Cosa vedere a Kaunas

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Cosa vedere a Kaunas

Esclusa dai circuiti turistici più noti [ma ancora per poco], Kaunas nel periodo più fiorente del dominio della Lega anseatica, ha visto passare tonnellate di ambra, pellicce e manufatti in legno destinati ai mercati dell’Europa Centrale.
Invece io prevedo che in un immediato futuro Kaunas vedrà passare, e sostare, tantissimi turisti!

Il fermento culturale c’è, l’accoglienza pure e tantissime cose da fare e da vedere anche.
È vero che il mio viaggio a Kaunas è durato soltanto tre giorni, ma l’imprinting che ho ricevuto è stato quello di una città giovane ma ordinata, esuberante ma legata alle tradizioni, decadente ma bella da vedere. E quando dico decadente lo dico nell’accezione positiva del termine.
Dopo alcune info utili e qualche consiglio su cosa mangiare, ecco finalmente il post su cosa vedere a Kaunas. (altro…)

Kaunas info utili sulla piccola Parigi della Lituania

Pensando ai miei viaggi di questi ultimi due anni riflettevo sul fatto sono tutti accomunati da un unico filo conduttore: l’acqua. Già, l’acqua!
Praga, Firenze, Colmar con i suoi meravigliosi canali navigabili e Cracovia sono tutte città lambite da grandi fiumi.
E poi c’è stata Malta con il suo mare indimenticabile.

Ma è in Lituania che ho toccato l’apoteosi, non a caso si dice che in Lituania ovunque si posi lo sguardo, è possibile vedere uno specchio d’acqua. Ed è vero! (altro…)

Cosa portare in viaggio in Lituania il #MioBagaglioPer Kaunas


Finalmente dopo 5 lunghissimi mesi di letargo, l’Orsa si risveglia e torna a preparare lo zaino.
Ragazzi parto per Kaunas!
Ma nun c’ annà, ma làssa pèrde, ma chi t’ ooo fa fà?
… ho detto che vado a Kaunas non a fare la Saùna! (ok questa arriverà a pochi)

Ladies and gentlemen let me introduce il #MioBagaglioPer Kaunas!
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Ischia, De Crescenzo, zia Carmela e il cimitero delle monache non sepolte

Visitare ischia

Il Maestro quella sera avrebbe tenuto il suo concerto in una location a me parecchio cara: il Museo ferroviario di Pietrarsa alle porte di Napoli. Sono una grande fan di Eduardo De Crescenzo, e ascoltarlo fra queste vecchie signore sbuffanti sarebbe stato fantastico.
Siamo lì assiepati davanti al cancello d’ingresso del museo quando dal mare si alza un vento che non promette nulla di buono. E infatti nel giro di un’ora veniamo avvicinati dalla security che laconica ci fa:

“Spiacenti, concerto annullato per forte maltempo in arrivo. Il Maestro si esibirà domani”.

Domani? Ma domani zia Carmela festeggia 80 anni, come facciamo?
E così, da bravi nipoti, a malincuore decidiamo di festeggiare zia Carmela (te possino zia Carme’) e farci rimborsare i 120 Euro di biglietti. (altro…)

Cosa vedere a Cracovia in 48 ore

cosa vedere a Cracovia

È vero, la capitale politica della Polonia è Varsavia, ma Cracovia è stata [giustamente] eletta la capitale culturale, vuoi per le bellezze architettoniche, vuoi per le numerose università sparse sul suo territorio. Tra l’altro è l’unica città le cui architetture sono scampate ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, per cui quello che offre al visitatore è assolutamente originale e autentico.

Ecco il mio itinerario per vedere Cracovia in 48 ore.

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L’Isola D’Elba e il piano diabolico

Visitare isola di Montecristo

“Ho mosso i primi passi della mia carriera nel posto più bello del mondo. Non ho subìto la pesantezza della vita militare, il rigore del corso o la lontananza dalla famiglia proprio grazie all’isola d’Elba.” (altro…)

Non ho paura di volare ma non riesco a dirti ti voglio bene: #LaMagiaDelRicordo per la Festa del Papà

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#LaMagiaDelRicordo il tag di fotoregali.com per promuovere la Festa del Papà

Appartengo a quella disgraziata generazione che considerava tabù un bel ti voglio bene detto ai propri genitori.
Eravamo talmente esperti nella lettura del linguaggio del corpo che da uno sguardo potevamo capire tutto. Da un sono fiero di te ad un se lo fai ancora ti uccido, bastava un’occhiataccia o un’inclinazione laterale del capo. (altro…)

#WorstInTravel ovvero Keep Calm and focus on Dalai Lama

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arrabbiarsi in viaggio

Il viaggio per me è una cosa sacra e lo vivo in uno stato di grazia totale. È come se avessi Photoshop installato in una partizione remota del cervello che nasconde all’istante tutto ciò che abbia a che fare col genere umano tipo turisti molesti, italiani indisciplinati, spazzatura, maleducazione e brutture varie.
Tuttavia è in aeroporto che vorrei avere una cartucciera di granate. Che cosa infelice che ho detto. Certe volete arrabbiarsi in viaggio è inevitabile.

L’aeroporto è come l’auto nel traffico: riesce a tirare fuori il peggio, esaltando il misantropo (neanche tanto mal celato) che c’è in me.
La maggior parte delle mie incazzature e dei #WorstInTravel sono infatti legati al comportamento [dis]umano di alcuni soggetti viaggiatori in aeroporto. (altro…)