Il guaio è che in crociera ho avvistato talmente tanti branchi di cetacei che ad un certo punto ho avvertito urgente bisogno di disintossicarmi.
Di vedere volteggiare delicatamente dei pesciolini veri e di vederli possibilmente al di qua di una solida e spessa lastra di vetro.
Si fa per scherzare eh, queste e tante altre buzzicone che ho incontrato a bordo, erano tutte simpaticissime!
- L’Aquarium
- La Rambla de Mar
- Il Mirador de Colom
- La Rambla
- La Boqueria
- Il Barri Gotic
- Passeig de Gracia e Casa Batlo
Come già ho ampiamente confessato, la Crociera MSC mi ha talmente stregata che 7 giorni di navigazione non mi sono bastati. Salpati da Malta dopo una giornata intera passata in mare, alle prime luci dell’alba ecco che vediamo finalmente terra, terra ispanica per la precisione.
Mollati gli ormeggi e discesa la passerella, la prima tappa di una visita a Barcellona in poche ore è stata fra le sale espositive dell’Acquario di Barcellona.
Come è facile immaginare, la vita di un crocierista a terra è scandita dall’ansia di tornare a bordo entro l’orario stabilito. Ansia che purtroppo avevo imparato a gestire a crociera quasi finita.
Ad esempio con il senno di poi mi sono resa conto che il tempo per vedere altro c’era eccome. E la Sagrada Familia mi è rimasta qua.
Quando in crociera ti affidi al fai da te per visitare una città devi calcolare i tempi di percorrenza con i mezzi pubblici, le pause per le foto, per gli acquisti dei souvenir, per sgranocchiare qualcosa e soprattutto per le FILE!
A momenti quasi mi prendeva un infarto quando ho visto il serpentone infinito di gente in fila per entrare nell’Aquarium di Barcellona!
Ma siccome sono una viaggiatrice furba e dopo la crociera sono anche una viaggiatrice navigata, avevo con me i biglietti saltafila per l’Aquarium.
Ecco questo è un consiglio che caldeggio a tutti i croceristi o comunque a tutti i viaggiatori che abbiano le ore contate: acquistare dei biglietti saltafila online già prima di partire.
Barcellona in poche ore: l’Aquarium
L’Acquario di Barcellona non è enorme ma possiede un centro marino educativo che lo fa svettare addirittura al 4 posto come luogo più visitato di Barcellona. Vasche interamente dedicate al nostro Mediterraneo, aree didattiche per i più piccoli e poi lui la star dell’Aquarium, il tunnel immersivo dell’Oceanario. Me lo immaginavo onestamente più luminoso (e infatti le foto sono inguardabili) ma è stato entusiasmante lo stesso.
Questo tunnel trasparente lungo 80 metri, praticabile stando fermi su un nastro scorrevole, vi porta ad ammirare una vasca gigantesca di 5 metri di profondità per 4 milioni di metri cubi d’acqua! Complice il lentissimo movimento del nastro la sensazione è proprio quella di fluttuare in acqua fra squali toro ed altre specie oceaniche.
Credo di aver visto talmente tanti squali qui dentro che neanche in Sharknado. Non scherzo ce ne sono tantissimi, alcuni dei quali con l’espressione talmente cattiva che farebbero la gioia di molti bimbi.
E vederli transitare al di sopra delle proprie teste è decisamente insolito. Purtroppo per qualche manciata di minuti ci siamo persi la dimostrazione del pasto degli squali. Peccato perché finalmente avrei visto dal vivo quello che per centinaia di volte ho ammirato nei documentari del buon Piero.
Oltre alla classica notte con gli squali, l’Aquarium di Barcellona consente a chi fosse in possesso di regolare licenza di immersione, di calarsi in questa vasca con una gabbia anti squalo a gruppi di 4 persone alla volta, oppure per i più temerari di nuotare liberamente fra loro.
Prima di aderire consiglio di controllare se gli orari delle immersioni e quelle dei pasti degli squali non coincidano!
Ho trovato sfiziosa la zona riservata ai bambini: scenografie come questo capodoglio, un sottomarino interattivo, un grosso veliero nello shop e poi tanta possibilità di interagire con la fauna acquatica.
Non ho potuto fotografarla in volto ma l’espressione seriosa e compita di questa bimba mentre somministra un biberon di pastone alle carpe era uno spettacolo!
Mangiate a’ mammà!
Barcellona in crociera: La Rambla de Mar
La zona portuale in cui è ubicato l’Aquarium mi è piaciuta davvero tantissimo. La Rambla de Mar è una bella promenade con la pavimentazione di legno che attraversa e connette l’antico porto con l’altra Rambla, la più famosa.
In una giornata afosa non dev’essere il massimo ma con un sole mite di metà settembre ho goduto la brezza marina passeggiando in mezzo a tanta gente fra gabbiani affamati, ristoranti e grossi centri commerciali. Ma ora la curiosità si accende sull’altra Rambla.
Sapevo benissimo dove si trovasse il famoso viale alberato catalano tuttavia ho voluto testare il mio pessimo spagnolo con il primo passante incontrato per strada. Solo che come da migliore tradizione non becchi mai uno del posto…lui era italiano e si chiamava Colombo. Considerando il suo leggendario senso dell’orientamento abbiamo preso la direzione opposta rispetto a quella che ci ha indicato con il dito.
E infatti era la strada giusta.
Barcellona in poche ore: il Mirador de Colom
A parte gli scherzi el Mirador de Colom è un monumento spettacolare e si trova esattamente a metà fra la Rambla e la Rambla de Mar.
Oltre a tributare un’enorme gloria a colui che in nome della Spagna compì l’impresa che cambiò il corso della storia, il Mirador nasconde una piccola sorpresa al suo interno: un ascensore che in una manciata di secondi sale a 60 metri di altezza, dalla quale è possibile ammirare tutta l’immensità di Barcellona.
Molte sono le leggende e le dicerie circa la direzione che Colombo suggerisce con il suo indice.
C’è chi dice Maiorca, chi Palos da cui salparono le Caravelle, chi la stessa Genova ma la questione pare essere ancora controversa e tutt’altro che risolta. Ad ogni modo da quassù si gode di una vista a 360° pazzesca, mentre alla base del monumento, nella parte interrata, c’è la possibilità di degustare dell’ottimo vino spagnolo.
Adoro il fatto che il Mirador de Colom sia la primissima cosa che possa vedere un viaggiatore entrando a Barcellona. Un viaggiatore che ne accoglie un altro è geniale!
La Rambla
Già da quell’altezza La Rambla mi aveva incuriosita tantissimo e l’intenzione era quella di attraversarla tutta godendomi la vivacità di una passeggiata senza meta.
La Rambla è un bellissimo e lungo viale alberato pieno di artisti di strada, caffè, bancarelle di fiori e souvenir, facciate pazzesche e insomma con tanti particolari da fotografare.
Ad esempio il mosaico di Mirò o la fontana di Canaletes “qui beu de canaletes, torna a la ciutat” da cui se bevi un sorso ti assicuri il ritorno a Barcellona.
E poi la Casa Bruno Cuadros sulla cui facciata decisamente eclettica si possono fotografare draghi, ombrelli e ventagli.
Barcellona in poche ore per crocieristi: La Boqueria
E mentre sei lì che passeggi estasiato leggendo “tapas” everywhere ecco che ti accorgi di avvertire come una strana presenza dal richiamo irresistibile: da una traversa laterale della Rambla scorgi un brulichio di turisti, decine di sciùre con la sporta della spesa, flash e un vocio in cui si possono riconoscere mille lingue diverse. E’ il leggendario mercato coperto di Barcellona La Boqueria.
Altro che Oceanario, questo è un tunnel immersivo nella bontà, un turbinio di profumi, cibo colorato, spezie e voglia di assaggiare tutto.
La perfezione delle forme e dei colori di frutta, ortaggi, verdure e preparati gastronomici, non fa altro che mettere in risalto l’immensa tristezza dei nostri supermercati moderni.
Non era ancora ora di pranzo e dalla Boqueria sono uscita con gli occhi stravolti e un buco nello stomaco. Li avete visti questi cuoppi da passeggio con salame e formaggio? Parliamone.
Barcellona in un giorno: Il Barri Gotic
Speculare alla Boqueria, dall’altra parte della Rambla si trova il Barri Gotic, il labirintico e caratteristico quartiere medioevale di Barcellona.
Solo che dopo la vista di tutto quel cibo mi era venuta una debolezza terribile.
Zucchero. Avevo bisogno di zucchero.
Così a culo becchiamo una vecchia churreria dal sapore vintage in cui il proprietario grazie alla strana equazione italiano = tifoso di calcio comincia a parlarci del Barcellona Calcio, di Camp Nou, della serie A, dell’Inter e di un suo parente che gioca nella Salernitana.
Tutto questo è grandioso frate’ ma io ho bisogno di zuccheri, dacci i churros!
Con il nostro cartoccio di churros ci avviamo alla scoperta di scorci di epoca medioevale, romana e tolkeniana come questo bellissimo passaggio sospeso, il Pont del Bisbe.
Ditemi se non ha un qualcosa di elfico?
Passeig de Gracia e Casa Batllo
Proseguendo ancora sulla Rambla si arriva al centro nevralgico di Barcellona, Plaça de Catalunya il fulcro di turismo, commercio e finanza della città catalana.
Da qui diparte secondo me una delle strade più belle che abbia mai visto, Passeig de Gracia.
Un’alternanza di facciate Liberty e architetture moderniste una più bella dell’altra, hotel, banche, edifici residenziali e boutique di brand di lusso. Già a guardarne la pavimentazione si capisce di passeggiare in una strada speciale.
Ma è alla parte finale di Passeig de Gracia che io stavo puntando. Da lontano un folla enorme di turisti mi indica che siamo arrivati a Casa Batllo, l’edificio che ancora una volta mi ha ricordato il mare.
I motivi naturalistici, marini in questo caso, racchiudono tutta l’essenza di Gaudì.
Quasi si viene ipnotizzati a guardarne la sinuosità delle forme e dei colori (e togliete gli occhi dall’asiatica!!).
L’avevo sempre vista in foto e finalmente dal vivo ho potuto apprezzare il genio visionario di Gaudì. Le sue architetture sono incredibili e come nessun’altra cosa al mondo permettono a fotografi e visitatori di sperimentare forme che la gente normale può vedere solo in fase REM!
Gaudì invece le ha concretizzate per noi.
Posso solo immaginare cosa dev’essere una totale immersione del mondo di Gaudì nel suo Parc Guell ecco altra cosa che mi è rimasta qua.
Insomma visitare Barcellona in poche ore è stato un autentico sacrilegio, una cosa che mi ha lasciata con tantissima voglia di ritornare per viverla con più calma, magari trovando anche il tempo di rilassarmi sulla spiaggia di Barcelloneta, ma soprattutto di munirmi di pacchetto completo d’ingressi saltafila Musement!
E sempre a proposito del mare, io sono convinta che in crociera dev’essermi accaduto qualcosa di serio. La buzzicona di prima, quella di destra l’avete vista? Per ovvie ragioni non posso mostrarvela in chiaro ma vi garantisco che in viso era uguale uguale a Ursula la strega-piovra della Sirenetta!
E infatti per un attimo la mente mi ha giocato un brutto scherzo: le sue mani mentre afferravano quei pasticcini mi sono sembrate dei lunghi e minacciosi tentacoli!
Adorooooooooo! Adoro tutto !
Torno seria… Ho riso ore con la storia degli avvistamenti, però dovevi dirmi subito che la prima era Ursula ! La temo molto, mi sarei trattenuta…
Tu sai vero che amo Barcellona? Che è la mia casa del cuore? Posso dirti che in poche ore sei stata bravissima ed è già tanto ciò che sei riuscita a vedere. Lo so perché anche io sono stata in crociera e, a suo tempo, acquistammo un’escursione con MSC. Errore, Barcellona va vista da soli, come hai fatto tu. Di certo quel tour generale mi lasciò in un tale stato di innamoramento, che poi tornai altre due volte. Quindi Dani preparati!
Non ho mai visto, però, l’Acquario e non sono mai salita tra le braccia di Colombo! E ammetto di aver visto solo da fuori il mercato della Boqueria… quindi bravissima.
Invece per la prossima volta Dani, non perdere gli interni delle case di Gaudì, Parc Guell, la Sagrada Familia e il Quartiere di Pedralbes. Poi per il panorama sali a Montjuic!
Stavo pensando ai miracolosi biglietti saltafila: solo dopo l’ultimo viaggio ho capito la genialità di questo metodo. A volte non ci si rende conto di cosa si intenda per “fila”… È la realtà che ci sveglia! Quindi sempre e solo biglietti saltafila, li voglio ovunque…anche in posta!
Buona domenica Dani, un bacio!
Claudia B.
Ma infatti Claudia! Mi parlasti del tuo amore per B. e mentre ero lì mi chiedesti di salutartela come “tua casa del cuore”. Ora posso capirti sai? Barcellona è proprio bella e di una vivacità tale che è impossibile non innamorarsene. Ma assolutamente, segno tutti i tuoi consigli perchè andare fin lì e vedere le opere di Gaudì solo dall’esterno è un autentico delitto!
Hahahahah la Boqueria solo da fuori? Hai fatto benissimo…le tentazioni di rimanerci per sempre sono tantissime e tutte valide e ragionevoli 😛
Più saltafila per tutti! Oddio no…proprio tutti no altrimenti non ha senso 😛
Buona domenica e buona serata anche a te Claudia! :*
Sei stata un fenomeno a riuscire a vedere tutto questo in poche ore! Concordo con Claudia che una seconda volta a Barcellona sia necessaria, ci sono tantissime cose straordinarie da vedere e Parc Guell è sicuramente una di quelle. Non ho visto l’Acquario, erroneamente lo lasciamo sempre come ultima spiaggia. Non abbiamo mai visto nemmeno quello di Londra ( e ci sono stata 4 volte!).
Comunque Ursula versione MSC l’avrei vista bene all’acquario con gli squali
Buona domenica
Erica
Grazie Erica! Però a dirla tutta non è che mi sia affannata più di tanto e anzi il tempo per vedere qualcos’altro c’era eccome, anche affidandosi alla metro velocissima e comoda!
Hahahahah è vero! Guarda se l’avessi incontrata anche lì in escursione mi sarei preoccupata di brutto! 😛
Beh a dirla tutta neanche io se andassi a Londra sceglierei l’acquario… Londra è immensa e con tutte le cose da vedere l’acquario proprio no! (che poi ne ignoravo proprio l’esistenza di un acquario a Londra) 😉
Un abbraccio, buona serata! 🙂
Daniiii, ma come sono felice che sei andata a Barcellona! Nonostante le ore contate hai visto un sacco di cose. Ma devi dire la verità, quell’artista di strada tutta dorata sei tu? Miii, ti somiglia!
Eheheh no magari! Si chiamava proprio “l’Angelo della Rambla” e mo che mi ci fai pensare c’era anche il suo contatto Instagram, dopo vado a cercarla!
Beh si un po di cose le ho viste ma mi sarebbe piaciuto entrare nelle case di Gaudì e poi la Sagrada mi è veramente rimasta qua… 🙁 Come si dice un’occasione per ritornare 😉
Grazie per essere passata, ti abbraccio forte! :**
Incredibile quante cose siete riusciti a vedere durante questa sosta! Devi aver stremato il povero orso. Spero tu lo abbia rifocillato con quel cuoppo di chorizo. Ti prego, ti prego, dimmi di sì! Sai una cosa? Madrid non l’ho amata tanto ma Barcellona sì, avrei tanta voglia di visitarla, e me ne dai conferma. Il Barri Gotic ma cos’è??!! davvero uno spettacolo. E la Casa Batllo, oh vorrei davvero vederla. Sì, ipnotizza come dici tu.
Volevo però vedere l’orsa immergersi nella vasca degli squali 🙂
No, scherzando..questa dell’immersione è davvero una opzione che offre l’acquario imperdibile per i suoi visitatori. Per visitatori pazzi ma che esperienza!
Grazie Simona! Ma la cosa veramente incredibile è che abbiamo fatto tutto con calma e senza correre: l’unico stress era solo costituito dal PENSIERO della partenza della nave ma ad un certo punto ce ne siamo proprio fregati 😛
Quindi un intero WE a Barcellona sarebbe fantastico per passeggiarla per bene a piedi! Ahhh quella dell’immersione è un’esperienza che mi piacerebbe tantissimo, purtroppo non ho il brevetto da sub ma non escludo che un giorno… 😉
I churros appena fritti sono una delizia e si ci siamo rifocillati alla grande 😛
Grazie ancora e buon inizio settimana! :**
Oddio ho ancora i crampi alla mascella da quanto mi hai fatto ridere, ma te sei geniale!! Però ascolta genio mio, ma che c’hai i razzi al posto dei piedi? Ma ti rendi conto della quantità di roba che hai visto in nemmeno un giorno? E’ strabiliante! Su Colombo ti giuro che ho avuto un gesto di stizza suprema nei miei confronti, mi sono già messa in punizione per non solo non esserci MAI salita, ma MAI nemmeno pensato di salirci! E l’acquario? (ti giuro sugli orari di pasto/visite mi sono piegata in due dalle risate, il mio collega ha creduto che avessi una colica) Ma io la voglio fare l’immersione con gli squali…
hahahah no no Marghe non ho per nulla dato fuoco alle suole delle scarpe anzi! Ce la siamo presa comoda sto giro! Mi dispiace solo che ho calcolato male i tempi altrimenti inserivo altre cosine nell’itinerario.
Quindi hai il brevetto da sub? Che figata! Il coraggio ce l’avrei, mi manca solo il brevetto…che tanto a nuotare fra gli squali un po lo siamo abituati a fare già nella vita 😉
Colombo Marghe! Mi raccomando, il nostro padre fondatore traveblogger! Vallo a trovare e fagli pure tu un ripasso di geografia 😛
Brevetto, ehm no…. il brevetto non lo tengo… oh, ma #maiunagioia per davvero è?!
Eh nemmeno io! Il brevetto è un regalo che mi voglio fare assolutamente prima o poi! 😉 Anche se lo devo usare solo in vasca da bagno 😀
Barcelona è una delle mie città preferite. Prendere in seria considerazione l’ipotesi di trasferirmi nella città catalana se ne avessi la possibilità. Mare, arte, vita mondana, ottima cucina… che vuoi di più. Ci sono stato tre volte e mi piacerebbe tornare ancora. Certo che in poco tempo sei riuscita a vedere molte cose. Ma devi tornare assolutamente con più calma per godertela a fondo. Devi provare anche il mare; andare in spiaggia in metro è troppo figo
Wow non stento a crederti perchè è proprio come l’hai definita “mare, arte, vita mondana, ottima cucina” anche se l’ho vissuta per una manciata di ore!
In mare in metro? Ma tipo già vestiti con le pinne e la maschera NELLA metro proprio? 😛
Buona giornata, a presto! 😉
Barceeeelonaaa!!
Dani mi hai svelato due cose che non sapevo di Barcellona: l’ascensore che conduce alla sommità del Mirador de Colon e i cuoppi “blaugrana”!
Sul tornare, devi assolutamente, anche perché Casa Batlló va vista anche dentro e fin su sul tetto e il Parque Guell è spettacolare! ❤️
Però devo ammettere che in poche ore hai fatto un bel giro, ottima l’idea dei biglietti saltacoda Musement!
Se hai voglia di sognare ancora un po’ Barcellona, ti consiglio i gialli di Ruiz Zafon, Dani! ✌
Un abbraccio… Tentacolare!!
Sull’abbraccio tentacolare mi stavi facendo cadere dalla sedia hahahahha 😀 😀 😀
Il Mirador mi aveva già incuriosita da casa infatti i biglietti per salire su li avevo acquistati online prima di partire sul sito dell’Ente Turismo Barcellona. Quanto mi sono pentita di non aver almeno tentato di fare una scappata alla Sagrada oppure su a Guell, ho visto che le corse della metro sono puntualissime, capillari e molto efficienti 🙁
Hai detto gialli? Mi piacciono tantissimo e se mi consigli Zafon mi fido di te!, dopo vado a spulciare!
Buon lavoro e un abbraccio orsesco! 😛
Adoro Barcellona. Non riesco mai a trovarla uguale, mi sembra sempre in mutazione, non è mai banale. E si sente che è piaciuta tanto anche a te. Però sì, come già ti ha suggerito Falupe, devi tornare con più calma. Ursula è la mia strega Disney preferita e quando ho visto la tua gif mi sono trovata davanti al pc a dire con voce acida “e non dimenticarti il linguaggio del corpo”. Ahahaha!! Disneyane convinte ne abbiamo? 😉
Ecco bella questa cosa e la annoto perchè io per esempio non amo le città statiche e sempre uguali. Infatti hai ragione, anche se ho visto poco e per poche ore Barcellona è così dinamica che mi riesce difficile pensarla come una di quelle città che dopo 20 anni torni e la trovi uguale-se non regredita. Mi piacerebbe tornare, ora m’informo sulla situazione clima ideale perchè ho il sentore che in estate la Spagna non sia per me! 😉
Hahahahh avrei voluto vederti alle “7:09” del mattino al pc a imitare Ursula ahahahahh! 😛
Ti ringrazio per il pensiero di primo mattino, un bacione e buona giornata Alessia! :*
Abbiamo girato e vissuto in mezza Spagna, ma ancora, incredibilmente, Barcellona ci manca! Pur di vederla ed assaggiare quelle delizie anche 24 ore andrebbero bene!!! il cibo qui non ci manca eh! se continuiamo così potremmo essere i soggetti delle tue prossime foto-velate!!! Bellissimo anche l’Acquario, noi stiamo programmando di vedere quello di Perth nei prossimi giorni! Ciao Orsaaaaaa!!! ti mandiamo i nostri saluti da quaggiù!!!!
Ragazzi ciao! *_* Ogni tanto vengo a spulciare i vostri social per vedere che combinate laggiù! Non sapevo che a Perth ci fosse un’acquario e non sapevo che non avevate visto Barcelona ma soprattutto NON SAPEVO che il cibo lì non manchi hahahaahha vi immaginavo come gli aborigeni a caccia di canguri per sfamarvi 😛 Scherzo eh, poteva essere una scusa per organizzare una spedizione per venirvi a recuperare! 😉
Spero che il mio abbraccio vi arrivi fino all’Oceano Indiano!!! :*
Ma Dani sei una maratoneta tu! Sei stata davvero grande nel riuscire a vedere tutto questo in poche ore. Ursula compresa eh perché secondo me non era facile da avvistare ahaha. Scherzo!
Io a Barcellona a dire il vero non sono mai stata. Andai in Spagna la prima volta per un corso di lingua a Malaga e me ne innamorai così tanto che ogni volta torno lì. Dovrei fare almeno tappa a Barcellona lo so, e ci sto lavorando lo prometto. Anche perché a quanto ho visto i churros la fanno da padrone anche lì e non solo a Malaga e potrebbero essere un incentivo ulteriore per questa deviazione pre ritorno al mio lugar en el mundo! Però Dani se vado tu non puoi mancare, così magari io faccio la maratona con te a Barcellona e tu fai una non proprio maratona con me a Malaga. Che te ne pare? 😉
Malaga già dal nome evoca un fascino straordinario! Correggimi se sbaglio ma da poco hanno inserito una rotta diretta da Napoli vero? Mi piacerebbe tantissimo guarda!
E quindi questa cosa dei churros non ha creato dipendenza solo a me allora! Sai di quelle catene, quei negozietti piccoli che friggono le patatine? Ho scoperto che ora fanno anche i churros! Certo non sono come quelli originali ma in mancanza d’atro e in attesa di prenotare!! 😉 😛
A presto e grazie per essere passata!
Mi viene in mente una parola sola: RESPECT Io in tre giorni non sono riuscita a vedere tutte queste cose, proprio perché ho perso un sacco di tempo in coda. A entrare alla Sagrada Familia ho provato ben due volte, e poi ho rinunciato perché mi dispiaceva perdere mezza giornata in coda.
La Rambla Del Mar piace tantissimo anche a me soprattutto perché dopo ore passate a camminare nella confusione della città, lì si ha l’impressione di trovarsi in un paesino tranquillo in riva al mare.
La Boqueria è davvero il paradiso in terra: ma quante cose buone ci sono! E vogliamo parlare dei churros??? Pensa che mi piacciono talmente tanto che quando ad Amsterdam ho trovato un banco che li vendeva trovavo ogni scusa per passare da lì…
Che fame!
Buona giornata
Bentornata Silvia! Oddio addirittura due tentativi? Meno male allora che non ho perso tempo a dirigermi da quelle parti altrimenti oltre al rimpianto mi prendeva anche un colpo! E’ vero, è tanto diversa quella zona del vecchio porto, passi dalla piena movida della Rambla alla tranquillità di un bel molo vista barche a vela. Anche se a dirla tutta la gente c’era eh! Come dicevo a Simona ci sono quelle piccole friggitorie in franchising che ora friggono anche i churros! Li ho provati qui a Salerno e avendoli ora provati anche originali posso dirti che non sono affatto male! E poi se sono arrivati ad Amsterdam! 😛
La Boqueria è fantastica il miglior mercato coperto dei mercati coperti! 😉
Grazie per essere passata un bacione! <3
Conosco molto bene Barcellona, ci sono stata almeno una decina di volte grazie alle 6 ore di scalo per tornare in Italia ogni volta. Anch’io conosco l’ansia da mordi e fuggi ma devo ammettere che hai approfittato bene delle poche ora a tua disposizione. 😉
L’acquario mi manca, se dovessi tornarci non me lo farò sfuggire…. senza immersione all’ora di “pasto” però.
Buona giornata.
Azz 6 ore di scalo ogni volta? Parli ovviamente dell’epoca PRE-Ryanair 😉 Però dai ti hanno permesso di scoprirla ogni volta con una tappa diversa, ansia permettendo!
Hhahahaah ma no tuttalpiù gli squali ce li mangiamo noi in una bella zuppa oppure all’acquapazza 😛
Grazie Lilly! 🙂
Sei proprio un’orsettas viaggiatrice navigata! Ottima l’idea dei biglietti saltafila quando si ha il tempo contato, e poi vogliamo parlare della citazione a Sharknado? Mi sono ribaltata dal ridere! Scherzi a parte, siamo stati più di una volta a Barcellona ma l’acquario non siamo mai riusciti a visitarlo… uff che peccato ci tocca tornare a Barcellona! Un saluto dai Lemuri
Hhahhaah terriBBBile quel film però andava visto per raccontarlo ai posteri 😛
Non la diffondiamo troppo sta furbata dei saltafila altrimenti ci ritroveremo “tutti in fila con il biglietto saltafila” 😀 😀 😀
Un saluto dagli Orsi!
PS: sai dovremmo aprire uno zoo di travelblogger animaleschi 😉
Barcellona è stato il mio primo viaggio all’estero, con la scuola, e nonostante fosse una gita, visitammo una marea di cose.
Poi ci sono tornata anch’io in crociera e devo dire che non mi sono proprio concentrata: una passeggiata sulla Rambla e un’occhiata alla Sagrada Familia da lontano…mooooolto lontano!
Ora spero di ritornarci ancora una volta e di percorrere le strade dei libri di Zafon! ^_^
Una città indimenticabile!
Brava Dani…un bacio!
Grazie Ros! Hhahaha ma come moooolto lontano?! 😛 Effettivamente ho sentito dire di file assurde per vederne gli interni. Anche tu Zafon? 😉
Un bacione anche da parte mia! :**
Visitai Barcellona da adolescente, ricordo un’esplosione di colori e sapori (la Boqueria e le tapas mi fanno venire ancora l’acquolina in bocca). Molte delle tue immagini mi hanno portata indietro nel tempo, grazie! 🙂
E invece grazie a te per esserti fermata a ricordare!
Un grande abbraccio e buon fine settimana! :**
In effetti la crociera è un modo talmente diverso di viaggiare che bisogna adeguarsi e bisogna anche gestirsi bene i tempi quando si visita in autonomia e quindi si corre sempre il rischio di rientrare troppo presto a bordo 😀 Però come dici tu comunque si riesce a visitare tanto, anche con un po’ di organizzazione come i biglietti saltafila 😀 l?acquario non l’avevo visto e quel tunnel è bellissimo! Poi il resto è la Barcellona che ti incanta. Per la Sagrada familia, vuol dire che è la scusa per tornarci, no? 😉
Eh infatti, si dice sempre così la classica scusa per ritornare 😉 Vero anche il discorso di rientrare troppo presto, si pecca di previdenza in eccesso correndo il rischio di perdersi il meglio…e meno male che esistono i saltafila! Hai ragione Barcellona è incantevole! Chissà com’è sotto natale, solitamente si pensa sempre alle atmosfere natalizie dell’Europa centrale e mai alla Spagna come meta invernale 😉
Sebbene a Barcellona ci sia davvero molto da vedere, la Sagrada Familia e l’Aquarium sono i posti che non riesco a dimenticare facilmente!