Una perfetta sintesi fra il meglio degli Addams ed il peggio dei Simpson: questi sono Mamma Orsa e Papà Orso. E come se non bastasse i miei genitori in viaggio appartengono alla categoria degli irriducibili, si accontentano di sfinirsi con 15 ore di intercity piuttosto che prendere un aereo o un treno veloce.
Mamma, guarda che per “Frecce” non s’intendono le Frecce Tricolori… tranquilla, non decollano.
Mio padre è un complottista convinto. Sarebbe capace di attribuire l’accidentale pestata di un escremento di cane per strada nell’ordine a: Equitalia, al PD, oppure ad un effetto collaterale delle scie chimiche. Mia madre invece è una sorta di Pocahontas hippie: lei si taglia i capelli solo se Giove è in Acquario, non prende medicine e si cura con decotti di semi e bacche.
Io confidenzialmente la chiamo: Sciamamma.
I miei genitori in viaggio
Proprio ieri sera li ho accompagnati alla stazione per imbarcarli su un intercity notturno diretto in Piemonte: un ViaggioDellaSperanza al quale eravamo stati invitati anche noi e al quale ho gentilmente detto no, adducendo la convincente motivazione: “Mamma, devo fare ancora le lavatrici di Malta“
Sapete come io adori i treni tuttavia ritengo che in caso si soffra di qualche grave forma di autolesionismo, ci siano tantissimi modi più fantasiosi ed efficaci per procurarsi del male.
Ad ogni modo io e Orso saliamo a bordo per aiutarli a sistemare i bagagli nella cabina. Li ricordate quei vecchi vagoni con il corridoio laterale e gli scomparti sul lato opposto con la porticina?
Si, proprio quei treni che utilizzavano i meridionali nel secolo scorso per raggiungere il “Nord”. Ma perfetto: il viaggio della speranza NEL treno della speranza!
Per fortuna li hanno attualizzati con un qualcosa di vagamente simile all’aria condizionata altrimenti considerando quel caldo pazzesco avrei trascinato via mamma Orsa e papà Orso di forza.
A meno di 10 minuti dalla partenza dopo i saluti, i convenevoli, le raccomandazioni e dopo le mie riottose rimostranze al bacetto di mammà, finalmente facciamo per scendere dal treno.
All’improvviso con un rumore sinistro le porte si chiudono contemporaneamente in tutti i vagoni.
Nessuna leva, nessun bottoncino e nessuna maniglia dava segni di vita.
Tutto questo mentre la motrice si metteva in moto e i miei, tipo gli anziani davanti al cantiere, continuavano a ripetere con la verve di un docente universitario: “Schiaccia quel bottone, tira quella leva, ma prova a ruotare di 180° quella maniglia…”
E mò?
Per fortuna che in quella carrozza c’era l’ufficio (leggi lo sgabuzzino) del capotreno. Lo chiamiamo e gli indichiamo le porte bloccate.
Niente, diversi tentativi (con chiavi e chiavistelli da cassetta degli attrezzi vittoriana) ma neanche lui riesce a sbloccare le porte.
Io comincio a sudare freddo.
Il capotreno si attacca al telefono infuriato e comincia a cazziare tutti gli interlocutori che gli capitano a tiro. Mai in vita mia ho visto un capotreno così furioso.
Ma è al suono preoccupato delle sue parole: “Nooo, che abbiamo combinato!” che è stato il panico.
Il panico al pensiero di rimanere bloccata 15 ore in un treno IstitutoLuce-style e soprattutto il panico e il terrore di rimanere bloccata 15 ore con i MIEI.
Mi sono schiantata contro la porta battendo i pugni sul vetro urlando “fatemi uscire!” mentre specularmente la gente fuori batteva i pugni urlando “fateci entrare”!
Immaginate la scena: il treno in partenza, il capotreno furioso e fuori la gente impazzita che agitava i biglietti con espressioni alla The Walking Dead.
La cosa è andata avanti per almeno un quarto d’ora.
Ad un certo punto mi ridesto dal torpore e vedo il capotreno sparire nei corridoi urlando al telefono mentre io terrorizzata all’idea di abbandonarmi al mio atroce destino, mi rendo conto di dover combattere con in ordine: mio padre che argomentava come fosse tutto orchestrato ad arte per rubargli i bagagli, con il pensiero del grattino sull’auto che da lì a pochi minuti sarebbe scaduto e con mia madre che con un candore disarmante continuava a dire: “Visto? A quanto pare verrete con noi!”
MammArghhhh!
Con uno sforzo immane cerco di riappropriarmi della mia lucidità mentale ed elaboro un piano per scendere a Roma o alla prima fermata utile quando all’improvviso, con un altrettanto rumore sinistro, le porte finalmente si aprono. Non ci penso due volte e mi fiondo fuori rischiando la vita perché con uno scatto la porta si è immediatamente richiusa sfiorandomi le spalle.
Atterro sul binario travolgendo i viaggiatori furiosi che aspettavano di imbarcarsi, mi giro e vedo Orso con i miei genitori al di là della porta richiusa.
[Un pensiero cattivo attraversa la mia mente ma è talmente fulmineo che non riesco nemmeno ad accarezzarne l’idea…]
A quel punto le porte, come se fossero impossessate, cominciano a sbattere aprendosi e chiudendosi da sole lasciandoci tutti allibiti.
A terra capotreno, controllori e macchinisti urlano di non far salire nessuno ed il caos precedente si trasforma in delirio di livello SuperSayan.
Nel frattempo con un balzo alla Lara Croft, Orso riesce a passare indenne alla ghigliottina della porta indemoniata e mi raggiunge a terra. Finalmente siamo liberi.
Liberi di sfottere e canzonare i miei dall’altra parte del finestrino.
“Questo è un brutto segno, scendete!” -faccio loro.
(lo so, a volte sono veramente bastarda)
Decido di rimanere sul binario e aspettare fino a quando il treno parta con il timore che lo sopprimano per via di questo strano guasto. Invece dopo altri 10 minuti di follia finalmente i tecnici riescono a domare le porte imbizzarrite e permetterne la partenza.
C’era una tale incazzatura generale ieri sera sul quel binario 1 che ho potuto avvertirla anche nel trillo del fischietto del capotreno.
Non so dire che fine abbia fatto tutta quella gente che aspettava di salire a bordo, so solo che il treno è partito con molto ritardo e che mi sentivo decisamente sollevata.
Esco dalla stazione e invio un sms a mio fratello: “pacco spedito genitori in viaggio”
Amici viaggiatori come si comportano i vostri genitori in viaggio? Vogliamo organizzare una classe di recupero per quelli come i miei?
PS: Per scaramanzia ho aspettato che i boss fossero arrivati sani e salvi a destinazione prima di pubblicare questo post!
Foto prese dal web
Che risate! L’hanno sentita la frase da dietro il finestrino? Io, invece, non viaggio più con mia mamma perché in aereo fa avanti e indietro alla ricerca dell’oblò perfetto da cui guardare il panorama.. a ciascuno i propri genitori particolari!
Hahah l’hanno capita eccome, così come hanno capito che il loro modo di viaggiare è vintage, scomodo e noioso…ma non l’ammetteranno mai!
E come facevi a tener ferma tua madre in aereo?! 😀 😀
La vicenda è comicissima, ok, perchè tu sai raccontarla in modo spassionato. Eppure mi ricorda quanto tristemente siamo arretrati. Io, dopo 5 anni di andi-rivieni per l’università, ne ho la nausea. Treni lenti, spesso in ritardo, mezzi scassati, musciti (sporchi)… quanto stiamo indietro! E costano! I miei genitori? Loro preferiscono l’autobus anche se anni fa ci spezzavamo in viaggi lunghissimi in auto. Solo recentemente hanno iniziato a prendere gli aerei… tutto merito della ormai famosa sorella. C’è solo un particolare… le mamme pugliesi usano riempire “a ciuccio” i bagagli. Fai conto che a me faceva partire sempre con la scorta di barattoli di sugo fatto in casa, tonno sott’olio anche quello fatto in casa, provole, perfino la bottiglia dell’olio (vabbè, a quella non ci avrei rinunciato). E con il limite di peso disposto dalle compagnie aeree? Qualche giorno il di più glie lo faranno pagare e lei, comunque, non avrà imparato la lezione. Punto e da capo!
Eh sai, anche le mamme campane riempiono a “ciuccio” le valigie, soprattutto quelle dei figli lontani!
E un po’ di pasta al forno non la vuoi-a-mammà, che poi alle 10 di mattina ti viene fame e ti sciupi-a-mammà!
Sono fantastiche le mamme del sud! 😀
Al mio bagaglio mammaOrsa non deve neanche avvicinarsi per guardarlo che ci ho caricato la 380 Volt! ahahah
Musciti è bellissimo, rende l’idea!
Miii ho visto degli orrori nel mio commento!
Ma dai che orrori! E’ sempre lui il T9 della tastiera che fa i danni! 😉
Quanto ho riso da sola in ufficio, davanti allo schermo del computer! Mi hai fatto tornare in mente Fantozzi quando fa il viaggio in treno per non so più quale meta e si mette a urlare “fate spazio al Duca-Conte!”
Comunque, anche mio padre è un complottista: qualunque cosa succeda, la colpa è di Monti. Mia mamma passerebbe il Folletto ovunque, ma in viaggio si comportano bene. Lo scorso anno li ho portati a Londra in un pub dove abbiamo condiviso il tavolo e una bottiglia con due ubriachi inglesi e si sono divertirti da matti
hahahah l’altra volta ti ho rievocato la gita dell’INPS, ora giustamente il viaggio in treno 😀 😀 le analogie col Ragionier Ugo continuano!
Sto scoprendo dai vostri commenti che i vostri genitori non sono restii al viaggio in aereo, che bello!
Sto seriamente pensando di fare una cosa: la prossima volta con la scusa di farmi accompagnare in aeroporto, compro a tradimento un biglietto anche per loro, fosse anche solo un Napoli/Roma! 😉
Il ragioniere è il mito della mia infanzia!
Viaggio in aereo a sorpresa: dici che i tuoi accetterebbero o scapperebbero dall’aeroporto?
Sto pensando seriamente di farlo! Una volta in gioco non credo che si tirerebbero indietro. Basta dare il “LA”.
Sai cosa, poi però ho paura che ci prendano gusto: il rischio è quello di ritrovarmeli nelle mie future 48h 😀
Buon fine settimana!
Io ho riso da Sciamamma in poi come una scema da sola.
Meno male che nessuno mi ha sentito o avrebbero pensato che il caldo mi ha fatto uscire completamente di testa!!! ahahah
Questa è davvero una scena da film, non so perché mi è venuto in mente il film DUPLEX con Ben Stiller e Drew Barrymore, non chiedermi perché! davvero non lo so!
Però ho immaginato la disperazione nei vostri sguardi all’idea di dover rimanere chiusi lì dentro e la calma dei tuoi genitori che – pronti al viaggio della speranza – non percepivano il terrore vero che ha pervaso la tua mente in quei lunghissimi minuti! ahaha
I miei genitori non farebbero mai un viaggio del genere, loro sono del tipo che se l’aereo è low cost ma parte alle 7 di mattina mandano a quel paese il low cost e spendono duemila euro per un aereo che parta alle 12, con tutta calma…. ecco perché fanno sì e no una vacanza l’anno! spirito di adattamento -50! ma gli voglio bene comunque! ahahah
Un bacione <3
Uh l’ho visto quel film, divertentissimo! La vecchina del piano di sopra era adorabile, da soffocare a due mani, ma adorabile! 😀
Hai preso completamente lo spirito di quegli attimi!
Ma grandi i tuoi genitori!
Che dici li facciamo incontrare con mamma e papà Orsi così gli insegnano due cosette?! 😀
Un bacio a te :*
Io miei si ostinano a fare i moderni senza esserne capaci. Mio padre che tenta di parlare inglese per poi trovarsi a mimare quello che vorrebbe mangiare al ristorante scandendo le parole (PAA-NEE) è uno spettacolo che nessuno dovrebbe vedere.. Che bello tornare e leggere uno dei tuoi racconti! Bentrovata Orsa!
Bentornata a te Alessia come stai(state)? 😉
Per carità non parliamo dell’inglese e delle lingue in generale!
Totò, i film di Totò!
Paa-nee è fantastico hahaahha!
Ti aspettiamo tutti sul tuo blog per un pigiama party!
Tutto bene, grazie Dani! Stiamo ancora facendo a botte con il fuso orario, ma ce la faremo! Come è andata a Malta? Ho visto che hai pubblicato delle foto strepitose su Twitter… Se hai scritto già qualcosa però me lo vado a leggere subito…:) Un bacio, buon weekend!
Immagino che botta, fra il riabituarsi al fuso orario e, soprattutto, alla routine! 😛
Si ci sono già due post su Malta:
qui https://www.orsanelcarro.it/portami-a-malta/
e qui! https://www.orsanelcarro.it/con-luzzu-cruises/
Ciao!
No vabbè sul “Pacco Spedito” a momenti rotolavo per terra dar ridere!
I miei purtroppo non hanno mai viaggiato da soli in giro per l’Europa, in tempi recenti neanche in Italia a dire il vero, quindi non ho la più pallida idea di quello che combinerebbero ma temo di saperlo! Mio padre da giovane un po’ (poco) ha girato poi si è chiuso dentro al bar per 50 anni e quelle poche volte che l’ho dovuto accompagnare in giro per Roma con i mezzi sembrava un bambino che non aveva visto niente. L’unica volta in tempi recenti che hanno preso l’aereo è stato 10 anni fa, partirono loro due e mia sorella per venire a trovarmi a Barcellona. Mia sorella arrivò esauritissima, loro due sembravano due bambini al parco giochi. Mio padre per deformazione professionale poi si fermava ad ogni singolo bar per assaggiare il caffè dicendo puntualmente che era un’emerita schifezza e costava troppo!!! A fine serata era schizzato! Ma cosa ci vuoi fare, gli voglio bene anche per questo!
Scusami Valentina ma non posso non fare a meno di ridere all’immagine di tua sorella esauritissima alla fine del volo hahahah 😀
Verissimo, dobbiamo volergli bene sempre!
Comunque la classe si sta riempiendo! 😀
SI ok ma io ora voglio vedere la faccia di mamma e papa’ Orso mentre leggono questo articolo ! auihauihaiuahiuahiauhauihaiuhauahiauhaiuhaiuhauhaiuahua
Ciao Flavia questo è il bello di bloggare in modalità anonima!
Posso
sputtanareamici e parenti in completa libertà! 😀 😀Orsa007 al servizio di sua Maestà
Comunque i miei invece sono abbastanza spediti.
Innanzitutto mia mamma mi contatta ogni Luglio e mi dice: “Flaaaaaviettaaaa amore di mammaaaa mi organizzi la vacanza?Che tu sei tanto brava! Voglio andare in un posto di mare, acqua cristallina, non troppo lontano, che costa poco, due settimane ad Agosto! e io: “Nna fetta di culo?”
Poi dopo avermi fatto esaurire fanno di testa loro, prendono la macchina, arrivano in Puglia e si imbarcano per la Croazia o la Grecia facendo quei viaggi da adolescenti passaggio ponte dormendo per terra sugli asciugamani da mare! auihauiahuiahuaihuaihauia
Inoltre, una volta l’anno si prendono l’aereo e mi vengono a trovare a Londra. La mia piu’ grande soddisfazione e’ stata vedere mamma imparare ad orientarsi nella tube da sola! XD
Ma fatti pagare una percentuale sull’organizzazione! 😀
Comunque mitici anche i tuoi! Effettivamente la mamma che si orienta nella metro del Regno Unito da sola…sò soddisfazioni!
Ecco altri due genitori da candidare a docenti per la classe dei ripetenti! 😉
Ciao Flavia, un abbraccio dall’Italia!
No vabbè io sto rotolando per terra dal ridere!!! Confesso che sono a cena con Giorgia e i nostri disperati compagni e ho letto il tuo post ad alta voce a tutti ridendo e faticando a finirlo!! Poi ho esordito con un bel: “oh, lei è orsa!! Fa scompisciare come scrive!!!” Tutti d’accordo, ovviamente.
Ho pensato ai miei ma devo dire che sono abbastanza sul pezzo, tranne per la fissa di mia madre per le cose che devono rimanere stirate in valigia! Lei fa i bagagli prima sul letto, spostando tutto solo all’ultimo momento nella valigia rigorosamente rigida e vecchio stile samsonite (che dentro i 20 kg non ci sta manco vuota) e cominciando ad agitarsi appena atterrata sperando di arrivare il prima possibile in hotel a “liberare tutti quei vestiti che si saranno tutti sgualciti!!!”. Penso nasca da lì la mia avversione per ferro da stiro e valigie preparate con cura maniacale… Meglio appallottolare tutto 😉
Un bacione orsa! Sei l’idolo della serata!!!
Uhh felice di aver passato la serata virtualmente con voi ragazze!
Hahahah il pensiero di tua madre che deve correre a “liberare” i vestiti in hotel mi fa morire! 😀
Sta venendo fuori un piecevole assortimento di manie in viaggio dei nostri genitori!
Un bacione a voi e grazie per le vostre parole!
Buon finesettimana! :*
Oddio che avventura ahahahah
Orsa, sei meravigliosa, punto.
Comunque quelli che tu chiami Treni della speranza li conosco purtroppo assai bene: sono l’unico collegamento utile tra Bologna, dove abito adesso, e l’Umbria, dove abitano i miei. L’Umbria in generale non è attraversata da nessuna freccia 😀 devo dire che ormai ho fatto l’abitudine al loro aspetto vintage, le temperature sono quasi sempre ok e sono comodissimi per le valigie, perché le lascio sempre nel corridoio. Punto a loro sfavore sono le prese di corrente, è difficile trovarne. Nonostante questo Intercity is in my heart <3
Ciao Chiara, vero purtroppo il territorio Umbro ancora non è servito dai treni veloci, insieme a tante altre regioni italiane.
Speriamo che implementino presto il servizio.
Anche io adoro i treni vintage ma, passarci la notte (o anche 15 ore diurne), è un sacrificio troppo grande per me…a patto che non si tratti dell’OrientExpress! 😀 Lì dentro anche un mese!
Buon fine settimana e grazie! 😉
Buon weekend anche a te! 😀
Cavolo, che casino O_O coi miei non viaggio da un bel po’, ma ho avuto la pessim… ehm… la bellissima idea di organizzare la prossima vacanza con loro e spero che andrà tutto bene. Dovremo prendere un treno e un traghetto, forse anche un autobus per arrivare a destinazione. Per fortuna i miei sono amanti delle comodità, anche troppo, tipo mia madre e io che becchiamo l’offertona Italo in business class fino a Milano, che costava quasi quanto l’economy, e poi lei che da quel momento fa la grossa perchè “viaggia solo in prima” -.-
I viaggi da adulti con i propri genitori sono i più belli(credo)!
In bocca al lupo e buon viaggio Anna! 😀
hahahah “viaggia solo in prima” 😀 😀
Ahahahahahah questo post andrebbe letto ogni lunedì mattina!!! ahahahah mi hai fatto piegare in due dalle risate
Grazie a te che mi hai “svegliata” giuro che stamattina non mi ero resa conto che fosse lunedì! 😀
Quando ho letto il tuo commento ho pensato: Oddio lo #ScappoA 😀 😀
Un bacio!
Perfetto: se non mi licenziano oggi sarò salva per tutta la vita! Ho riso come una matta XD
(Non so perché ma ho immaginato tua madre davanti un calderone intenta a preparare qualche pozione miracolosa)
Questa storia ha dell’incredibile, anche se non mi meraviglio affatto.
Pensavo a come avrei reagito io al tuo posto, e l’immagine non è sicuramente quella del Papa di fronte la porta santa…
Fortuna i miei sono più pratici, l’unica “pecca” è mio padre che ogni qualvolta ha un aereo mi chiama, ci sediamo a tavola e comincia a fare una sorta di testamento (e non sto scherzando).
Grazie per avermi fatto iniziare questa settimana con un sorriso stampato in faccia!
PS Posso adottarti come sorella nelle giornate “NO”?
Comenò da oggi per te sarò “Sorella-Orsa” da non confondere assolutamente con Sorella Orsolina! hahahah 😀
Una volta quella cosa l’ha fatta anche mio padre in procinto dell’ennesimo viaggione…
Evidentemente feci un’espressione talmente triste/spaventata che non affrontò più quel tipo di discorso!
Invece l’anno scorso il testamento l’ho fatto io 😀 mandai via mail ai miei anche la foto che volevo sulla tomba hahahah!
(Corna e bicorna)
Grazie a te Cristina!
Uahahahahahahah…rido come al solito! :DDDD
Bello però che i tuoi vadano in vacanza, con il treno o con altri mezzi. I miei, finiti i tempi belli in cui andavamo insieme a trovare mia zia in Liguria (sempre col treno anni ’20, quindi lo conosco bene!), sono molto “stanziali” e mettono piede fuori casa solo per compiere il “viaggio” fino a San Valentino Torio, dove abita mia sorella (8 km di distanza)!!!
No, dai, d’estate si va in Calabria, dove abbiamo casa….e io li seguo volentieri, anzi, direi quasi che loro seguono me: amo quel posto più di ogni altra cosa ed è il nostro rifugio. Se qualche volta non mi trovate, cercatemi lì! 😉
Si, sapevo di questo tuo amore per la Calabria! E come darti torto! 😉
Attenta ad invitarci…potresti trovare tutta l’allegra brigata davanti alla tua porta! 😀
Buon lunedì! :*
La casa è 40 mq…ma se usciamo fuori al terrazzo c’è posto per tutti…vi aspettooo! :******
Calabrisella mia! XD
Mi serviva qualche risata, e nel leggere le tue avventure mi sono tirata sù il morale… hai sempre un modo molto accattivante e mentre leggo mi sembra proprio di essere lì con te chiusa dentro il treno…mi immedesimo al 100% nella situazione. 🙂 I miei (soprattutto mio padre) odiano prendere mezzi come treno e autobus, prenderebbe aereo pure per fare 100km se ci fosse la possibilità! 🙂
Grazie Martina!
Ma grande tuo padre! Praticamente l’esatto opposto dei miei! 😀
Ti abbraccio!
Ah le risate e i genitori! Mia mamma è un caso totalmente a parte. Per la prima volta dopo due anni viene a trovarmi dove vivo, un paese di montagna, con strade in salita e in discesa. Bene decido di fargli da guida turistica e la porto tra l altro nei posti che io adoro, dove vado a fare le foto (per lo piu’ isolati, con stradine piccole , ripide e a curve). La patente la ho da 4 anni, manco l’avessi presa ieri! Dico questo perchè quando con mia mamma nel sedile affianco ho imboccato una di queste strade , che ha cominciato a diventare sempre piu’ in salita.. bhe lei ha iniziato ad urlare, affannata.., “Dove stiamo andando , torna indietro” ” O mio dio e se arriva una macchina dall’altro lato della strada che fai?” No no fammi scendere! Se si rompe la macchina poi non riesci a frenare e cadiamo di sotto!” ok.. tutto questo con il sospiro accellerato, quasi a lacrime.. gli occhi chiusi, con una mano si aggrappava al manico sopra al finestrino e con il piede destro che spingeva , quasi come se il freno l avesse lei dal suo lato!! Questo durante la sua mini vacanza qui da me , è successo tre volte!!
Hahahah si conosco quella tipologia di passeggero!!
Mi sa che tua madre è più un tipo da mare allora! 😉 La prossima volta andateci insieme…magari in autobus 😀
Ciao e grazie per esserti fermata a leggere e commentare!
A presto
Daniela
Ciao Daniela, beh… un’avventura tanto da scriverci un libro.
Il titolo intrigante, la storia da sbellicarsi, e il finale anche di più! Soprattutto quando hai scritto “pacco spedito”
Spero che la loro vacanza sia andata per il meglio.
Pensa che i miei genitori si spostano solo in auto e mai troppo lontano. I viaggi più lunghi che hanno fatto (considera da Brescia) credo siano state le estati trascorse sulla riviera romagnola. Poi hanno avuto modo di concedersi 2/3 viaggetti in aereo. Da 10 anni e credo di esserne destinata anche per i prossimi 30 circa ad ascoltare gli stessi racconti, le stesse storie di quello che hanno fatto, di cosa gli hanno detto, di cosa hanno risposto, di cosa hanno visto ecc…
Quando posso scappo, ma spesso mi trovo “incastrata”
Ti capisco, hai tutta la mia comprensione 😀 😀
Consiglia loro di aprire un travel blog così amplierebbero il pubblico hiihihihihih 😛
Grazie per essere passata Elisa! 😉
Se “muoro” in un accesso di tosse e pipì, causa risate, sulla lapide farò incidere:
“grazie Orsa”.
Questo racconto thriller è una delle cose più belle che ho letto ultimamente, sarei tentata di chiederti il seguito! Scrivi una trilogia 😉
Io per il corso di recupero o classe intensiva “old parents” ci sto: non so ancora cosa combineranno i miei, ma con un viaggio organizzato spero non troppi casini.
La scorsa estate, sono andati a Mantova in auto, ma sono rimasti con poco gas. Un poliziotto gli indica una stazione di servizio, loro si fidano. Arrivano e la trovano chiusa.
Dispersi nella campagna, con poco gas, hanno dormito lì IN AUTO, in attesa dell’apertura del mattino dopo.
Per fortuna ai mercatini di Natale sono andati con un tour, lo stesso sarà per Praga, se no toccava andarli a recuperare nel cuore dell’Europa….
Bella Dani, buona domenica!
Claudia B.
Hanno dormito in auto in attesa che aprisse la pompa? 😀 😀 Dai Claudia che il pezzo da antologia è tutto tuo!
Mhhh sai che mi hai fatto accendere la lampadina?
Spedire i genitori “incapaci” in viaggio e raggiungerli con la scusa di andarli a recuperare!
Sai quanti viaggi a scrocco? Tocca solo convincerli/costringerli 😛
Potremmo organizzare dei tour tramite la Pensione Stella che, con questo po’ po’ di braccio armato, da bettola potrebbe evolversi in TravelParentAgency hahahah
Buona domenica anche a te! 😉
Ok, ho riso troppo!!! Ho immaginato tutta la scena!!! 😛 I genitori, un mondo a sé! Se non ci fossero bisognerebbe inventarli! 😀
Hahahah hai “riesumato” questo vecchio post 😀 Non oso immaginare cosa combinerebbero in viaggio con me!
Aiuto! O_o
Vado alla scoperta poco a poco del tuo blog! *.* Ho sempre poco tempo (giusto un po’ la sera) ma poco per volta lo leggo, perché mi piace tanto! 🙂 Buona serata!
Davvero? Grazie di cuore Rita! *_*
Ma certo che è vero! 😀
Grazie ancora! :**