La pioggia scrosciante aveva prepotentemente chiesto il passo alle quattrogocce che solo poco prima inumidivano l’aria nel fitto della foresta.
La bizzarria del meteo made UK la conosciamo tutti, ma questo luogo leggendario con la pioggia secondo me ci guadagna. Verde, di un verde incantevole, mai visto prima.
Era lo scorso autunno quando ho passeggiato fra le maestose querce della Foresta di Sherwood, ma l’epilogo di quella visita non me lo dimenticherò facilmente…
Il buio incombeva sulla contea di Nottingham mentre noi infreddoliti ma, con gli occhi contenti, attendevamo fiduciosi il bus The Sherwood Arrow per ritornare a Nottingham.
Il tragitto che da Nottingham arriva alla Foresta di Sherwood dura un’ora. Un’ora in cui si attraversa la bellissima campagna inglese con i suoi cottage, i graziosi centri abitati e le locande tipiche in cui una birra ti riappacifica con il mondo.
Sì ma sono le cinque e mezza Orsa, a che ora passa ‘sta navetta?
Doveva essere già qui alle diciassette e diciassette Orso, come da orario da me diligentemente prelevato dal sito del vettore!
Orso non sembrava tanto convinto, così si volta e comincia a sbirciare gli orari sul tabellone della fermata del Visitor Center.
Ma sei sicura? Qui dice che l’ultimo bus per Nottingham è passato alle SEDICI E VENTI!
Cosa? Ma è un’ora fa! E mo’?
La fermata del Visitor Center della Foresta di Sherwood si trova in pieno nulla, lontana almeno un paio di chilometri dal villaggio di Edwinstowe e una quarantina di chilometri da Nottingham.
Ma bene! Il buio, la pioggia e l’ultimo bus andato.
A questo punto si consuma il dramma perché eravamo combattuti tra il dilemma di restare alla fermata, fiduciosi in un errore del tabellone/ritardo del bus, e l’alternativa di attraversare il parco marginale alla foresta e correre verso una delle fermate nel centro del villaggio. Ah dimenticavo, c’era anche da attraversare una strada a scorrimento veloce.
E se poi il bus delle diciassette e diciassette dovesse passare, perdiamo anche quello?
Panico.
Torniamo nella foresta e chiediamo a qualche dipendente del Visitor Center, ti va?
Per fortuna ne vediamo uscire uno dal vialetto d’ingresso, lo agganciamo e gli rivoltiamo addosso tutta la nostra ansia.
Ma lui attacca con un flemmatico well seguito da un pippone completamente incomprensibile argomentato fra una spalluccia e un cenno di no col capo.
Com’è strana la mente umana. Mentre il panico cresceva, la mia mente si abbandonava al “pensiero stupendo” di un salvataggio da film ad opera di Robin Hood.
L’ho visto con gli occhi della fantasia spuntare dalla foresta e portarmi via sul suo superbo destriero.
Non ridete! Credetemi, dopo aver conosciuto e intervistato il Robin Hood ufficiale di Nottingham anche voi avreste partorito fantasie simili.
Lo ricordate? Ditemi, non sono forse adorabili la sua barba da ragazzaccio e la sua chioma fluente da outlaw?
E mentre il monologo di quel tizio era ormai diventata una discussione di laurea, ricordo di aver guardato per un attimo i capelli di Orso. Perfetti, ordinati e pettinati con il teorema di Pitagora. È stato in quel preciso istante che ho deciso di sabotare il regolabarba di Panasonic che gli avevo regalato per Natale.
Ma torniamo a quel dannato pomeriggio nella campagna inglese.
Spostiamoci all’esterno a bordo strada, magari vediamo arrivare il bus!
No, non mi piace l’idea, almeno qui c’è la possibilità di incontrare qualcuno.
Macché, niente e nessuno. Il guaio è che ho avuto la brillante idea di visitare la Foresta di Sherwood troppo a ridosso dell’orario di chiusura.
Nel frattempo fa veramente buio e occorre prendere una decisione.
Naturalmente scoppia un litigio, naturalmente è colpa mia e naturalmente vengono citate ripetutamente màmmata e sòrata.
Così, un po’ a culo e un po’ inconsapevolmente, ci incamminiamo nella direzione in cui da lontano intravediamo un englishman con cappello, giacca in tweed e cane a passeggio sotto la pioggia.
Lo blocchiamo immediatamente, questa volta senza fattore ansiogeno e gli chiediamo aiuto.
Con un gesto molto signorile il gentleman afferra un piccolo notes dal taschino, lo sfoglia garbatamente, e poi si allontana al telefono. Pare che stia parlando con una persona che lavori nei trasporti pubblici.
Purtroppo la conferma arriva: quello delle 16 era proprio l’ultimo bus per Nottigham!
Ma subito dopo la brutta, arriva la bella notizia di un bus in partenza a breve da una fermata diversa, seguita a sua volta dalla brutta notizia della fermata distante diversi km.
Tradotto dobbiamo correre e attraversare il parco sotto la pioggia. Ringraziamo di cuore quel vero gentleman inglese e cominciamo a correre incalzati dal ritmo sostenuto di sei sempre tu e màmmata e sòrata.
I minuti correvano insieme a noi e dovevamo affrettarci per raggiungere la fermata in tempo per prendere l’ultimo, ma proprio l’ultimo bus, che ci avrebbe ricondotti in città. Non ricordo in vita mia di aver provato mai tanta ansia!
Eppure l’epica corsa sotto la pioggia ha visto un traguardo decisamente inaspettato: alla fine del sentiero sbuchiamo sulla strada e chi troviamo? Il gentleman di prima nella sua auto con gli sportelli aperti che ci attendeva.
Ma come ha fatto, da dove è sbucato? L’avevamo lasciato che andava nella direzione opposta!
Giuro di non aver avuto esitazione alcuna. Avete presente quando a pelle ti fidi senza nemmeno riflettere?
Nella mia mente nessuna traccia del film sul serial killer e sui nostri corpi chiusi in un sacco nero, buon segno.
Ci fiondiamo in macchina a suon di ringraziamenti misti in uno slang anglo/italico e partiamo a velocità sostenuta alla volta della fermata giusta.
L’ultimo ricordo lucido che ho di quella serata è del gentleman inglese che saluta col clacson e scompare nel traffico insieme al suo cagnolino e insieme alla sua immensa gentilezza. Appena in tempo, eccolo l’ultimo The Sherwood Arrow diretto a Nottingham.
Cosa vedere a Nottingham la Foresta di Sherwood
È vero, la Foresta di Sherwood è soltanto una foresta, ma ragazzi se è bella. Meriterebbe una visita soltanto per il mito che rimanda a scontri, ruberie, schiocchi di frecce e calzamaglie verdi!
C’è talmente tanta varietà di alberi da perdere tempo a fotografarne uno per uno i centenari tronchi contorti.
E poi c’è LEI la star della Foresta di Sherwood la Major Oak, la leggendaria quercia/covo di Robin Hood.
Questa vecchia signora è talmente preziosa e delicata da necessitare di molte impalcature per sorreggerne i poderosi rami.
La Foresta di Sherwood rivive ogni stagione grazie a festival tematici che animano ogni angolo della riserva, inoltre il Visitor Center ha un carinissimo ristorante in cui pranzare o rilassarsi con un te.
Oggi la Foresta di Sherwood ha un Visitor Center nuovo di zecca, ma quando l’ho visitata io c’era un piccolo museo – a dire il vero un po’ datato – con vecchi cartonati polverosi ad illustrare la leggenda di RH (una roba volutamente per bambini).
Delizioso invece lo shop con delle cosine sfiziose una più bella dell’altra.
È in questi momenti che rimpiango di viaggiare con uno striminzito bagaglio a mano.
Nel parco inoltre sono molte le attività da praticare: dal tiro con l’arco (manco a dirlo) alle passeggiate a cavallo, dai tour guidati fino alla possibilità di celebrare i matrimoni in costume, che figata!
E nel cuore più fitto della foresta ci sono degli adorabili cottage per passare una notte come dei veri Robin e Marian.
Ecco, magari se avessi riflettuto, invece di perdere 10 anni di vita a causa dell’ansia, la soluzione al bus perso sarebbe stata un bel pernottamento nella foresta.
E comunque ci tengo a sottolineare che l’errore non è stato mio.
Al mio ritorno in Italia ho consultato attentamente gli orari che avevo segnato prima di partire.
E ancora oggi mentre scrivo, l’ultimo bus che preleva i visitatori dal Visitor Center della Foresta di Sherwood passa alle diciassette e diciassette!
Piccolo suggerimento: a parte informarvi prima sugli orari delle linee extraurbane, se vi trovate dalle parti della Foresta di Sherwood non mancate di visitare Edwinstowe, il vicino villaggio in cui la leggenda vuole che Robin e Marian si siano uniti in matrimonio in questa romantica chiesetta!
Io e il prigioniero non siamo sposati e diciamo sempre che se ci dovessimo sposare vorremmo fare un matrimonio a tema GOT (essenzialmente per “vendicarci” di tutti gli amici che si sono sposati ad agosto facendoci patire le pene dell’inferno). Ma il matrimonio a tema Robin Hood è ancora meglio! C’è tutto: la foresta, il piccolo villaggio, quel gran figo di RH di Nottingham e i cottage immersi nel verde
Comunque una vera e propria disavventura di viaggio la vostra! Poveri orsi ma soprattutto povera te che hai dovuto subire l’ira funesta di orso! Per fortuna esistono ancora i gentlemen inglesi disposti ad aiutare!
Buona serata ❤️
Grandiosa l’idea del matrimonio GOT! Però aspetta un attimo…non intenderai mica qualcosa tipo “Le Nozze Rosse”? Non avrai mica intenzione di far fare ai tuoi parenti la fine di Rob e Catelyn Stark? No perché nel caso fallo soltanto DOPO la consegna di buste e regali 😛
Hahahah scherzo, non mi parlare dei matrimoni ad agosto che piango veramente come le piogge di Castamere! 😀
Comunque questo angolo di contea di Nottingham è davvero fantastico, si vedono ancora quei vecchi centri che sembrano usciti da un romanzo dell’800 *__*
Con Orso poi mi sono fatta perdonare 😉
Ti ringrazio di cuore Silvia, ti abbraccio! ❤
W i gentlemen inglesi!
Che meraviglia
Devi sapere che io amo boschi e foreste più di qualsiasi altra cosa al mondo. Io nei boschi ritrovo me stessa! Non per niente per 2 anni sono stata anche iscritta a Scienze Forestali! Il mio sogno è una casetta nel bel mezzo di un bosco…
Anyway
Ma allora i gentleman inglesi non sono una leggenda!
Davvero? Simona allora ti piacerebbe un sacco sia Sherwood che tutta la campagna inglese! *__* Poi il modo in cui gli inglesi curano il verde…che ne parliamo a fare 😉
Esistono esistono, io sono la prova! E mi sono fidata all’istante!
Grazie mille per essere passata dal MO! 😉
Scusa cara Dani, premettendo che Ade non lo si può dimenticare con quel suo fascino alla Aragorn de “Il signore degli anelli”, ma una cosa non mi è chiara… Se tu fossi stata tratta in salvo (a caso) da lui sul suo cavallo lanciato al galoppo, esattamente Orso come sarebbe uscito dalla Foresta di Sherwood?
Perché l’alternativa era mollarlo in balia del regolabarba impazzito (odio chi è troppo perfettino, avvia un sabotaggio appena puoi) di mammàta e soràta! Ah già, magari l’avrebbe tratto in salvo il gentile Lord inglese. Si, mi sembra un giusto compromesso.
Che avventura Dani! Questa è una delle cose che più temo quando viaggio, insieme alla fobia per soldi e documenti: restare senza mezzi di trasporto a disposizione. In mezzo al nulla! Anche se quel nulla è affascinante come la mitica Foresta di Sherwood. Un incanto, penso davvero che di un luogo simile non ci si possa permettere di dire: sono solo alberi. No, quello è un simbolo, un racconto a cielo aperto di avventure, leggende e vite…
Un abbraccio Dani e, come sempre, God Save the Queen!
Claudia B.
Non ci si dimentica di Ade vero? 😉 Dunque dicevamo, foresta-cavallo-salvataggio-Orso chi? 😛 hahahahah giusto c’era sempre quel Lord gentilissimo che Dio salvi la Regina e pure lui! 😉
Guarda da allora ho imparato la lezione, quando arrivo in un posto con i mezzi pubblici neanche scendo dal mezzo senza chiedere allo stesso autista la conferma per il ritorno.
No infatti non sono solo alberi! E che alberi poi! Sono maestosi e tutti contorti ma in un modo fiabesco, non “horror” 😀
Grazie per essere passata Claudia! 😉
PS: ma sai che RH sarebbe stato perfetto nel ruolo di Aragorn al posto di Viggo Mortensen? 😉
Altro che una semplice foresta… Sherwood è un mito! Posso solo immaginare l’atmosfera e i profumi di funghi ed erba bagnata là dentro! Mi piacerebbe farmi un giro da quelle parti, tra cottage pittoreschi e villaggi tranquilli…ma quanto è fascinosa la campagna inglese?!
Ciao Orsa,ti abbraccio!
Esattamente quei profumi Alessia, anche perché pioveva e si è sprigionato quel bell’odore di terra con la T maiuscola. Il tutto accentuato dalla consapevolezza di calpestare la stessa terra cantata in quelle antiche ballate medioevali *__* E’ solo una foresta ma è un mito come dici tu! 😉
Buona serata e grazie ancora! <3
Il gentiluomo vale da solo il post. Nel senso che da solo il racconto dell’ultimo bus andato, del litigio e dell’angelo custode che arriva quando non speravi più, è fantastico.
Ma sai che quello dell’ultimo bus è un incubo ricorrente? Penso che lo sia per tutti. E il bello è che invece di trovare soluzioni, perdiamo tempo e forze a litigare.
Ah, poi sempre colpa nostra eh! Ma i maschi che cacchio fanno a parte uscire, di norma, la moneta?
😉
Hahahah tutto vero Tiziana, se potessi rintracciare quell’uomo lo ringrazierei da qui all’anno prossimo per l’immensa gentilezza. E veri erano anche i mammata&sorata riecheggianti nella foresta di Sherwood hahahaha! Come vero è il litigio appena si presenta una difficoltà…sempre colpa nostra come dici tu 😛 Come dobbiamo fare co sti uomini?
Sul discorso bus mi è sempre andata bene, questa è stata l’unica volta in vita mia in cui è capitata una cosa del genere, ma solo perché alla fine è stato un errore proprio del vettore! Sul sito è ancora segnalato quell’orario!
Ti ringrazio infinitamente Tizzi! 😉
Che posto stupendo!
Ho una curiosità, posti nei dintorni per accamparsi nel caso non aveste incontrato il gentleman? Così, giusto per sapere 🙂
Ciao Simona benvenuta! Si ci sono i cottage di legno nella foresta e comunque nel villaggio adiacente ci sono sistemazioni, locande, ristoranti ecc. Il problema sarebbe stato se fossero state tutte piene e prenotate! 😛 E poi io dovevo tornare assolutamente a Nottingham perchè l’indomani avevo l’aereo! 😉
Grazie per essere passata! 🙂
Cottage di legno nella foresta??? Uuuuh come mi attira questa idea!!
A chi lo dici! 😉
Mamma mia mi hai fatto salire un’ansia micidiale a prima mattina. @_@
Meno male che avete incontrato il signore col cane, ma una pensioncina nella foresta non c’era? Magari potevate dormire a casa di Little John.
hahahaha perdonami! 😛 Pensa la mia di ansia al pensiero di passare la notte nella Foresta! Oddio non temevo quello, piuttosto temevo il fatto di non arrivare in tempo in aeroporto l’indomani per il volo di rientro in Italia 😉
Buon fine settimana Lilly! :*
La foresta sarà sicuramente bellissima e affascinante ma vuoi mettere la scena màmmata e sòrata! Avrei pagato per assistere in prima persona. Che tragedia, che poesia ❤️
hahahah scene di vita vera…CasaVianello nella Foresta di Sherwood 😛 Che dire…màmmata e sòrata è sempre un grande classico che non tramonta mai! 😉
Buon inizio settimana e grazie!❤
Apro l’articolo e comincia a risuonarmi in testa un motivetto…”Robin Hood e Little Jon van per la foresta…”…che però prosegue in maniera diversa da come ricordavo…”Well…listen to me…” ahahahaha mi sono rotolato per terra nell’immaginare la superpezza (trad.: pippone) che vi ha attaccato il dipendente del Visitor Center!!!
Che poi lo aveva fatto solo per farvi perdere tempo eh!? E farvi rimanere nel parco a dormire, all’interno di quei bellissimi cottage perfetti per una fuga romantica!
Che bella Major Oak…la voglio troppo vedere dal vivo! Un abbraccio, ciao Orsa! 😉
haahahah “superpezza” me lo segno e lo immagazzino nel mio database personale 😉
Vero, il motivetto Disney non ti molla più e vero anche l’aspetto super romantico della fuga nei cottage di legno nella foresta! *__* Però con un tranquillo booknow fatto da casa e non magari all’ultimo minuto 😛
Bella la Major Oak, belle tutte le altre querce e bella tutta la Nottinghamshire!
Grazie mille, abbraccio anche da parte mia 🙂
Dio salvi chi aiuta il prossimo! E dopo questo esordio alla fate bene fratelli, passiamo alle cose serie! Ho appena deciso, il mio terzo marito lo sposerò a sherwood! Con Marito 1 ci sposeremo a Las Vegas mentre a Marito 2 toccherà San Galgano, quindi basta solo trovare questi 2 soggetti e possiamo organizzarci per prendere in sposo il Robin de noaltri. A parte gli scherzi, quella foresta dev’essere una botta di vita incredibile, da togliere il fiato e farti riconnettere con un mondo che fondamentalmente non conosciamo più.
Quando hai iniziato a parlare del bus perso e del buio che incombeva, la mia mente ha subito immaginato il film con Kevin Kostner, la scena in cui loro sono nella foresta e bisbocciano davanti al falò e gli svelano tutti i marchingegni che hanno costruito per poter vivere sugli alberi.
hahahahahah ommadonna Marghe te lo dico da SIS stai alla larga dal matrimonio ti prego! 😉
E però scusa se proprio devi, mo che ci penso perchè non inserire anche un Marito4 da sposare in Costiera perdonami eh! Nel caso voglio farti da testimone, prometto che sto buona e non ti faccio ridere sull’altare! 😉
Davvero affascinante La Foresta di Sherwood, alla fine è una foresta ma non so dirti perchè eserciti un fascino così magnetico! Ahhhh Kevin Kostner! Quando penso ai film su RH per me è il suo è l’unico film a rimanere nei ricordi di tutti!
Grazie per essere passata! 😉
Boschi? Foreste? Pub con fiumi di birra? La possibilità di perdere un bus e acchiappare un passaggio al volo? Parto subito!!! *_* Mi piace tantissimo, vado a leggermia nche qualcosa su Nottingham così magari organizzo qualcosina ^_^
Ciao Ilaria!!! 😀 Nottingham l’ho trovata deliziosa, d’estate poi è piena di festival e iniziative tutte in tema birra e Robin Hood! 😉
Sono imperdonabile, sai che non ho ancora scritto nulla su cosa vedere in città? Il reparto bozze del blog sta scoppiando hahahahah!
Ciao e grazie per essere passata! :*
Che avventura!! Posso immaginare l’ansia che avrei provato pure io! Per fortuna si è conclusa bene 🙂 mi piacerebbe tantissimo visitare la foresta di Sherwood! Dev’essere un posto molto suggestivo!
hahahahah hai ragione ansia a manetta proprio! Anche io credo che ti piacerebbe, alla fine è vero che è una semplice foresta ma quel “qualcosa” c’è, io l’ho avvertito chiaramente!
Benvenuta Nicole e grazie per essere passata sul mio blog! 😉
La mia mente si è bloccata al “possibile dormire in un cottage nella foresta”. OMMIODDIO.
Sarà che il film che in assoluto ho visto di più è Robin Hood (credo a causa della piiiiiccola ossessione che mia mamma aveva con Kevin Costner) e che da piccola sognavo di perdermi nella foresta e venire salvata da lui. Mi hai aperto un mondo Orsa <3
(e comunque la colpa non è MAI nostra. Ci sbattiamo ad organizzare nei minimi dettagli, sti uomini dovrebbero baciare comunque la terra che calpestiamo, tzè)
L’ultima frase che hai detto dovremmo stampargliela sulla federa del cuscino, sulle asciugamani e scriverla anche nel cappuccino con i riccioli alla panna! I cottage sono carinissimi Celeste! Purtroppo li ho visti solo al mio ritorno altrimenti un pensierino l’avrei fatto seriamente! Guarda per me quello è l’unico Robin Hood cinematografico decente che io abbia visto per il resto non c’è storia. E ho saputo che prossimamente c’è l’ennesimo remake in arrivo 😛 Grazie per essere passata!
Un racconto a dir poco fantastico…l’ho letto tutto d’un fiato e da solo valeva tutto il post!
Certo, certo, anche le informazioni pratiche sono utilissime, ma io sono ancora sotto la pioggia ad aspettare l’autobus…
Una sola domanda: ma mammeta e soreta hanno apprezzato???
Un bacione!
hahahahahah ovviamente si capisce che màmmata e sòrata non sono le mie (tra l’altro non ho sorelle) hahahah! Non credo che apprezzerebbero…sai bloggo in incognito proprio per togliermi un sacco di sfizi 😛
Ti abbraccio forte e ti bacio anch’io, grazie per essere passata da queste parti! 😉
:****
Ho avuto l’ansia fino all’ultimo sperando nel lieto fine che fortunatamente è arrivato! 😀
Certo, non deve essere stata una bella esperienza, ma poi è bello quando si incontra qualcuno che ancora ti dà una mano e ti aiuta a superare una difficioltà. Perché siamo diventati tutti così diffidenti?
Non sapevo si potesse visitare la foresta, molto bella!
hahaha scusa per l’ansia! Immagina la mia con il temporale, il buio in arrivo e Nottingham lontanissima! Si la Foresta è visitabile ed è un incanto, tra l’altro proprio in questi giorni si è tenuto il Robin Hood Festival: la foresta si anima con figuranti, attività per famiglie e tanto folklore. Mi sarebbe piaciuto esserci!
Grande veramente quel signore, come avremmo fatto non lo so anzi lo posso immaginare: almeno 100 sterline di taxi! 😛
Grazie Fabio! 😉
Daniela che Avventura! Io sarei morta di paura, purtroppo in queste occasioni il panico mi assale e per i primi 5 minuti vado completamente nel pallone. Fortunatamente poi riesco a recuperare la lucidità e a uscirne integra. Meno male che voi avete trovato il lord inglese che vi ha riportati sulla giusta strada. Così come ogni favola che si rispetti, vissero tutti felici e contenti! 😉
Beh senza vergogna ammetto che anche io mi sono lasciata andare al panico…ma più che altro al panico di sborsare un centinaio di sterline per il taxi…ehm sai…è che sono di braccino corto 😛
Ma infatti la favola di Robin Hood ci ha messo lo zampino, nessun cattivo e nessun Sceriffo di Nottingham. Secondo me quel buon uomo era Re Riccardo in abiti moderni 😉
Ti ringrazio Simona, buon fine settimana! :**
Se volte passare una bella vacanza con i vostri bambini vi consigliamo il Centers Parcs nella foresta di Sherwood, il villaggio turistico è organizzato per loro ma è molto bello e rilassante adatto anche per gli adulti, ci siamo stati con i nostri nipotini e ci torneremo il prossimo anno.
https://mirandalovestravelling.com/it/il-villaggio-turistico-nella-foresta-di-sherwood/
Ciao Miranda grazie per il tuo consiglio!
Non ho figli ma se dovessi ritornare a Sherwood farei sicuramente una visita al Center Parcs anche per vedere se fra le attività ci sono le passeggiate a cavallo nella foresta! 😉
Grazie ancora per aver lasciato un tuo pensiero sul mio blog!
Un caro saluto dall’Italia
Daniela