi? Mhhh vedi? Mi dai conferma che è proprio vero che il fascino delle capitali dell’Est sta tutto nelle atmosfere invernali!
Forse ti avrebbe fatto un’altra impressione a Natale per esempio 😉
Con la cioccolata fusa? Wow goduriaaaa! 😛
A presto!
Finalmente due minuti di pace per scriverti. 🙂
Praga è una città che mi ha profondamente affascinato. Troppi turisti anche in periodi di bassa stagione ma se si fugge dalle solite rotte si riesce a respirare quella sua aria misteriosa.
Sono sincera, se le persone fossero simpatiche sarebbe una città nella quale mi piacerebbe vivere per un po’.
Ti aspetto a Lisbona!
Aspetta aspetta adesso che metto insieme i pezzi ERI TUU! ahahahh Presi alcune indicazioni proprio dal tuo blog per il mio viaggio a Praga! 😀
Ma Daiiiii!
Ricordo ad esempio il consiglio di prelevare in aeroporto invece che cambiare! Consiglio utilissimo, mi sono trovata bene!
Caspita come passa il tempo, era il mese di dicembre o giù di lì che cercavo info ingiro sl web e capitai sul tuo blog, all’epoca L’OrsaNelCarro era ancora su Blogspot!
Beh Liliana, ti ringrazio per quei consigli a distanza di quasi un anno!
Certo che ci vengo a Lisbona! Prima o poi! 😉
Ma grazieeeee 🙂 mica lo sapevo. Felice di averti aiutata. Qui bisogna aiutarsi a vicenda è una giungla di individualismo questo mondo virtuale. Bisogna brindare con una ginjinha appena vieni qui. Buona giornata. 🙂
Volentieri ma solo se vicino ci mettiamo un pasteis che muoio dalla voglia di assaggiarlo!
A presto! 😉
Ovvio 😉 mica ti lasciavo a bocca vuota. A presto!
😉