Può la natura produrre dei colori così intensi, cangianti e profondi da sembrare artificiosi?
Sì, in Alto Adige anche l’ultima pozzanghera sull’asfalto assume i bellissimi colori del Vetrill. La conferma l’ho avuta durante un trekking sul Lago di Braies.
Il lago di Braies è proprio così come si vede nella fiction Un Passo dal Cielo anzi, se possibile, è ancora più bello.
Anche se il mio soggiorno in Sud-Tirol è stato all’insegna di un tempo inclemente, il brutto cielo grigio non ha intaccato minimamente la bellezza dei colori del lago di Braies. Erano da mozzare il fiato.
Trekking sul Lago di Braies
Ci alziamo prestissimo come al solito, e raggiungiamo la nostra meta tramite il piccolo ma funzionale terminal degli autobus della città di Dobbiaco. In poco più di 20 minuti arriviamo sul posto insieme ad altri turisti mattinieri. Il lago inizialmente è nascosto dagli alti alberi e dal profilo del bellissimo Hotel (quello che a vederlo ricorda vagamente l’Overlook Hotel di Shining). Ma appena si svolta l’angolo, appare all’improvviso la vista più bella che gli occhi dell’uomo possano vedere. Non credo di esagerare, ne ho viste di cose belle e di paesaggi mozzafiato, ma questo… i suoi colori, i suoi profumi, li porto nel cuore.
Il trekking sul Lago di Braies (la circumnavigazione in pratica) si completa in circa due ore, due ore e mezza, pause per gli scatti comprese.
Tre ore se invece se come noi doveste incontrare qualche anziano trekker ottantenne che vi aggancia parlandovi della sua vita. Il “nostro” anziano camminatore Nonno Cesàr, aveva qualcosa come 84 anni suonati. Non so se fosse un local, ma aveva il tradizionale colorito bianco e rosso della gente di montagna e in dotazione aveva gli immancabili bastoncini da trekking PRO.
Se la cavava decisamente meglio di noi sul sentiero in salita… noi zitti e con il fiatone, lui invece chiacchierava e si arrampicava contemporaneamente e perfettamente ossigenato!
La scrivania del mio ufficio ideale
Durante il trekking sul lago di Braies non posso fare a meno di ammirarlo e rendermi conto come sia bellissimo da qualsiasi punto.
Il sentiero non è troppo impegnativo, a parte qualche salita breve e ripida, ma nulla di trascendentale.
Se fosse stata una bella giornata avremmo affittato il barchino presso la palafitta, quella che nella fiction è la casa dello sveglio e vispissimo Terence Hill.
Ad un certo punto il sentiero presenta una biforcazione che porta ancora più su per ammirarlo anche da altezze più elevate, ma noi abbiamo preferito circumnavigarlo e ritornare al punto di partenza nei pressi dell’Hotel.
Fra foto e chiacchiere con il simpatico nonnino completiamo il giro estasiati, facendo anche amicizia con le mucche autoctone e passando davanti alla “caserma” della fiction.
Siccome era presto e non avevamo fatto colazione, partiamo a caccia di un cappuccio&croissant dirigendoci verso il bar dell’albergo. Bar che tra l’altro affaccia sulla suggestiva terrazza sul lago.
Qui l’amara sorpresa: il bar apriva solo alle ore 10:00.
Il tizio che si intravede con il K-way rosso nella foto sopra è l’anziano ottantaquattrenne che ci ha sequestrati con i racconti delle sue gesta durante il trekking sul Lago di Braies. Piacevolissimo per carità, però per ascoltarlo non ho potuto scattare le mie solite ottomilafoto! Occhio che parla italiano: se lo doveste incontrare da quelle parti, fingete di parlare al telefono in inglese e superatelo con indifferenza.
Ecco, le mie aspettative sono ancora più alte (se possibile) adesso. Che colori pazzeschi…non vedo l’ora!!
E quella era una giornata uggiosa! Dal vivo comunque i colori sono ancora più belli!
Chissà se becchi il set della serie? *_*
Io non l’ho vista la serie. Terence Hill mi deprime. Sinceramente spero di trovare poche anime. Punto sulla bassa stagione 😉
Hai usato proprio la parola perfetta! E’ deprimente!
C’è solo un’altra persona nel mondo dello spettacolo che potrebbe battere la sua verve da colpo di calore: la Bellucci! 😀 😀
Credo di si troverai poche persone, il pienone è fra luglio e agosto. Io il tre settembre e già era quasi deserto! 😉
Ah, la Bellucci. Un cactus ha più vitalità
hahahaahh! 😉
(con immenso ritardo) 😛
Viste nella fiction e dalle foto che hai rilasciato, mi verrebbe voglia di prendere e partire subito. Costa molto un viaggio da queste parti, intento complessivamente tra spostamento, albergo e varie ed eventuali stando circa 7 giorni?
Purtroppo si costa un po, soprattutto in alta stagione. Io ho raggiunto la zona in treno ma facendo la card per gli spostamenti puoi risparmiare qualcosa grazie all’uso illimitato dei mezzi + ingressi in musei e attrazioni. Per la sistemazione dipende da te 😉
Bene, informazione molto dettagliata che mi permette di organizzare un tabellino di marcia ad hoc!!