Sono tre notti che mi ritrovo nel letto con gli occhi sbarrati senza riuscire a prendere sonno.
Ho una sbornia da caffè talmente grossa che a mezzanotte la mia lucidità è tale da comprendere perfettamente tutte le domande di Marzullo.
Che fai vedi Torino in poche ore e non lo assaggi un Bicerin?
Che fai non lo prendi un caffè nello storico Gran Caffè Torino?
E soprattutto un caffè al Cat Cafè Amendola?
E come avrei potuto dire no ad un caffè al Caffè dell’Orso?
Va bene che sono una caffeinomane, ma non avevo mai osato tanto in poche ore.
Era tantissimo che volevo visitare Torino (la città natale del mio Angela preferito), respirare la sua aria così amabilmente retrò e vedere dal vivo la culla del Risorgimento Italiano.
Per una come me, grande appassionata di storia, questa città è stata una sorta di Luna Park gigante dove ho potuto attraversare i secoli e concretizzare gli altrettanti secoli passati sui libri di scuola.
Dall’Antico Egitto al Risorgimento, dal Medioevo alla gloriosa storia industriale italiana passando per il Novecento e le sue architetture Liberty.
L’unica cosa che ancora mi riesce difficile afferrare, è come abbia potuto questa città permettere agli Agnelli di generare Lapo.
LAPOtenza della magia bianca di Torino evidentemente non è servita…
A proposito di magia, ho visitato Torino in poche ore godendo della magia delle atmosfere natalizie nel giorno dell’Immacolata.
Una brevissima fuga durante la quale l’ho passeggiata e visitata approfittando delle poche ore di luce, e dovendo in alcuni punti mimetizzarmi tra la folla delirante del corteo No TAV.
Cosa vedere a Torino in poche ore: Il Museo Egizio
In realtà il Museo Egizio è stato la splendida conclusione di una bella passeggiata nel centro storico di Torino in compagnia di Stefano, guida turistica ufficiale di Musement.
È stata la soluzione ideale per visitare Torino in poche ore perché ho potuto beneficiare di una combo che include la visita ai principali monumenti scoprendone storia e curiosità, con in più la visita guidata nel Museo Egizio con formula saltafila.
Cosa che consiglio e che mi è tornata utilissima in una giornata festiva, affollata, e di tempo splendente come questa.
TRE sono i piani del Palazzo dell’Accademia delle Scienze che ospita il Museo + un livello sotterraneo;
DUE la posizione che occupa il Museo Egizio di Torino nella classifica dei musei mondiali di antichità egizie. E per inciso al numero uno c’è il museo che gioca in casa al Cairo.
UNO il mega sorrisone di meraviglia che vi si stamperà sul volto quando scenderete al livello -1 😉
Il percorso museale consente al visitatore di attraversare la storia dell’antico Egitto dagli albori fino all’epoca Tolemaica, per intenderci quella di Antonio e Cleopatra.
I reperti collezionati sono tantissimi e finalmente raccolti in un’esposizione assolutamente non anonima e fredda.
Pensate che alcuni pezzi sono liberi da teche o protezioni, e se non fosse per un religioso timore reverenziale, si verrebbe continuamente tentati di sfiorarli.
Sono rimasta impressionata dalla imponenza di alcuni sarcofagi, dalla bellezza dei volti scolpiti, e dallo strepitoso restyle che Dante Ferretti ha realizzato nella Galleria dei Re.
Guardate che meraviglia il caratteristico colore ocre di sfingi, statue, geroglifici ed espressioni, contrastato ad arte da luci soffuse e puntate con una precisione micidiale.
Il tutto su sfondo nero per rimarcare il fascino ancestrale che questa civiltà ha da sempre esercitato su tutti.
Quello che si nota immediatamente è un silenzio irreale dovuto probabilmente al fatto che fossero tutti a bocca aperta per lo stupore grazie all’impatto scenografico.
Non ho visto nessun segno di delirio, ma solo muta ammirazione, educazione e decoro.
Credetemi, la Galleria dei Re non è una semplice visita museale ma un’autentica esperienza!
Cosa vedere a Torino in poche ore: Piazza San Carlo
Il mio primo contatto con l’eleganza sabauda è avvenuto qui.
Dall’aeroporto la navetta SADEM mi ha lasciata in prossimità della Stazione Porta Nuova, da cui ho raggiunto in pochi passi quello che ormai tutti definiscono il “salotto” di Torino.
Tuttavia a me questa definizione non piace. Il salotto per me era quello della parente zitella andata in acido: sempre chiuso, sempre scuro, sempre sigillato, sempre interdetto ai non autorizzati per non rovinarlo.
No, Piazza San Carlo è luminosa, ampia, piena di vita, di storia, di passeggio e di passaggio.
Tra l’altro nel suo ventre si nascondono qualcosa come 802 posti auto!
Meravigliosi i suoi portici, le sue caffetterie storiche, le Chiese Gemelle, la maestosa statua di Emanuele Filiberto e il povero Toro, che la tradizione vuole si debba calpestare sulle parti intime come buon augurio.
Giuro che ho usato delicatezza!
Cosa vedere a Torino in poche ore: Piazza Castello
Collegata a Piazza San Carlo tramite la glamour e fashion Via Roma, Piazza Castello è qualcosa di davvero imponente.
Una piazza al cui centro campeggia un edificio unico nel suo genere: double face e con sorpresa centrale. Un Palazzo che racchiude la storia politica di Torino dall’epoca romana fino praticamente al Risorgimento.
Mi spiego, da un lato Palazzo Madama uno splendido edificio barocco (che non ho fotografato perché coperto da impalcature), dall’altro un antico Castello fortificato e al centro, inglobate nella struttura due torri gemelle della Porta Palatina, la famosa porta romana che dista poche centinaia di metri da qui.
Questa e tante altre curiosità non le avrei mai scoperte se non fosse stato per la guida Musement.
Ciascun lato di Piazza Castello offre un bel regalo per noi visitatori in cerca di storia, cultura e belle architetture.
Dopo un primo rapimento dello sguardo da parte dei numerosi abbaini (ed è subito Francia), ecco il colpo d’occhio sul Palazzo Reale, passando per la suddetta Via Roma, Via Po con i suoi millemila portici, il Teatro Regio con la sua cancellata pazzesca concludendo con una tiratina di mignolo a Cristoforo Colombo sul lato della Prefettura.
Fatelo perché porta bene! La guida ci ha raccontato come la sera prima incastrata nel mignolo ci fosse una bella rosa rossa, come a ringraziare Colombo della “grazia ricevuta”.
Oh mi raccomando, chiedetegli tutto ma non chiedetegli che strada prendere!
Piazza Castello potrebbe costituire un valido punto di partenza per una visita tematica della città di Torino: gli amanti dello shopping possono prendere Via Roma la via pedonale ricca di vetrine. Se amate le caffetterie scendete per Via Po, arrivate fino alla colossale Piazza Vittorio Veneto e magari lungo la strada non dimenticate di salutare la Mole Antonelliana.
Io non mi sono avvicinata più di tanto perché ho saputo che la coda per entrare superava le due ore.
Gli appassionati di storia e cultura possono invece visitare il Palazzo Reale con la sua armeria e gli splendidi giardini, oppure il meraviglioso Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento (che mi è rimasto qua).
E c’è materiale anche per il turismo religioso con il Duomo e la sua Cappella della Sacra Sindone o la Real Chiesa di San Lorenzo.
Il Belvedere del Monte dei Cappuccini
Il contapassi del mio smartphone, inclemente, aveva già segnato qualcosa come 18 mila passi nell’esatto istante in cui mi trovavo al cospetto del Monte dei Cappuccini, dall’altra parte del Po. Il belvedere è lassù che mi aspetta.
Dal “salotto” alla “terrazza” giustamente ho dovuto attraversare un corridoio.
Un corridoio di quasi due chilometri di portici pieni di locali, caffetterie, negozietti di antiquariato e souvenir.
Ah se i miei polmoni avessero saputo che li avrei messi a dura prova quel giorno, credo che si sarebbero uniti alla protesta pentastellata che correva per le strade sabaude.
Per fortuna che nelle vene avevo una dose dopante composta da un mix esplosivo di caffeine torinesi!
Ma la vista da questo Belvedere è capace di spazzare via di colpo ogni stanchezza.
Torino vista dall’alto è incantevole, enorme! E ora, mentre scrivo, rimpiango di non averla potuta ammirare da quassù al tramonto e con le luci della notte.
A pochi metri dal belvedere c’è una chicca per gli appassionati di cinema: Villa Scott la stupenda villa in stile Liberty apparsa in Profondo Rosso, pellicola horror/thriller del 1975 di Dario Argento.
Fotografatela con moderazione perché oggi Villa Scott è un’abitazione privata o sarete accusati di stalking!
Ho apprezzato tantissimo la quiete e l’atmosfera di questa parte di Torino.
Ho passeggiato letteralmente nel Liberty ammirando facciate, decorazioni, ornamenti e cani minacciosi che spezzavano il silenzio di una giornata festiva con ringhi e latrati dietro cancelli e feritoie Art Nouveau.
Si, Dario Argento si è decisamente ispirato in questo quartiere dannatamente bello e surreale!
Torino in poche ore: il Parco del Valentino e il Borgo Medievale
Il polmone verde di Torino ha subito chiesto l’amicizia al polmone blu ciano di un’Orsa ormai sfinita.
Dopo una mattinata piena in compagnia della guida Musement, dopo aver percorso tutta Via Po, e dopo essere salita sul Monte dei Cappuccini, eccomi arrivata sempre a piedi nel Parco del Valentino.
Non per riposarmi ma per cercarmi una degna sepoltura.
Ovviamente scherzo!
Non scherzo invece quando affermo che la passeggiata nel Valentino mi ha completamente rigenerata.
Non capita tutti i giorni di fare una passeggiata lungo il Po fra vialetti alberati, famiglie in libera uscita, coppiette innamorate e scoiattoli a cui stranamente non piace la meeenta.
E soprattutto non capita tutti i giorni di entrare in un Borgo Medioevale che, seppur ricostruito in occasione di un’Esposizione, regala un effetto viaggio-nel-tempo davvero efficace!
Le Gallerie Coperte di Torino
La giornata è stata straordinariamente soleggiata.
Tuttavia il piano-B in caso di maltempo contemplava un tour dei numerosi musei in città con sosta nelle tre meravigliose Gallerie e Passaggi coperti.
Nel corso dei miei viaggi di Gallerie ne ho visitate diverse: Milano, Napoli, Messina, Nantes e Nottingham, ma la Galleria Subalpina, nella quale mi sono affacciata di corsa, è fra le cose più belle che abbia mai visto nonostante fosse mezza impacchettata per il restauro.
Guardate che meraviglia!
Un bellissimo passage ottocentesco in cui sembra essere esplosa una bomba al barocco!
Lussuosa ed elegante, è stato il luogo che più mi è piaciuto di Torino.
Torino in poche ore: cosa mangiare
Lei per me è un’autentica autorità in fatto di cibo. Lei è Silvia The Food Traveler e quando afferma che in un posto si mangia bene io mi fido ciecamente.
Così dietro suo suggerimento decido di pranzare al M**Bun con un hamburger di fassona piemontese ORIGINAL accompagnato da sfiziosissime chips e MoleCola.
Silvia, la qualità di tutti gli ingredienti l’ho riscontrata anche io! Grazie!
Il Bicerin
Una bevanda leggendaria che sembra abbia irretito i sensi di gente come Cavour, Alexandre Dumas, Nietzsche, Giacomo Puccini e tanti personaggi illustri della storia.
Cosa non avrei dato per sedermi allo stesso tavolino di Cavour per consumare il Bicerin servito a lume di candela con una selezione di biscotti tipici.
La decisione è stata sofferta, ma vista la coda modello Expo, ho abdicato in favore di un Bicerin gustato all’esterno.
La ricetta è segreta, ma di sicuro contiene cioccolato, caffè e crema di latte da NON mescolare assolutamente. Mi raccomando, va bevuto così come presentato.
Torino mi è piaciuta tantissimo e una cosa è certa: le sue strade sabaude mi vedranno ancora.
Ma la prossima volta ai caffè preferirò l’acqua zampillante dei Turet!
Continuo a ripetermi che devo andare a Torino ma nessuno qua mi ascolta… Dopo aver letto il tuo articolo sono sempre più convinta.
Come sarebbe che nessuno ti ascolta?! 😀 Prenota così ti ascolteranno per forza! 😛
Dopo aver letto molti racconti di viaggio credevo che non mi avrebbe stupita e invece dal vivo questa città è ancora meglio! Do it! 🙂
Quanto amo Torino!!!
Dopo Roma, è senza dubbio la mia città preferita e non vedo l’ora di ritornarci…ormai manco da troppo tempo!
E poi, mi manca ancora il museo egizio, il belvedere che hai raccontato e la Mole Antonelliana…
Il mio periodo preferito? L’autunno!!!
Ma non ce la faccio ad aspettare…spero di andarci prima!!!
Ma tuo fratello abita lì?
Un bacione…e cerca di dormire! ⭐
Ciao Ros! <3
Si ricordo benissimo del tuo amore per Torino e per la sua eleganza, purtroppo come te non sono riuscita a vedere la Reggia di Venaria 🙁 però in compenso il Centro non ha più segreti per me! 😉
Concordo, con il vestito autunnale secondo me Torino è ancora più affascinante! Un Bicerin bollente in estate non ce lo vedo proprio! 😛
No in provincia, ci siamo incontrati in città per passare l'Immacolata insieme (macinando chilometri) 😀
Hahahahah sto neutralizzando la caffeina con litri di camomilla 🙂
Grazie! :**
Una bella scorpacciata della città sabauda. Ci voglio, ci devo andare. Sfiorata anni addietro, resta la mia meta italica top per le numerose attrazioni che mi piacerebbe ammirare, quasi tutte descritte nel tuo articolo (manca l’Allianz Dtadium ).
Ma sai che anche se non sono bianconera mi sarebbe piaciuto vederlo l’Allianz? L’ho intravisto in lontananza durante il tragitto dall’aeroporto e mi è sembrato maestoso!
Ci sono tantissime cose che non ho visto in centro, spero di ritornarci per rimediare. Ti auguro di vederla presto, ti piacerebbe un sacco 😉
Buona serata! :*
Ho letto questa mattina in ufficio ma non sono riuscita a commentare, quindi sappi che è da almeno quattro ore che voglio dirti quanto sia felice che Torino ti sia piaciuta. Solo ultimamente è “finita sotto i riflettori” del turismo perché per troppi anni è stata ingiustamente snobbata (altro mistero, secondo me, riconducibile alla famiglia Agnelli 😉
Il Museo Egizio è qualcosa che lascia senza parole, anche l’edificio stesso in cui si trova: ha quel fascino un po’ cupo che fa venire in mente storie misteriose e leggermente spaventose – o comunque io lo vedevo così ogni volta che mi ci portavano in gita! E a proposito di storie misteriose, come ti ho già detto non sono mai stata a Villa Scott. Sai che tra l’altro c’è un’associazione che organizza dei tour proprio nei luoghi di Profondo Rosso? Ho dimenticato di dirtelo prima della partenza ma anche in Piazza CLN (quella con le due fontane proprio prima di arrivare a Piazza San Carlo) è stata girata la scena in cui Carlo entra al Blu Bar.
Mi fa piacere che vi siate trovati bene al M**Bun
Silvia ciao!*_* Una città come questa non può non piacere a prescindere! Quanta storia e quanti palazzi dalle facciate meravigliose! Hai ragione, l’edificio che ospita il Museo Egizio (ma proprio tutta la strada) è come dici tu e non mi meraviglierei se anche questa strada non abbia qualcosa da raccontare a livello di mistery! Si, nelle mie ricerche mi sono imbattuta in quel tour e quanto avrei voluto partecipare anche ai tour serali della Torino Misteriosa a piedi! Per non parlare dell’aperitivo a bordo del Tram storico…no troppe cose mi sono rimaste qua, devo assolutamente tornare per afferrarla meglio questa città. Ci siamo passati davanti alle statue dei Fiumi subito dopo essere usciti dal Cat Cafè che praticamente è lì dietro! Ti ho pensata in zona Villa Scott, passando ho adocchiato un bel po di ristoranti dall’altra parte del Po che secondo me potrebbero interessarti! Grazie ancora per il consiglio, per ricordo mi sono portata a casa la lattina (vuota) della MoleCola! 😉
Un bacione! :*
Il tuo articolo è stato un susseguirsi di “uhhh”, “ma che figo”, “bonooo”, “adesso me lo berrei volentieri un goccettino”. Ecco.
Aihmè Torino non l’ho mai vista ma ho studiato questa città attraverso i vostri articoli e devo ammettere che una delle città che fremo per vederla ma per qualche motivo la mia programmazione salta sempre.
Chissà se il tuo articolo porti fortuna…
Un bacione Orsa! :*
hahhahhahah davvero? Non so sei tu sia in ufficio ma spero che il capo non ti abbia sentita! 😛 Mi fa piacere! 🙂 Secondo me Cris ti piacerebbe tantissimo (intendo sia il Bicerin che la stessa Torino) 😉
Dai incrocio le dita per te e munisciti di saltafila Musement…forse è per quello che ti salta la programmazione 😛
Un mega abbraccio! 🙂
Caspita che eleganza! Nella gallerie coperte, nei palazzi, nei caffè… Sai che è uno dei pochi post in cui vedo tante foto su Torino ? Alcune immagini mi sono risultate completamente inedite come, ad esempio, il Castello e anche l’interno del Museo Egizio. Hai preferito dare precedenza a quello piuttosto che al museo del cinema? Chissà cosa farei io se avessi poche ore da dedicarle…bella lotta…Non sapevo che Profondo Rosso fosse stato girato a Torino però quella casa è talmente evocativa che l’ho riconosciuta in foto ancora prima di leggere la tua spiegazione. Comunque ho deciso. Nel 2019 andrò a Torino (anche solo per il Bicerin…)
Ti abbraccio!
Visto che bella Torino? Si il Museo Egizio era una vita che lo volevo vedere ed ho fatto bene ad aspettare perché così l’ho visto dopo il restyle! 😉 Mentre per il museo del cinema…ho evitato perché trovandosi all’interno della Mole ho immaginato ci fosse una fila estenuante! E infatti poi ho saputo delle due ore di attesa O_O E poi ti dirò è stato bello combinare una visita del centro storico di Torino con la visita guidata nel Muse Egizio! Stefano è stato eccezionale, spero di beccare un suo contatto social per ringraziarlo nuovamente!
C’è tanto liberty a Torino, immagino già le tue foto! Ti auguro finalmente di andarci e mi raccomando non fare come me, pochi caffè tanto slow e più giorni! 😉
Grazie Alessia! <3
Sempre bello quando qualcuno si innamora della mia città. Se tornerai, scrivimi così ti consiglio qualche chicca meno turistica a prova di vero torinese (come il trenino di inizio novecento detto “Dentiera” che sale a Superga) 🙂 Federica
Ciao Federica! Vivi in una città stupenda! Certo vista dall’esterno per un viaggiatore è tutto affascinante e non ci si rende conto dei disagi di una città enorme come questa, però ti invidio lo stesso! 😉
Mannaggia troppe cose avrei voluto fare e vedere ma il tempo è stato poco (leggi niente)! Mi rifarò! E comunque qualche compitino l’avevo fatto anche sul tuo blog prima di partire 😉
Grazie per essere passata 🙂
Come sempre dico, nulla accade per caso. Pure tu che scrivi di Torino. Sono mesi che questa città cerca di chiamarmi in tutti i modi ed ora ecco questo tuo ricchissimo post che salvo gelosamente. Ora che la TAP ha attivato voli diretti mi sa che non posso più scappare al suo magnetismo. Spero di beccare anch’io lo scoiattolo goloso. 😉
Beh allora che aspetti? Magari in primavera con un risveglio ancora più bello del suo “magnetismo” 😉
Il Parco è pieno di scoiattoli Lilly! Munisciti di noccioline mi raccomando! 😉 E poi per una come te appassionata di cinema Torino offre tantissimi spunti!
Un bacione e buon fine settimana! :***
Ci vado proprio domani Orsa! 🙂
e ho proprio voglia di provare il M**Bun!
Torino è sempre bellissima, e sotto Natale, per me piemontese, una gita è d’obbligo! Ora che ho scoperto una nuova torteria non vedo l’ora di andare anche a fare un bel pranzetto dolce!
Salutamela ti prego! Torteria? Che meraviglia io l’unica cosa dolce che mi sono concessa a parte il Bicerin è stato un muffin al cioccolato nel Cat Cafè proprio a due passi da M**Bun.
Facci un salto…solo per vere gattare! 😉
Buon fine settimana! 🙂
Ci sono città che, per qualche strano motivo, nell’immaginario comune sono completamente diverse dalla realtà. Torino è tra queste, forse perché la fama di città operaia per anni ha coperto la bellezza della sua storia. Negli ultimi anni penso stia vivendo una sorta di rinascita meritatissima, è una città splendida che sa sorprendere. L’ho visitata qualche mese fa ma non vedo l’ora di tornarci.
La penso come te, è meritatissima questa rivalutazione perché è una città meravigliosa. E sai che anche la gente, l’accoglienza e l’approccio con i turisti è stato come da manuale? Non ho affatto riscontrato i musoni piemontesi di cui si parlava tanti anni fa. E come te vorrei anch’io tornarci, ci sono troppe cose che non ho potuto vedere. A proposito di città operaia c’è un piccolo gioiello che se riesci vai a vedere: il villaggio Leumann costruito alla fine dell’800 per ospitare gli operai di un grosso cotonificio, è strepitoso!!
Grazie per essere passata Monica, ti auguro un buon fine settimana! 😉
Orsa, altro che poche ore. Per vedere tutto quello che hai visto o hai corso sui tempi di Usain Bolt o ti sei presa un po’ di tempo. ;o)
Comunque, da torinese doc non posso che essere contento del fatto che Torino ti sia piaciuta. Sul perché sia rimasta esclusa dal grande turismo ci sono, a mio avviso, diverse ragioni. Un po’ siamo noi piemontesi, che non abbiamo tanta voglia di avere gente in giro… siamo fatti così, che ti posso dire? Un po’ per il fatto che, inspiegabilmente, il nostro aeroporto (Torino Caselle) è gestito in maniera ignobile. I soliti potentati locali che pur di non mollare un centimetro sono disposti a mandare tutto in malora.
Comunque la prossima volta fatti sentire, così puoi offrire un bicerin a me e a Silvia ;o))
Ciao e buon we
hahahah ciao Marco la prima che hai detto! 😛 Beh vi consiglio di abituarvi perché di gente ne ho vista a fiumi quel giorno e il trend è nettamente in salita! Comunque i torinesi sono stati tutti carini e gentili (e fidati che ne ho stalkerati parecchi per strada!), anche nei locali e nei bar non ho riscontrato musoni o atteggiamenti di fastidio nei confronti dei turisti. L’aeroporto è carino, certo piccolo ma ho visto che è abbastanza ben collegato sia a livello nazionale che internazionale. Ah, ho preso un caffè anche lì! 😛 Dai dategli tempo per crescere. Più che al potentato locale io guarderei agli interessi dei grossi aeroporti vicini, sono loro che non mollano le rotte come accade da noi fra gli aeroporti di Napoli e Salerno.
Ma assolutamente! A te e Silvia devo un bel bicerin! Il motivo per cui non ci siamo incontrate a parte la festività è che sono venuta a salutare mio fratello che a giorni partirà in missione per l’Afghanistan 🙁
A presto e buona domenica! 🙂
Cara Orsa, mi preparo ad una bella ramanzina. A Torino non sono mai stata. Eh lo so, devo rimediare il prima possibile. Me lo riprometto per il 2019! Nel frattempo in queste poche ore con te a Torino ho fatto la scorpacciata di piazze, belvedere e monumenti che non dovrò assolutamente perdermi. Certo, ora so che dovrò evitare di bere caffè tanto da come ho capito ne hai bevuti così tanti che valgono anche per me ;P. Poi mi preparo anche alla seconda ramanzina perché devo confessarti che alla frase di Lapo ho cominciato a ridere a crepapelle e non riuscivo più a smettere. Ma come fai? Ti giuro come fai a farmi ridere e ad affascinarmi così tanto allo stesso tempo ahahha. Dani ti adoro troppo!
Un abbraccione 😉
hahhahahaah ma no Simona nessuna ramanzina anzi al pensiero delle tue risate rido anch’io per contagio virtuale 😀
Da abitante della Campania ti dirò, non è male il caffè torinese e sai bene come ci teniamo e come siamo pretenziosi sulla giusta esecuzione di una buona tazzulella, quindi promosso 😉
Ti ringrazio Simona, Torino è da vedere assolutamente! E ti abbraccio anche io! 😀
Qualcuno, anni fa, mi disse che Torino era grigia. Un po’ triste e sottotono. Nel 2007 con Daniele salimmo in auto, decisi a dare una possibilità a questa città. Complice la presenza di due conoscenti che ci fecero da guida, scoccò un amore totalizzante. In effetti l’ultimo che ha osato mettere in dubbio la bellezza di Torino davanti a me, è sparito.
Città che di recente ho imparato ad amare più a fondo, grazie ad un Press Tour capace di farmi conoscere i suoi lati nascosti.
Parliamoci seriamente: ma cosa manca a questa città? Ci rendiamo conto che ha tutto! Musei bellissimi, tra l’altro visitarli con la supervisione di Musement equivale a garanzia di qualità. Portici e botteghe da primato. Una gastronomia da urlo. Misteri, suggestioni e persino Alberto Angela! Per non parlare di mercati, profumi e caffè…
Ops, non dovevo dire caffè vero? Accidenti Dani, ti sei sbizzarrita! Sei riuscita a smaltire l’ultimo Bicerin?
Un abbraccio,
Claudia B.
E lo ricordo bene il Torino Local Friend Claudia! Vi siete divertite e mi sono divertita anch’io a seguirvi alle prese con una città straordinaria!
Purtroppo per ragioni di tempo e di spazio (in alcuni quartieri non ci sono potuta arrivare) non ho seguito i tuoi consigli ma l’idea è quella di tornare.
Non mi parlare di cioccolata, di cibo e di caffè che sto appena appena meglio hahahhahah! No ma voi dovete capire cosa significhi il concetto di tavolata delle feste di noi gente del Sud! 😛
Un abbraccio anche a te e perdonami il ritardo cane! 😉
QUEL Bicerin dovrebbe essere patrimonio Unesco, senza se e senza ma! Io a Torino sono stata un paio di volte per un ultimo dell’anno ed un pomeriggio qualche anno dopo e continuo a considerarla una città schiva, piena e gelosa del proprio fascino, amletica e sottovalutata. Beh non a caso, assieme a Praga e Lione, fa parte del triangolo della magia bianca… quindi di esoterismo ne abbiamo in quantità industriale. E poi, più magico del Museo Egizio che potrebbe mai esserci? Onestamente credo che tutti si meriterebbero di andarci almeno una volta nella vita perchè la mente, gli occhi ed il cuore hanno bisogno di trovarsi di fronte a certe cose.
No, anzi ci ho ripensato: quelli che fanno i cornetti vuoti e poi li spacciano per pieni no, loro non si meritano la bellezza!
Ecco, altra nota dolente: il tour esoterico della Torino notturna! Anche quello mi è rimasto qua! Sarà che l’ho visitata durante il pieno svolgimento di un Sabbah dei No TAV ma non ho potuto apprezzarne la gelosia e la chiusura di cui mi parli e di cui tanto ho sentito parlare! In poche parole Torino uguale Snob. No, per fortuna non ho avuto questa percezione anzi!
Cornetti vuoti per pieni? Sis sto ancora digerendo il pranzo di Natale non nominarmi roba che si può deglutire hahahahaah 😛
Devi tornarci allora! 😉
Non so come sia potuto accadere che mi sia persa questo post!!! Infatti vedendo le tue foto su Instagram mi domandavo se fossi stata a Torino recentemente e, se sì, perché non ne avessi ancora scritto
Ma quanto hai visto!!! Io di Torino ho vaghi ricordi anche se la Galleria Subalpina (magnifica) ha acceso dentro di me memorie di un viaggio di tanti anni fa. Io di Torino ho avuto le tue stesse impressioni e l’ho amata davvero tanto. Non mi hanno mai impressionato tantissimo le grandi città del nord (per esempio non sono un’amante di Milano) mentre Torino l’ho sentita vivibile ed a misura d’uomo. Il Museo Egizio è un incredibile tuffo indietro nel tempo. Si resta a bocca aperta..e tu ce l’hai ricordato con il tuo racconto.
Che vista dal Belvedere!
Mi hai fatto venire voglia di tornare a Torino..mi sono persa tante cose!!!
No ci risiamo con i capricci delle notifiche di WP! Sai ogni tanto capita e non sei la sola che me l’ha detto! Non sarà la magia bianca di Torino? 😛
Quando tornerai non fare però come me, non correre e vivila slow…magari con qualche caffè in meno 😉 E se porti Mario con te mi raccomando non fargli trucidare gli scoiattoli del Valentino 😀 😀 😀
Ora mi hai fatto venire il dubbio che sia accaduta la stessa cosa con te: mi chiedevo infatti quando ci avresti parlato di Budapest (che le tue info mi servono) 😉
Vengo a vedere se mi sono persa qualche notifica! 😉
No no tranquilla, di Budapest non ho ancora pubblicato nulla anche se ho il post in lavorazione ma sono in ferie per alcuni giorni e ho davvero bisogno di fare tutto lentamente perchè sono gli ultimi veri giorni di riposo fino ad agosto e voglio godermeli tutti!
Comunque non avevo ricevuto la solita mail su Torino :O
Da anni mi ripropongo di tornare a Torino perché non credo che avere visitato il Museo Egizio a 8 anni sia sufficiente 🙂 Sono sempre più convinta che valga la pena visitare per bene la città della Mole!
Serena allora devi tornare perché il Museo Egizio è stato completamente ristrutturato qualche anno fa! E’ nuovo, è più bello, è più interessante! E poi l’opera di Dante Ferretti nella Galleria dei Re ti resta dentro gli occhi!
Grazie ancora!
Ahahaha Orsa, oh my god, ci mancava solo la flebo di caffeina e poi eri perfetta!!
Sto ancora ridendo per la scena della Mummia…delirioooo!!! Un po’ come quello che ho vissuto io a Piazza San Carlo, in un’atmosfera ben diversa da quella che hai trovato tu, ma questa è un’altra storia…Torino è proprio bella, non c’è niente da fare, non solo perché a lei sono legato da affetti famigliari e di fede, ma perché ha un fascino incredibile, reale, maestoso! Visitarla con una guida Musement, hai ragione tu, è assolutamente la scelta migliore: la prossima volta lo faremo anche noi! Tra l’altro saltare la fila al Museo Egizio non è mica una cosa di poco conto! 😉
Certo che ne hai fatta parecchia di strada, invece! Sei salita fino al Belvedere e poi hai raggiunto il Borgo Medievale al Valentino: un Orsa in versione Rocky! Grandeee!!! Il bicerin ci voleva assolutamente, è un corroborante perfetto, soprattutto quando fuori fa freddino come in questo periodo!
Un abbraccio grande Dani! 😉
Orsa grazie di questo articolo per una visita a Torino superconcentrata! Se mi va bene starò solo un giorno e mezzo ma meglio poco che niente!!! E poi beh penso che solo quel Bicerin valga il viaggio!!!
Valentina felicissima di averti aiutata! Ah un giorno e mezzo, quindi avrai molte più ore a disposizione rispetto ai “minuti contati” che ho avuto io! Come te sono per la filosofia del meglio poco che niente quindi goditi quello che puoi e senza stressarti di caffè! Però se riesci almeno al Bicerin siediti all’interno che merita! 😛 Un abbraccio!