Ma bene, dopo aver constatato che non è vero che a Nottingham non ci sia nulla da vedere, ecco un altro mito da sfatare: non è vero che in Inghilterra si mangia male!
Questo breve viaggio che, attraverso l’aeroporto East Midlands, mi ha portato a Nottingham, continua a regalarmi bellissime sorprese.
Dopo aver scoperto una città piena di storia e belle architetture, ho scoperto una marea di pub, brasserie e localini tutti uno più bello dell’altro (anche sbirciando dall’esterno).
La scelta è davvero molto varia sia per gli amanti della cucina tradizionale britannica sia per i fissati sui sapori etnici. Tutti con offerte diversificate in base alla grandezza del portafogli.
Curiosi di sbirciare cosa bolle nel pentolone di Fra’ Tuck? Allora vi mostro cosa mangiare a Nottingham e dove.
Pitcher & Piano
4, High Pavement h11-00
Mangiare (e bene) in un pub ricavato all’interno di una chiesa sconsacrata: fatto!
Ragazzi che meraviglia questo locale!
Suggestivo di sera e splendido di giorno, con la luce del sole che illumina le vetrate.
Credo di affermare con certezza che in tutti i miei 40 anni suonati, questa fosse l’unica chiesa in cui sia entrata volentieri per chiedere un’indulgenza!
Ho trovato molto carino lo stile con il quale è stata rimaneggiata questa ex chiesa protestante, e poi cosa c’è di meglio che gustare un godurioso burger ascoltando della buona musica (non gospel) dal vivo? I panini sono molto gustosi e i contorni che accompagnano i piatti sono freschi, croccanti e conditi con salse squisite.
Devo ammettere che non sapevo dove posare gli occhi per la meraviglia, sia all’interno sia all’esterno.
Ye Olde Trip to Jerusalem
1, Brewhouse Yard h11-23
Mi piace già solo per il fatto che il suo nome contenga la parola Trip. Pare che sia la locanda più antica d’Inghilterra: la storia dice che lo stesso Riccardo Cuor di Leone avesse consumato un pasto qui prima di partire per le Crociate alla volta di Gerusalemme (da cui il nome del pub).
La locanda si trova proprio sotto il famoso Castel Rock, il Castello di Nottingham, e le sue mura sorgono a ridosso di un complessa rete di gallerie e cunicoli, perfetti per la preparazione della buonissima birra Ale che al Ye Olde Trip è possibile degustare in varie declinazioni.
Non vi nascondo che entrando mi è parso davvero di respirare la polvere della storia.
E a proposito di polvere, lo vedete quel modellino di vascello nella teca?
Sembra fatto di stracci, ma in realtà è sepolto sotto etti di polvere e ragnatele. Io me ne sono tenuta debitamente alla larga, anche per fotografarlo.
Si dice che fosse maledetto!
Nel secolo scorso chiunque l’abbia spolverato, pare sia morto in circostante misteriose nel giro di un anno. Così gli attuali proprietari della locanda, hanno deciso di metterlo sotto vetro per proibirne il contatto (è un’ottima scusa per non spolverare, la inserirò nel mio repertorio!)
Inutile dirvi che si sprecano le leggende sulle presenze che si aggirano fra i tavoli e le antiche gallerie sotterranee, oggi visitabili con tour privati.
L’Orsa è stata qui ed ha pappato un colossale fish&chips buonissimo
Dimenticavo, l’acqua è gratis, ma a noi non interessa vero? 😉
Cosa mangiare a Nottingham e dove: Prezzo
8, Low Pavement h11:30-22:30
Questa è una delle mie regole di viaggio: la sera prima del volo di rientro faccio una sorta di decompressione per tornare al cibo italiano.
Pasta o pizza che sia, io cerco il ristorante italiano più quotato del luogo e mi ci fiondo per una rimpatriata.
Devo dire che mi è sempre andata bene.
Da Prezzo ho trovato un ambiente moderno e intimo, davvero piacevole. Una pizza e un piccolo giro di spicchi rivisitati a mo’ di AperiPizza ed è subito that’s amore.
Ovviamente, come nella vita, anche qui tutto ha un prezzo!
Kitty Cafè
31, Friar Lane h10-18
Baffi, fusa e zampette dappertutto per questo delizioso Cat Café che ospita la bellezza di 30 gatti. Un paradiso per gli amanti dei felini come me!
Gli ambienti sono molto grandi, tanto che le vetrine sono tre ed enormi. Il locale è ubicato nel pieno centro di Nottingham a due passi dal Castello e ad un passo dalla Old Market Square.
Per entrare occorre versare un contributo fisso di 5 sterline a persona, ma io le ho sborsate più che volentieri considerando che questo Cat Café fa anche da rescue centre.
Rigide anche le regole: permanenza massima di un’ora, lavarsi le mani prima e dopo, prenotazione obbligatoria, oltre alle classiche “non molestare i gatti toccandone occhi, coda, orecchie” ecc.
Ricco e vario il menu che spazia dalle bevande calde a portate come panini, zuppe ecc. I tavolini per le consumazioni sono molto bassi… e la cosa è voluta! 😉
Quando la ragazza mi ha portato l’espresso (buono, davvero buono) e lo ha adagiato sul tavolino, tempo zero che già un micio aveva affondato il suo musetto impertinente nella tazzina.
Sono letteralmente morta dalle risate gustandomi un buon caffè fra agguati, cappuccini rovesciati a terra e tante coccole e carezze.
I gatti poi sono uno più bello dell’altro, ma inutile dire che le attenzioni sono tutte per lui, Heathcliffe la tempestosa star del Kitty Café di Nottingham.
Mangiare a Nottingham acquistando da Tesco
4, Fletcher Gate h7-23
Questa in realtà è una catena di discount che fortunatamente si trovava proprio sotto l’albergo della catena Ibis.
I prezzi sono accessibilissimi sia per l’acqua di cui abbiamo fatto scorta durante il nostro soggiorno, sia che per tutte le altre ciccionerie.
Qui infatti abbiamo acquistato l’impossibile per le nostre colazioni mostruose (non ho il coraggio di mostrarvi le foto del delitto) e per il pranzo a sacco che abbiamo consumato sul prato della splendida Wollaton Hall.
Tranquilli il Bambi non l’ho mangiato! 😛
Già dalle foto su Instagram ero rimasta colpitissima dal Ye Olde Trip to Jerusalem e cat cafè, e ora si aggiunge anche il locale “religioso” (che forse avevo visto tempo fa in qualche trasmissione a tema culinario).
La maledizione del vecchio vascello è spaventosa, io non mi sarei limitata a chiuderlo in una teca ma gli avrei proprio dato fuoco
Invece il gattone rosso ricorda un po’ il mio gattone! Ho scoperto di questa cosa dei cat-locali solo qualche tempo fa leggendo un articolo forse su Copenhagen ma purtroppo non ne ho ancora visto uno.
Buona serata
Ciao Silvia davvero hai un gattone come il re di Nottingham? *_* Che meraviglia! Si il vascello incute terrore solo a guardare come si è depositata quella povere, sembra davvero cattiva e minacciosa. Ma sai che ci dovrebbe essere un Cat Cafe anche a Torino? Se ti trovi da quelle parti cercalo 😉
Grazie per essere passata, ti abbraccio!
Sapevo che l’articolo mi sarebbe piaciuto sin dal momento in cui ho visto l’immagine di Little John e Fra Tuck 😀 Il locale nella chiesa sconsacrata mi ha conquistata!Secondo posto ai mici coccoloni e intraprendenti 🙂
Intraprendenti e coccoloni hai detto bene! Ci credi che io non volevo più uscire da quel locale? Ad un certo punto ho temuto che mi cacciassero per via che stalkeravo i gatti per coccolarli 😀 😀
Si la chiesa sconsacrata è bellissima! Ci tornerei anche domani 😉
Buona serata Serena!
Sono indecisa su quale di questi locali, uno più originale dell’altro, proverei per primo… Forse quello col vascello maledetto che mi stavo lambiccando a cercare nelle foto finché non ho visto la tua emoticon salvifica Fascino a palate pure la chiesa sconsacrata
I gatti sembrano un po’ riottosi. Si fanno accarezzare? Aspetto il prossimo articolo sulla casa di Bruce. Buona giornata Orsa!
Ciao Alessia! Scusa l’enorme ritardo! 😛 I gatti non erano affatto riottosi anzi, il giorno dopo mentre aspettavo lo Skylink per l’aeroporto (la fermata è proprio di fronte il catcafè) ho assistito ad una scena che…stavo quasi per rientrare e perdere la navetta: dalla vetrina si vedeva un divano con una coppia seduta. Si avvicina uno di quei gattoni grigi col pelo lungo e la coda a pennacchio. Salta sulle gambe di lui, si alza e LO ABBRACCIA proprio con le zampe al collo mentre con il muso si strofinava sulle sue guance *_* Lui imbarazzatissimo mentre la fidanzata voleva morire d’invidia hahahah (e anche io morivo d’invidia spiaccicata sulla vetrina) 😀 Quello bianco della foto del post era proprio al lato del nostro tavolino e si è beccato una vagonata di carezze! Fusa a gogo! Comunque tutti i locali che ho potuto sbirciare sono bellissimi, curati e particolari! Grazie per essere passata e scusa ancora per il ritardo!
Ma figurati se devi scusarti… Comunque sì, tanta invidia per il tipo abbracciato dal micio…il mio se non mi sbrigo a pulirgli la lettiera me la fa pagare cara… ahahah!! Un abbraccio Dani, buona settimana!
Orsa mi hai fatto scavare nei ricordi. Ye Old Trip to Jerusalem: ho mangiato anche io lì, saranno stati 24-25 anni fa… non me ne ricordavo nemmeno più.
Davvero? Secondo me non è cambiato per niente! Quando ci sei stato il vascello era già sottovetro o era liberamente toccabile? E chissà se le nostre suocere avrebbero resistito alla tentazione di spolverarlo? 😛
Grazie per essere passato e scusami per il ritardo!
Onestamente non me lo ricordo, io pensavo solo alla birra…
Non avrei mai immaginato. Ho salvato i tuoi consigli, non si sa mai.
Sicuro non mi farei scappare il pub ricavato all’interno di una chiesa sconsacrata oppure quello più antico magari incontro lo spirito del re che vuole fare un brindisi. 😉
Ottimi consigli, come sempre!!!
Hahahah allora alla nostra e alla salute del Re! 😉
Grazie Lilly, un bacione!
hahahahaha Cin cin!!! Bacini
Pensavo tu lo avessi fatto: puntare, assaltare, grigliare! Sono felice che alla fine hai scelto Tesco… E ne sarà felice anche il gioioso animaletto!
Io e te dobbiamo parlare: Dani, dimmi dove hai scovato queste meraviglie? Veramente, hai descritto dei locali, che da soli, rendono affascinante il tuo viaggio a Nottingham. Città già di per sè stupenda, ma queste chicche hanno dato un valore aggiunto.
Quella chiesa sconsacrata è di un fascino incredibile. Le portate poi parlano da sole. Ma il secondo locale, quello del veliero maledetto (nel frattempo ho fatto mettere casa mia sotto teca ), devo dirti che è il mio preferito. Non lo so ma, quando penso alla vecchia Inghilterra, a me vengono in mente posti del genere. Quelle locande in cui gli uomini trascorrevano la serata, tra bevute e risate… E cibo sostanzioso! Poi vabbè, la leggenda del veliero, rende tutto più magico (leggi: #cagotto). È che, da quei muri, sembra sempre di poter vedere comparire un fantasma…
Il locale con i gatti…ma davvero!!!! Tu non sai quanto ho riso, alla tua descrizione del tentativo di prendere il caffè. Penso veramente di essermi piegata a metà, perché immaginavo un’Orsa alle prese con un micio!
Interessante anche il locale, dove hai gustato tutte quelle bontà italiane. Devo dire che l’aspetto è divino. Mi sembra un buon metodo, quello di “rientrare anticipatamente nei propri panni”, alla fine di un viaggio!
In ogni caso, è proprio vero: in Inghilterra si mangia bene, e credo sia importante sfatare il mito che afferma il contrario! Un po’ come quando tutti, si ostinano a dire che gli inglesi sono freddi. Francamente, con loro mi sono trovata benissimo! Per cui: Viva l’Inghilterra! Viva Riccardo Cuor di Leone!
Baci,
Claudia B.
P.S. Dimenticavo una cosa importante. Quella foto delle colazioni: #escila!
Brava hai detto benissimo! Non sono affatto freddi, proprio per niente! 😉 Guarda la tentazione di puntare-assaltare-grigliare è stata fortissima però quello era un cervo di Sua Maestà e onestamente di fuorilegge dalle fattezze orsine c’era già Little John…avrei rischiato il plagio! 😀 E’ vero, da quel locale sembravano uscire gli spiriti pure dalle pareti! Noi eravamo al piano di sopra e da sotto sentivamo le risate degli uomini al bancone che bevevano birra e giocavano ad un antico gioco che consisteva nel lanciare un gancio verso la parete dove c’era appeso un corno. Ovviamente dovevi riuscire a infilarlo però di spalle senza vedere! Tu non sai le vecchie signore inglesi in gita dell’inps come si divertivano! E CI RIUSCIVANO tra l’altro! Io non c’ho neanche provato hahahaha! Grazie per essere passata Claudia e perdona il ritardo cosmico! 😛
Affascinata da morire dai primi due locali, credo che sarebbero la mia scelta sicura se andassi a Nottingham! Mentre – lo so, lo so- non sono una grande amante dei felini quindi non mi avvicinerei al Kitty Cafe. Questi luoghi mi incuriosiscono e ti ammiro perché hai preso e sei partita per una meta che magari molti pensano non valga da sola il viaggio ed invece no! E’ proprio lì che sbagliano!!!
Grande ORSA!!! <3
Grazie Lu <3 io sono partita senza pretese ed è stato bello perché mi sono completamente goduta il viaggio e la sorpresa di trovare una città bella e particolare! I localini poi erano tutti sfiziosi!
Grazie ancora e perdona il tremendo ritardo 😀
Beh, cosa dire: nei primi due locali descritti mi fionderei a occhi chiusi e bocca aperta…che voglia di andarci!!!
Foto e descrizioni meravigliose: dovresti farti assumere dalla proloco di Nottingham. Hai fatto venire la voglia a tutti di visitare il paese e di mangiare in quegli splendidi e suggestivi locali.
Quello italiano, invece, e quello con i gatti, non mi ispirano molto.
Non mangio mai in locali italiani all’estero e gli animali mi piacciono solo da lontano, ma l’idea mi affascina tantissimo.
Se fossi una felini-lovers, la reputerei un’idea geniale, per tutto quello che ne comporta. So che anche in Italia ne stanno aprendo tantissimi: perché non ti fai promotrice di un Blogtour?
Un bacione e ancora complimenti: sei fantastica come sempre! :*
MAGAAARIII! Ci andrei di corsa, dico sul serio! E’ una di quelle città in cui mi trasferirei volentieri per cambiare vita *_* Sai che sul volo c’erano tantissimi napoletani, anche in la con gli anni, che a quanto ho capito facevano la spola fra Napoli e le East Midlands per lavoro? hahaha c’era una coppia di sessantenni, lui scocciatissimo di aspettare che aprisse il gate e lei ad un certo punto è sbottata dicendo “Aeeeeh e che vvuò, jo m’a facci’ ogni tre juorne’ sta storia” 😀 😀 Fantastici!
Si, so che ci sono per il momento a Roma, Milano e Torino, sono pochissimi e sai che è un’ideona? Ultimamente sei prolifica di idee geniali! 😉 Se sono gli ormoni APPROFITTA e metti tutto quello che ti viene in mente nero su bianco hahahah! 😉
Un bacione e grazie di cuore!
Ma che posticini deliziosi e ricchi di atmosfera!
In una chiesa sconsacrata ho assistito ad un concerto, ma mi sa che non ci ho mai mangiato.
Il cat caffé deve essere fantastico! Avendo 3 gatti posso immaginare come possa essere 😀
Non si può dire che non c’era “nothing” da mangiare 😀
Fabio
Nothing di meno…TRE gatti? Meraviglia! *_* E come fate a lasciarli soli quando siete in viaggio? Io per anni sono rimasta a casa per non separarmene. Pensa che anche “dopo” non me ne sono voluta separare: ora la mia gatta è sepolta sul balcone in un grosso vaso rettangolare 🙁
Graziemille Fabio! 🙂
No vabbè, il pub nella chiesa sconsacrata è l’idea del secolo! Io darei il nobel, il pulitzer e pure l’oscar a chi è venuta in mente questa cosa. Ma anche il pub di Riccardo cuor di Lion non scherza, io sarei ancora lì ad osservare il vascello ascoltando tutte le leggende che girano attorno a quel luogo. Per come hai descritto i luoghi, per le loro caratteristiche, per le foto che hai postato… se non sapessi che parli di Nottingham avrei senza dubbio pensato che tu stessi descrivendo alcuni pub londinesi…. questa Nottingham si fa sempre più interessante….
Si veramente bellissimo, peccato che le foto d’insieme non sono venute bene, poi c’è la questione “persone” che non sai mai se dai fastidio o no! Il bancone centrale che corre lungo tutta la navata è stupendo *_* avrei tanto voluto farvelo vedere! Ehh immagino i pub londinesi che meraviglie del secolo, tutto in scala più grande *_*
Grazie mille Marghe 😉 ti abbraccio!
Il Cat Caffè sarebbe la prima delle nostre tappe culinarie, però che peccato che si possa stare solo un’ora!
Credo che pagando il doppio della quota si possa raddoppiare anche la permanenza! O forse no?
Catofili anche voi? *_* Con quelle code e quei musetti lì non c’è da stupirsi 😉
Grazie Lemuri!
Ma lo sai che c’è anche ad Edimburgo un locale in una chiesa sconsacrata? Tutto in stile gotico (che io adoro) ma non è arredato bene come quello a Nottingham.
Ye Olde Trip to Jerusalem è altrettanto suggestivo, io lo eviterei per non correre il rischio che qualche presenza mi rubi il cibo dal piatto!!!
Ed infine… Tesco per me è stata una salvezza quando ho rischiato di non cenare a causa delle cucine chiuse nei ristoranti XD
Ci dovevano solo provare le “presenze” ad avvicinarsi al mio piatto 😀 😀 affamata com’ero!
E’ vero la questione orari è spesso causa di disapprovazione da parte di noi viaggiatori. Purtroppo la maggior parte dei locali chiude prestissimo e a volte sei costretto cenare alle sei 😛
Tesco for President! 😉
Ti abbraccio Cris!
Brava Orsa, poui dirlo forte!! Non è vero che in Gran Bretagna (includiamo anche la Scozia, dai 😛 ) si mangia male! Assolutamente falso! Che atmosfera in quel Ye Olde Trip to Jerusalem, adoro quel genere di locali! Quello dei gatti mi sconcerta un pò invece ahahha!! Tesco è un punto fisso quando viaggio nel Regno Unito, hanno di tutto e mi rifornisco sempre nei loro negozi per pranzi al sacco/cene da consumare in solitaria. Ho appena finito di pranzare ed ho già l’acquolina in bocca!!
Davvero? Mi fa piacere sentire che molti di voi usano Tesco, è una garanzia di lowcostaggine ma non a scapito della qualità e ora che avete approvato lo risceglierò di sicuro anche le prossime volte! Si perché ho intenzione di ritornare assolutamente nella terra di Sua Maestà! 😉
Come sempre grazie per essere passata Beatrice! Buona serata, un abbraccio!
Non so se li hanno solo in Scozia o in tutto il Regno Unito, ma mi piacciono molto anche i negozi della The co-operative food 😉 Da provare 😉
Pure io cara Danielona mi sarei fiondato a mangiare nella chiesa sconsacrata, solo per provare questa esperienza.
Invece il pasto coi gatti te lo lascio volentieri 😛
Mi devi svelare il tuo segreto peró: come fai a caricare foto stupende nei post? Non dovrebbero perdere qualità? Eppure le tue sono il top!
hahaha ma bene questa cosa dei gatti mi sarà utile per segnare sulla lavagna i blogger “buoni” e quelli “cattivi” che non amano i gatti 😀 😀 scherzo! 😉
Pietro nessun segreto: tutte le foto sono scattate con smartphone Huawei p8 lite 2017. Fa delle foto decisamente niente male!
Grazie per essere passato!
ahahahahh il finale con Tesco mi ha lasciata con il sorriso! Nei miei due mesi a Manchester era una tappa fissa per fare la spesa!
E confermo, in Inghilterra non si mangia male, anzi! Ma forse il fatto di avere un compagno inglese mi fanno dire stupidaggini! Sai, anche per noi vegetariani c’è tanto! Una volta ho trovato anche un fish and chips vegetariano! 🙂
Inoltre… ma quanto sono belli i pub inglesi? Quello nella chiesa sconsacrata è magnifico, ma anche i piccoli pub di campagna hanno tutto il loro fascino.
Insomma, sono innamorata dell’Inghilterra, ma forse questo si era già capito! 🙂
Ahhh quindi sei di parte non vale! 😛 Che mi dici i pub di campagna? *_* Tornerei anche solo per vederne uno, che belli! Me li immagino tipo locanda con le camere per passarci la notte *_*
Mi stai facendo venire voglia di riprenotare 😛
Ma questi locali sono fighissimi, complimenti! Mi piace la storia del veliero maledetto, quasi quasi la uso anch’io come scusa per non spolverare, hai ragione 😀 la catena Tesco si trova anche qua in Ungheria, ogni tanto là compriamo qualche prodotto british o indiano, anche se la scelta è decisamente limitata. Bello, Nottingham mi ispira sempre di più!
Secondo me funzionerebbe alla grande come scusa! 😛 E poi è anche conveniente perché potremmo aprirci un cat caffè con i quintali di “gatti di polvere” che si formeranno! : D 😀 😀
Grazie Giulia e perdona nuovamente il ritardo!
W Tesco! 😉
Eh no Orsa, ora bisogna sganciare le foto della colazione eh! Su su, dammi soddisfazione <3 comunque tutto fighissimo, ma mangiare nella chiesa deve essere meraviglioso. E userò pure io la scusa della maledizione per smettere di spolverare casa!
WOW un successone questa scusa, ora la brevetto! 😀
Non farmi bestemmiare con le foto che sto tentando di recuperarle dal pc deceduto….DUE anni di foto di viaggi 🙁 🙁
Grazie Anna era da tanto che non ci sentivamo, ti abbraccio! 🙂
Orsa, adesso io devo andare a Nottingham e provarli tutti! Magari in quello con il veliero anti casalinghe sto a debita distanza, ma quello con i gatti *_* Io sono una gattara senza speranza e come posso stare la dentro solo un’ora? Belli di zia! <3
Tesco è un ottimo alleato, insieme a Spar quando devo fare rifornimento d'acqua e comprare pranzi al sacco, quei tramezzini confezionati strabuoni e cicciosi!
ps: No l'acqua gratis non ci interessa, la birra gratis mai eh? XD
Fantastico gattara anche tu? *_* Ti segno sulla lavagna fra i “buoni” ahahahah!
La birra (quasi) gratis l’ho trovata a Praga, in Polonia e in Lituania, davvero pochissimo rispetto all’acqua!
Altra conferma su Tesco! Ora scrivo al capoccione per chiedere una commissione co’ tutta sta pubblicità che gli sto facendo 😉 E la prossima volta provo i tramezzini cicciosi.
Ciao Ilaria grazie per essere passata!
Ma che foto meravigliose!!!
Grazie mille! 😉
Hai scovato dei luoghi splendidiiiii!!!
Finalmente capisco il tuo commento sul mangiare nelle chiese sconsacrate, ancora non ci ero arrivata, un genio… comunque Pave costruisce isole e navi pirata con i Lego ed ovviamente tocca a me pulirle, userò senz’altro la scusa del relitto maledetto.
Sul cat cafè non mi esprimo, sono svenuta al solo pensiero di essere in un luogo con 30 gatti. A Vilnius ce n’erano una decina e mi sentivo in paradiso <3
Oddio perdonami Celeste, questo messaggio l’avevo “perdutamente dimenticato” 😛
Che belli i modellini in legno! Non ti invidio per niente sai? Anche io avevo dei modellini di navi e spolverare il fasciame era una tragedia greca…per non parlare delle vele e di tutti i particolari delicatissimi! Ho fatto molto di più che metterli sottovetro: li ho abbandonati in una discarica 😀 😀 (giuro!)
La lista delle blogger gattare si allunga! *_*
Ciao e grazie per essere passata…e scusami ancora!
Tesco è decisamente la catena amica di mio marito. Se non è quella benedice il Seven. Cmq… se andassi io in queste belle locande vorrei fare la rompi della situazione. Per es. quella polvere sotto la teca. Ma suuuu, vogliamo scatenare l’allergia alla polvere? E quella carta di giornale! Ma un piatto no? Lo so Dani, magari le patatine erano buone e ti assicuro che con la fame io mi mangio pure il giornale. Però, bò. La carta con l’inchiostro. Almeno facessero quella del pane. E il micio? Non hai trovato peli di gatto sopra il tavolo? Sarebbe stata la scusa per non pagare il prezzo base obbligatorio. Perdonami, io paladina della pulizia!
Ma no Tizzi 😀 non era carta di giornale! Era carta oleata per uso alimentare stampata con un pattern a giornale 😛
Nel Cat Cafè devo essere sincera non ho trovato peli! Sembra assurdo ma anche dove ci siamo seduti era pulito pulito!
Io invece più che per la pulizia sono paladina dell’ordine heheheh 😉
Ciao e buon fine settimana :*
Wow
Grazie! 😉
Daniela ma hai mangiato in posti davvero insoliti!! Avrei solo l’imbarazzo della scelta nel scegliere il mio preferito..A vedere quel vascello ho pensato all’olandese volante di Pirati dei Caraibi con il suo mostruoso equipaggio risalire dalle viscere del mare. Tesco è in assoluto la mia catena di supermercati preferita dove ho fatto incetta di tutte le ciccioserie possibili (dimmi che hai provato anche tu le salsicce con mela!).
Ti prego facci vedere le foto delle colazioni mostruose!
Piccolino bambi eh?
Grazie Simona! Il vascello si, faceva impressione perché dietro pare esserci una maledizione! Chiunque l’abbia toccato e spolverato è morto nel giro di un anno! Per questo i proprietari l’hanno chiuso in una teca! Hahahaha le foto…perché vuoi farmi perdere la reputazione? 😀 😀 😀 Che mi dici salsiccia e mela? Nooo che mi sono persa! Purtroppo ho solo fatto spese dolci per la colazione ma segno la dritta.
Lui è proprio il Bambi che ho tentato di avvicinare per strappargli il parrucchino d’erba dalle corna hahahahh! Grazie per essere passata! 😉
Ottimo articolo. Tu hai rappresentato bene la mia città. Grazie
Geoff
Grazie di cuore Geoff, è stato un piacevole viaggio a Nottingham e soprattutto è stato un onore poterne parlare bene! 🙂