Pare che in Alto Adige non vadano più di moda le care, vecchie, rassicuranti e miti vacche al pascolo alpino. Il nuovo trend sono gli alpaca, ossia i camelidi sudamericani campioni di tiro allo sputo. Ne incontrerete interi branchi in visita ai mercatini di Natale del Renon!
Ma cominciamo da capo. Il Renon è un altopiano che si trova immediatamente sopra la città di Bolzano. Da lì si gode di un paesaggio talmente fiabesco e di un’aria talmente bella, che tutti i bolzanini l’hanno eletta a meta di villeggiatura estiva. Infatti non si direbbe, ma Bolzano d’estate è fresca come il reparto luci dell’Ikea.
Anche il poeta e drammaturgo tedesco Goethe usava l’atmosfera pacifica del Renon per ispirarsi e rilassarsi.
Per raggiungere questa oasi nel cuore dell’Alto Adige, occorre passare 12 minuti esatti all’interno delle lussuose cabine rosse con vetrate panoramiche della funivia del Renon. Non uno di più, esattamente 12 minuti di vista spettacolare sulla vegetazione, sui pascoli, sui vigneti, sulla forma inconfondibile dello Sciliar (la catena montuosa simbolo dei wafer della Loacker) e sulla città di Bolzano. 12 minuti comprensivi di rallentamento tattico per consentire ai passeggeri di ammirare le “piramidi di terra” delle curiose e formazioni rocciose uniche visibili dall’alto oppure con un breve trekking.
Un corpo da capra, un collo da giraffa, un muso da lepre e una betoniera nella bocca. Oltre alle piramidi trentine, dalla cabina è possibile notare anche questi particolari mammiferi che pascolano pacificamente dabbasso, (mooolti metri dabbasso). Saranno proprio loro, fuori dalla stazione della funivia del Renon di Soprabolzano a farvi da comitato di benvenuto. Il motivo è la presenza di un grosso allevamento riconosciuto a livelli internazionali.
Per natura, mi avvicino tendenzialmente a qualsiasi forma animale per accarezzarla, ma quando ho visto quei cosi fissarmi dritto negli occhi, con le loro bocche in procinto di preparare qualcosa, beh, ho desistito. Ero reduce da 8 ore di treno, c’era un tempaccio freddo umido e con i capelli increspati dalla pioggia, una sputazzata all’erba alpina era l’ultima cosa che mi serviva in quel momento.
Ma torniamo ai mercatini del Renon. Una particolare iniziativa mi ha convinta a raggiungere Soprabolzano: il “Trenatale”. Chi mi segue conosce la mia passione ferroviaria.
Trenatale: i mercatini di Natale del Renon
Ebbene si tratta di particolarissimi mercatini allestiti in casette dalla forma di vagone, in omaggio al mezzo di trasporto più usato sull’altopiano. Tutto il Renon è percorribile da un punto all’altro da un’antica ferrovia a scartamento ridotto, dei piccoli trenini che attraversano l’intero altopiano collegando fra loro tutti i centri abitati, da Soprabolzano fino a Collalbo, l’ultimo comune.
I mercatini di Natale del Renon, insieme a diverse iniziative, sono allestiti nella stazione di Soprabolzano e a Collalbo con il mercatino gemello. Per l’occasione i due comuni sono messi in comunicazione con un treno d’epoca, protagonista di eventi musicali e gastronomici. Il tratto percorso da questo treno è davvero incantevole.
Si attraversano boschi, prati, laghetti alpini e piccoli centri con le caratteristiche architetture tirolesi. Scenari da favola: un branco di cervi enormi ci ha attraversato i binari all’improvviso, ho detto tutto! Lascio il sito ufficiale del Trenatale del Renon con date, programmi aggiornati e altre info utili.
Alloggiare a Soprabolzano per visitare i Mercatini del Renon
A dicembre, periodo mercatini, per evitare di spendere un botto nel centro di Bolzano, è possibile optare per un soggiorno direttamente sull’Altopiano del Renon, nel comune di Soprabolzano, il primo centro abitato appena al di fuori della stazione della funivia. La pensione che ho scelto per dormire a Soprabolzano è davvero carinissima e la proprietaria, Babsi, è stata una donna gentile e accogliente.
Si tratta di un piccolo monolocale con cucina e bagno, arredati con un mix fra lo stile tipico tirolese ed il moderno/Ikea: perfetto per una coppia giovane come noi (come no).
Calda, accogliente e provvista di piccolo angolo cottura. Il terrazzino panoramico sulla catena dello Sciliar è assolutamente un valore aggiunto. Annessa agli appartamenti c’è una caratteristica locanda dove ho gustato dei dolci eccezionali. Strudel d’ordinanza e una torta di grano saraceno, una tipicità del luogo che ho trovato davvero gustosa e delicata al tempo stesso.
L’altopiano del Renon si presta ad essere visitato sia d’estate con innumerevoli possibilità di escursioni e d’inverno, complice la magia della neve e delle atmosfere natalizie.
Se alloggiate a Soprabolzano, consiglio di scendere a fare colazione nel bar della stazione della cabinovia giù a valle. Il bistrò è carino ed accogliente e le proporzioni dei cornetti sono memorabili. Basta confrontarli con le tazzine del caffè!
Dai mercatini di Natale del Renon a valle con la Ritten Card
In omaggio con il pernottamento nella Pensione Babsi ho ricevuto la RittenCard, una sorta di pass che consente di utilizzare gratis ed illimitatamente tutti i mezzi pubblici della provincia di Bolzano, Funivia del Renon compresa.
Inoltre permette di entrare, sempre gratuitamente, in 88 tra musei, castelli e collezioni di rilievo anche internazionale! Per esempio il museo dedicato interamente a Ötzi la mummia del Similaun.
E poi il Tesoro del Duomo di Bolzano, il Museion, il museo di scienze naturali, il bellissimo Museo mercantile, il superbo Castel Roncolo e tantissime altre attrazioni da visitare fra un mercatino natalizio e l’altro. Dei mercatini di Natale di Bolzano invece ne ho parlato qui.