Cosa vedere a Kiev la sorprendente Capitale dell’Ucraina

Cosa vede

Una tregua dalle tipiche città orientate al turismo: questa è stata Kiev per me.
Una sana tregua dal “cosa fare a Kiev” e “cosa vedere a Kiev” a tutti i costi.
Centrato l’obiettivo primario del mio viaggio in Ucraina – sto parlando della Zona di Esclusione di Chernobyl – tutto il resto è stato un piacevole vagabondaggio in una città che a tratti mi ha fatto completamente dimenticare di essere in piena ex Unione Sovietica.

Infatti senza nulla togliere alle capitali dell’Europa dell’Est viste finora, Kiev è a mio parere quella più bella. Ma proprio bella!
Quindi più che parlarvi di cosa vedere a Kiev, vi parlerò di cosa ho visto e cosa ho fatto io.

Cosa vedere a Kiev

A Kiev ho gironzolato senza meta assaporando ambienti hipster celati in cortili nascosti, ho ammirato la sfacciata ricchezza degli edifici del centro, mi sono lasciata abbagliare dai malinconici riflessi dorati delle chiese ortodosse, e sono tornata indietro nel secolo scorso fotografando le anticaglie russe sulle bancarelle.

Kiev è una città che si è fatta ormai travolgere dal capitalismo occidentale, ma non lo dico nell’accezione negativa. Il contrasto tra il retaggio lasciato dalla cultura sovietica e il presente progressista, non l’ho trovato poi così netto ed evidente… o almeno non è fastidioso agli occhi di un turista “nostalgico” come me.
Passato e presente (e futuro) a Kiev sono messi esattamente dove devono essere.

Con l’estromissione di un governo in cui la corruzione è stata tragicamente soffocante e pervasiva (grazie alla Rivoluzione del 2014), l’Ucraina è praticamente uscita da un passato sgangherato per affacciarsi in un futuro che respira di occidentalismo (occidentalismo che ironia della sorte, nacque proprio in Russia agli inizi del 1800).

Parlando da viaggiatrice e non da chi ne capisce di geopolitica, ho visto a Kiev le promesse e le premesse per un futuro da affascinante ritrovo del turismo europeo, l’ho potuto scorgere dal fiorire di attività creative in deliziosi cortili nascosti, dalla street art, e dagli occhi dei passanti che qui ho visto finalmente liberi da quella plica di tristezza tipica delle genti dell’Est.

Cosa vedere a Kiev: Piazza Indipendenza o Maidan (semplicemente la Piazza)

È in questa piazza che si concretizzano i pensieri e le impressioni che ho appena esposto su Kiev.

I rigorosi e squadrati palazzi stalinisti, in uno dei quali ho soggiornato io, hanno fatto da sfondo nel 2014 alla terribile rivoluzione che ha avuto come risultato la cacciata dell’allora Presidente filorusso Viktor Janukovyč.

Gli scontri di quei giorni hanno fatto versare in questa piazza e in tutte strade di Kiev, parecchio ma parecchio sangue! Ricordo ancora le dirette dei Tg e la paura che una reazione di Putin causasse pericolosi squilibri in tutto l’Occidente. Ma oggi Maidan è il cuore pulsante di Kiev, piena di gente di tutte le età e a tutte le ore del giorno e della notte.

Se devo dire che sia fotogenica beh no, non è bella architettonicamente, ma è la sua accoglienza ad esserlo.

Quello che svetta sullo sfondo è un monumento che inneggia all’Indipendenza dalla Russia ottenuta nel 1991, ed è affiancato da un più piccolo e affascinante monumento ai Fondatori di Kiev, mentre dall’altro lato un dorato Arcangelo Michele, protegge la città.

La piazza è davvero frequentatissima, sopra e sotto. C’è infatti un enorme centro commerciale sotterraneo a più piani, The Globus, dove ho peccato di gola scoprendo Cinnabon, un irresistibile e rarissimo (in Europa) franchising che spaccia dolci alla cannella. Ma questa è un’altra storia.

 

Il Parco Khreshchaty

Cosa vedere a Kiev

Ho avuto la fortuna di passeggiarlo fra i colori stupendi di un mite autunno ucraino. Khreshchaty Park è un bel parco cittadino situato proprio a pochi passi da Piazza dell’Indipendenza, su un colle che degrada dolcemente sulla riva sinistra del fiume Dnepr.

La vista è fantastica. Il parco ospita numerosi edifici di interesse culturale come la Filarmonica Nazionale, la Biblioteca Nazionale e il museo dell’acqua oltre ad offrire scorci incantevoli intervallati da sculture come quella tenerissima di Luigi e Mokryna (la cui storia ho raccontato in un post su Instagram) o l’Arco dell’Amicizia.

Cosa vedere a Kiev

L’Arco dell’Amicizia è un enorme e imponente arco realizzato in titanio che incornicia due operai, uno russo e uno ucraino, nell’atteggiamento di sorreggere l’Ordine dell’Amicizia Dei Popoli.

Durante l’Eurovision Song Contest che si è tenuto a Kiev nel 2017, l’Arco fu dipinto con i colori dell’arcobaleno e ribattezzato Arch of Diversity.

Bellissima anche la panoramica passeggiata sul Glass Bridge, un incredibile ponte ciclo-pedonale sospeso che unisce due colline e due grandi parchi urbani di Kiev. 

 

Cosa fare a Kiev: la Statua della Madre Patria

Cosa vedere a Kiev

Non l’ho mai nascosto: le locuzioni “Europa dell’Est”, “Guerra mondiale” e “architetture staliniste” mi hanno sempre mandata in brodo di giuggiole. Pensate cosa ho provato quando ho potuto metterle nella stessa frase.

Non ho stilato una lista di cosa vedere a Kiev, ma se l’avessi fatto, questa sarebbe stata in cima per diritto divino.

Ecco 102 metri di puro, imponente e maestoso socialismo che domina Kiev da una collina di 10 ettari.

10 ettari che sono un autentico museo a cielo aperto interamente votato a celebrare la valorosa lotta dei partigiani ucraini durante la Seconda guerra mondiale. Sono esposti bellissimi pezzi storici come aerei, carri armati, cannoni e sculture in pieno stile URSS.

Ma LEI la Grande Madre Patria l’ho fotografata in ogni angolazione, dentro, attorno sopra, sotto e di più. La forma più bella e più alta di patriottismo che io abbia mai visto.

Questa Signora di titanio è alta 102 metri, svetta al di sopra di un basamento sotto il quale c’è un bellissimo museo sulla guerra ed è visitabile internamente.

A dirla tutta è “scalabile” nel senso che si può arrivare in cima superando un ascensore inclinato e diversi gradini, gli ultimi dei quali si trovano proprio nel braccio della scultura. Il tutto ovviamente con imbracatura di sicurezza e guida autorizzata.

Vedere Kiev dalla cima della Motherland protetti dal suo uno enorme scudo con falce e martello, è una di quelle esperienze veramente top! Le visite sono limitate e programmate a fasce orarie, consiglio di recarsi in biglietteria nei primissimi minuti di apertura per prenotare la prima visita utile.

Una curiosità: la punta della spada fu tagliata per evitare che il monumento superasse in altezza il vicino complesso monastico ortodosso di Pečerska Lavra (che non è quello di questa foto).

 

La street art di Kiev

Cosa vedere a Kiev

Per chi in viaggio ama immergersi nella street art di una città, i murales di Kiev meritano di essere inseriti in un itinerario dedicato.

Sorprendenti, belli e d’impatto sia nelle dimensioni, nell’esecuzione sia nel messaggio che ognuno di loro vuole lanciare.
Non avendo programmato una scaletta precisa, ho potuto vederne pochi durante il mio vagabondaggio, ma vi segnalo questo sito che raccoglie tutti i murales su un’utilissima mappa interattiva.

Senza dubbio è il più iconico e rappresentativo. Lei è Revival, la nuova Ucraina, rappresentata in una bionda ragazza che protegge la nuova Kiev e le sue nuove generazioni. Questo murales si trova nel cuore di Andrew’s Descent ed è apparso immediatamente dopo la rivoluzione del 2014.

Occhio che questo murales con i corvi non si trova facilmente, neanche con il GPS! Scoprirlo è arduo perché il cortile che ospita l’opera è molto ben nascosto!

Il motivo è più che giustificabile, forse si vuole preservare un angolo segreto di Kiev, che oltre a celare una tranquilla caffetteria, è anche la casa di una coppia di maestosi corvi imperiali che la leggenda vuole immortali.

Gli abitanti del quartiere infatti sostengono che i corvi siano lì da quando loro ne abbiano memoria. Io ovviamente non mi sono sottratta al dovere morale di stalkerarli a suon di pucci pucci ma quanto siete belli

Cosa vedere a Kiev: le Chiese Ortodosse

Misticismo, bellezza, profumo d’incenso ed echi di una cultura lontana: le chiese ortodosse di Kiev meriterebbero un capitolo ed un album fotografico a parte.
Non ho potuto vederle tutte, ma il bagliore dorato di quelle poche che ho visto, mi rimarrà riflesso negli occhi per tantissimo tempo.

Belle fuori e uno spettacolo dentro! Oro, iconografia classica e rispettoso silenzio. In una di queste chiese ho avuto la fortuna di assistere ad una messa ortodossa, esperienza per me – da non credente – davvero insolita e interessante.

Guardate ad esempio che bella la piccola chiesa di San Nicola posizionata sull’acqua a pochi metri dalla riva del Dnepr!

La Discesa di Sant’Andrea e il quartiere fantasma degli oligarchi

Uno degli angoli più turistici, qualcuno l’ha definita la Montmartre di Kiev, ma io in tutta onestà l’ho trovata niente di più che una semplice e piacevole passeggiata fra bancarellari (anche se non amo il genere).

Andriivs’kyi Descent è, a giudicare dalla folla (non di turisti, ma di local), una delle strade più amate della capitale ucraina.
Questa strada pedonale lastricata prende il nome dalla collina Andriyivskyy e dalla omonima Cattedrale di Sant’Andrea. Oltre a proporre una vivace carrellata di souvenir artistici dal gusto retrò-kitsch, offre una bella panoramica sul sottostante quartiere di Podil.

Da una traversa laterale della Discesa di Sant’Andrea ho raggiunto un insolito quartiere colorato, pieno di localini e di fotomodelle in action, ma di fatto disabitato: è una ghost town in piena regola!

La chiamano la città fantasma dei milionari: si tratta di un intero quartiere residenziale con elegantissime case stile finto-vittoriano dai colori vivaci.
Un quartiere che però di notte si svuota!

La crisi economica del 2008 che ha demolito il mercato immobiliare di Kiev, unita a difetti costruttivi causati dall’utilizzo di materiali scadenti, hanno reso questo quartiere un bello ma effimero set cinematografico diurno.

Ma farci una passeggiata vale comunque la pena.

One Street Museum e il Quartiere Podil

Kiev one street Museum

Piccolissimo, intimo e dalla nostalgica allure di epoche andate. Ho trovato l’One Street Museum una genialata pazzesca!

In pochi metri quadri si trova una meravigliosa raccolta di oggetti appartenuti a persone (alcune delle quali famose) che abitavano questa strada di Kiev fra il 1800 e il 1900.

Al costo di 2 euro ho annusato la magia dell’Ottocento e del Novecento con nelle orecchie un nostalgico accompagnamento musicale d’epoca.

Kiev one street Museum

Questa è una quaterna secca, giocatela al Lotto!

Documenti, abiti, cartoline, fotografie, libriautofoglidigiornale e oggetti che – ne sono sicura – avrebbero il potere di trasportare indietro nel tempo, se solo potessero essere toccati!

Kiev Podil

One Street Museum si trova alla fine della Discesa di Sant’Andrea e all’inizio del distretto di Podil, un quartiere giovane pieno di locali, bistrot, gallerie d’arte e edifici con funzione di aggregazione culturale.

La stazione metro e la Porta d’Oro

Kiev Zoloti Vorota Metro Station

Una delle più belle stazioni metro che io abbia visto.
Essendomi spostata a Kiev a piedi e con Uber, non ho di fatto avuto bisogno di effettuare corse in metrom ma ho ugualmente acquistato un biglietto (qui si usano i gettoni) apposta per sprofondare diversi metri sotto la superficie della città per vedere questa stazione.

Davvero impressionante l’atmosfera sotterranea fra magnifici lampadari e soffitti decorati con splendidi mosaici.

Golden Gate Kiev

La stazione metro Zoloti Vorota prende il nome dalla Porta d’Oro l’antico ingresso difensivo (in realtà una ricostruzione) della Kiev medioevale. Questa Golden Gate si trova proprio di fronte l’uscita della metro ed è da vedere per l’architettura particolarem ma anche per esplorare gli interessantissimi dintorni.

Bonus per cosa vedere a Kiev in poco tempo: l’Oleg State Aviation Museum

Kiev Oleg Antonov Aviation Museum

Ahhhh la storia dell’aviazione sovietica! Vecchie glorie russe (alcune delle quali dalle dimensioni colossali) che hanno sfrecciato nei cieli del secolo scorso.

MiG, Antonov, Tupolev, aerei di linea e mezzi militari direttamente a bordo pista dell’aeroporto low-cost Kiev-Žuljany a soli 8 Km dalla città.
E infatti la visita all’Oleg Antonov Aviation Museum è stata la prima cosa che ho voluto fare a Kiev appena uscita dal terminal. Ne ho parlato più approfonditamente in un post dedicato.

Il museo è praticamente confinante con l’aeroporto ed accoglie una collezione di pezzi capace di non lasciare indifferenti nemmeno i più disinteressati al tema Military Tourism.
Le cabine di alcuni aerei sono visitabili, c’è anche un hangar con simulatori, motori e pezzi davvero unici. Anche questa è una location super gettonata per set e servizi fotografici.

Ovviamente non è tutto, Kiev ha una miriade di interessantissimi musei che purtroppo non ho avuto il tempo di visitare.
Nel prossimo articolo qualche informazione utile su dove mangiare e come organizzare in viaggio in Ucraina.
E naturalmente un capitolo a parte merita l’incredibile visita a Chernobyl.

orsanelcarro

Daniela, per gli amici Orsa. Per i nemici destrOrsa. Amo esplorare edifici abbandonati e omaggiare monumenti e memoriali di guerra.

Questo articolo ha 26 commenti

  1. Sei riuscita a incuriosirmi! Non avevo mai considerato Kiev tra le mie mete di viaggio, ma devo dire che dalle tue foto mi sembra molto più graziosa e meno “sovietica” di come me l’aspettavo! La statua della Madre Patria, la chiesetta sull’acqua e quel piccolo museo che hai visitato mi hanno colpita in particolar modo!

    1. orsanelcarro

      Si Serena, assolutamente poco Soviet! Nemmeno nelle periferie che ho visitato ho trovato tracce evidenti del passato URSS…e devo dire che un po mi ha sorpreso, ma in fondo Kiev mi è piaciuta anche per questo! 😉 L’One Street Museum è una vera perla! Buone Festività Serena! 🙂

  2. Simona Pasquino

    Cara Daniela, ecco il tuo attesissimo articolo su Kiev. Che dire, non esageravi quando la dipingevi come una delle più belle città europee. Mi hai portato alla mente diversi ricordi. Ho vissuto a Berlino a soli 3 anni dalla caduta del muro con una Berlino Est che portava ancora i segni del socialismo tanto nell’architettura che nei vari memorabilia. Sono rimasta incantata davanti alla chiese ortodosse, non paiono anche te le più belle? Quella di San Nicola poggiata così sull’acqua, ahhhh (sospiro) ma che meraviglia è?
    Solo tu potevi scovare l’One Street Museum! Chissà perché sono sicura che presto ci delizierai con una storia un po’ scary sui misteriosi corvi imperiali. Da togliere il fiato la stazione della metro: elegante e sontuosa. Gli Antonov..non sono un’esperta del mondo militare come sei tu, ma quegli aerei giganti hanno sempre esercitato un grande fascino.
    Che viaggio unico Daniela, mai destinazioni scontate. Te lo invidio, ma aspetto il tuo articolo sull’organizzazione per cominciare a pensarci

    1. orsanelcarro

      Mammamia a soli 3 anni la Cortina di Ferro era si può dire ancora “fresca” ma nell’aria c’era tutt’altro vero? Decisamente le più belle…forse forse anche più belle di quelle rinascimentali e barocche. Stesso discorso per le messe ma non apriamo questo capitolo 😉 E’ stato proprio in quella piccola chiesa sull’acqua che ho assistito ad una funzione religiosa e questo l’ha resa ancora più interessante come esperienza. Gli Antonov sono C O L O S S A L I, ma enormi! Mi sono sentita piccola piccola solo ad avvicinarmi ai carrelli con quelle ruote enormi O_O E L’One Street una vera chicca! Insomma Kiev mi è piaciuta tantissimo…ed è piaciuta anche al mio portafogli! Tipo che ceni con 6 Euro, gironzoli con Uber a 1,50 ed entri nei musei con centesimi! 😉 A presto allora e grazie! <3

  3. Celeste

    Orsa…. tu sai da quanto voglio andare a Kiev. Ho letto l’articolo di proposito con il mio personalissimo orso, perché sapevo che tra il tuo racconto e le tue foto si sarebbe un po’ ammorbidito… ci spero! Ora si che voglio andarciiiiiii!!! Ma dimmi, com’è andata con Ernest? Aspetto il resto, perchè anche Chernobyl mi interessa assai, e intanto grazie per avermi portato a Kiev almeno virtualmente <3

    1. orsanelcarro

      Ma grazie a te Celeste! Sono contenta di averti dato un’anticipazione per un prossimo viaggio in una terra davvero speciale! Sono sicura che riuscirai a convincere Pavel.
      Ernest, parliamone. Diciamo che dalle cose che ho letto sul web mi ero quasi autoconvinta che non sarei mai riuscita a partire perdendo tutti i soldi spesi in hotel, tour ecc. E non ti dico i mancamenti quando per tre volte mi hanno spostato giorni e orari dei voli (entrambi andata e ritorno)! Per fortuna è filato tutto liscio…diciamo che la maggior parte delle cose che scrivevano erano vecchie, quando la compagnia muoveva i primi passi “in aria”. Spero che le cose si siano messe a regime altrimenti devono solo chiudere! Buone festività! <3

  4. Manu

    Che bella Kiev, non avrei detto. Poi con tutti quegli aerei il marito è già super convinto, l’unico rischio è che voglia trasferirsi lì e non tornare a casa

    1. orsanelcarro

      Ciao Manu! Si è davvero bella, mi è piaciuta tantissimo (l’ho già detto che mi è piaciuta? 😛 )
      E allora cogli la palla al balzo…ecco forse magari non adesso ma da pensionati perché con il cambio favorevole la vita a Kiev è davvero easy! 😉
      Grazie! 🙂

  5. Che bello il monumento ai fondatori di Kiev: c’è anche l’arciere, il mio preferito! Altrettanto affascinanti sono le sculture di questa città, compresa la Madre Patria, davvero spettacolare!!
    E poi street art, chiese ortodosse che sembrano uscite da un libro di favole e l’atmosfera vivace di Podil: Orsa, ci hai convinto! Kiev, arriviamo!!

    1. orsanelcarro

      No Alessandro e allora avresti dovuto vedere l’altro monumento ai Fondatori che spettacolo! Avrei voluto vederlo anch’io ma a causa del mio pessimo inglese e quello ancora più disastrato dell’autista Uber, ho dato delle indicazioni sbagliate e mi sono ritrovata dal lato opposto della statua 🙁
      Ti lascio il link di una foto su Google guarda che bella!
      https://www.google.com/maps/place/Kyiv+Founders+Monument/@50.429097,30.5689117,3a,75y,90t/data=!3m8!1e2!3m6!1sAF1QipMU3mwR7i7ptTi4ICKILKI37l5hDsyvYD9KBDFT!2e10!3e12!6shttps:%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipMU3mwR7i7ptTi4ICKILKI37l5hDsyvYD9KBDFT%3Dw203-h152-k-no!7i4032!8i3024!4m13!1m7!3m6!1s0x40d4cf4ee15a4505:0x764931d2170146fe!2sKiev,+Ucraina,+02000!3b1!8m2!3d50.4501!4d30.5234!3m4!1s0x40d4cf9d63dafa7f:0xf335b3da8eabd1f0!8m2!3d50.4290976!4d30.5689108

      Non è per niente male come destinazione ragazzi, pensateci! 😉

  6. Come sai nemmeno io so resistere al fascino dell’Est, e da quando ho visto che Kiev ora è servita anche dalla santa protettrice di tutti i viaggiatori Baltic Air, la tentazione è molto forte. Anche perché mi pare che a differenza della Russia non serva il visto, vero?
    Il fascino di Kiev mi fa tornare in mente a tratti Sofia: vuoi per il passato più o meno simile, vuoi per le architetture molto simili. Le statue e i monumenti celebrativi invece mi hanno ricordato molto il Centro Espositivo Panrusso di Mosca. Ti ho già detto su Instagram la scalata sulla statua per cui qui ti faccio solo i complimenti per il coraggio – ma d’altro canto l’Orsa è un’esploratrice temeraria!
    Che strano il quartiere fantasma, un’altra delle stranezze sovietiche.
    Comunque mi piace molto l’aspetto non ancora turistico di questa città: trovo che siano particolarmente affascinanti queste città che per un motivo o per l’altro non sono ancora del tutto consapevoli della loro bellezza.
    Buona domenica

    1. orsanelcarro

      Dai Ryanair!? Che aspetti? Ti ricordi delle mie ansie se prenotare o no con la compagnia con cui ho volato? Per fortuna è andata bene ma con Baltic almeno dormiresti sonni tranquilli! Poi sono pochissime ore di volo, da Napoli circa due ore e trenta scarse.
      Pensa che la scalata è molto ambita, ci si deve prenotare appena apre la biglietteria per poche “corse” a disposizione in tutta la giornata…e vanno via subito 😉
      Esatto, turisti stranieri ne ho visti pochi, tutti ucraini e al massimo tedeschi o inglesi. No non serve il visto (l’anno eliminato qualche anno fa) ma il passaporto quello si. Gli ucraini di Kiev sono molto europeisti e secondo me consapevoli eccome dei loro tesori, siamo noi che li abbiamo visti ad avere il dovere morale di diffonderli e farli conoscere a tutti! 😉 E poi c’è l’aspetto lowcost che è sempre un ottimo movente 😛 Buona serata e buone festività anche a te Silvia!

    2. orsanelcarro

      Dai Ryanair!? Che aspetti? Ti ricordi delle mie ansie se prenotare o no con la compagnia con cui ho volato? Per fortuna è andata bene ma con Ryan almeno dormiresti sonni tranquilli! Poi sono pochissime ore di volo, da Napoli circa due ore e trenta scarse.
      Pensa che la scalata è molto ambita, ci si deve prenotare appena apre la biglietteria per poche “corse” a disposizione in tutta la giornata…e vanno via subito 😉
      Esatto, turisti stranieri ne ho visti pochi, tutti ucraini e al massimo tedeschi o inglesi. No non serve il visto (l’anno eliminato qualche anno fa) ma il passaporto quello si. Gli ucraini di Kiev sono molto europeisti e secondo me consapevoli eccome dei loro tesori, siamo noi che li abbiamo visti ad avere il dovere morale di diffonderli e farli conoscere a tutti! 😉 E poi c’è l’aspetto lowcost che è sempre un ottimo movente 😛 Buona serata e buone festività anche a te Silvia!

  7. Alessia Ricciardi

    Orsa, avevi ragione quando mi dicevi che Kiev potrebbe piacermi da matti! Ho gli occhi a cuore su quella stazione della metro e trovo bizzarro ma anche molto affascinante il quartiere fantasma. Davvero un interessantissimo reportage il tuo, complimenti ❤️

    1. orsanelcarro

      Sai che io e Orso ridevamo come matti mentre scendevamo nel cuore di Kiev per vedere quella stazione? Le scale mobili sono talmente lunghe e profonde che guardando i passanti che salivano (o al contrario scendevano) si aveva l’illusione ottica che i busti fossero piegati in maniera troppo comica e inverosimile! 😀
      Io sono andata in Ucraina per Chernobyl ma Kiev è piaciuta tantissimo ad entrambi, davvero una gran bella capitale piena di angoli ed esperienze così diverse in pochi km quadri di distanza. Ora mi piacerebbe vedere Odessa sul Mar Nero e anche Leopoli che dicono essere ancora più bella di Kiev!
      Grazie ancora!❤️

  8. Falupe

    L’arco dell’Amicizia al tramonto è splendido, ha un fascino che ne amplifica il significato. Durante una mia ipotetica visita di Kiev prenderò sicuramente d’assalto il parco-museo; osservare quei mezzi e pensarli coinvolti nei tragici eventi del passato. E poi la street art. Trovo queste opere semplicemente meravigliose; murales dalle grandi dimensioni e dalla straordinaria fattura. Insomma, hai descritto una città che non immaginavo; attraente, vitale, armoniosa. Tocca visitarla prima che se ne accorgano in molti. Brava Orsa!

    1. orsanelcarro

      E vedessi il museo sotto il basamento della Madre Patria! Non ho mai visto un museo sulla Grande Guerra fatto così bene, davvero splendido! Kiev merita una visita da parte di tutti prima o poi, ma ti sconsiglio eventualmente di andarci in moto…anche il traffico a Kiev è una cosa mai vista, straordinaria! Calcola che per percorrere gli scarsi 8 Km dall’aeroporto al centro, ci abbiamo messo la bellezza di 1 ora! O_O
      Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata!!! 🙂

  9. elena

    Grazie, Orsa, Grazie, GRAZIEEE! Giuro che, dopo il tuo articolo, Kiev sarà una delle prossime capitali che visiterò. Conosco un po’ la cultura del’Europa dell’est, e mi affascina molto. Le chiese ortodosse, tutto quell’oro, le sottili candeline gialle accese, le icone… Queste cose le conoscevo. Ma la street art? E il Glass Bridge? E il quartiere fantasma dei milionari? E la Statua della Madre Patria? Con quella mi hai stecchita. Più sovietico di così non si può.

    1. orsanelcarro

      Sono io a ringraziare te per aver letto Elena! Kiev mi ha davvero impressionata in positivo e praticamente non ho visto niente in confronto alla sua incredibile offerta turistico culturale! Nei prossimi giorni pubblicherò un articolo con alcune info utili a chi magari volesse raggiungere questo splendido Paese ancora fuori dai circuiti del turismo di massa! 😉
      Grazie ancora!

  10. Silvia

    Post davvero interessante!!
    Quanti giorni consigli di dedicare a Kiev?

    1. orsanelcarro

      Ciao Silvia, in inverno io consiglio almeno tre giorni al netto di Chernobyl che porta via una giornata intera.
      D’estate con le giornate più lunghe andrebbe bene anche un WE, dipende da cosa vorresti visitare perché Kiev è piena di musei interessanti! 😉
      Grazie per aver letto!

  11. Anna

    Mi hai fatto venire una voglia assurda di visitare Kiev. La salita all’interno della Madrepatria deve essere qualcosa di emozionante, mi affascinano le chiese ortodosse e tutti i monumenti militari. Gran bel viaggio, hai visto davvero un sacco di cose! Quanti giorni erano? Me l’avevi già detto ma credo di soffrire di demenza senile precoce, non ricordo mai una mazza.

    1. orsanelcarro

      Eh eh ti capisco Anna, anche io prima di partire mi incantavo sullo schermo del pc guardando le foto della Madre Patria. In realtà ho visto tutto in un giorno pieno perché un giorno è andato via solo per Chernobyl e gli altri sono stati spezzati dai voli di andata e ritorno 😉 E comunque tutto senza fretta e senza correre! Certo se avessi avuto più giorni mi sarei gustata anche i musei.
      Buona giornata! <3

  12. Lilly

    Sarò sincera non è una città che mi ispira se non per i suoi magnifici murales e il One Street Museum, pazzesco veramente. Per colpa tua devo pure giocare al lotto ma su che ruota? Che dici?

    1. orsanelcarro

      aahahahah Napoli Lilly, Napoli ovvio! 😉
      One Street è piccolo ma pieno di oggetti interessanti, sembra di entrare nella vita delle persone, bellissimo!
      E i murale sono magnifici! Grazie Lilly!

  13. Vittoria

    Ciao, sono Vittoria, grande appassionata del mondo russo e slavo. So che quello attuale non è il momento storico più adatto per visitare Kiev, ma vorrei condividere, se non vi è disturbo, il mio piccolo romanzo autopubblicato intitolato “Ti Salveremo”, storia di una famiglia italo-russa la cui vita si intreccia improvvisamente con il conflitto russo-ucraino; madre e figlia partono per un lungo e difficile viaggio attraverso l’Ucraina alla ricerca del marito e padre, chiamato alle armi dall’esercito russo e di cui non hanno più notizie.
    Mi scuso di nuovo per il disturbo, buona giornata e buon Ferragosto!
    Vittoria

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