Quante generazioni grazie ai blockbuster hollywoodiani, e all’intramontabile cartoon Disney, hanno sognato il mito del fuorilegge che rubava ai ricchi per dare ai poveri?
Sotto il cappuccio di questo eroe attualissimo e sempreverde, si sono avvicendati nomi come Errol Flynn, Sean Connery, Kevin Costner e per ultimo Russell Crowe, ma è a Nottingham che dovete andare per incontrare Ade Andrews, il volto di Robin Hood del 21° secolo!
Che sia realmente esistito, oppure frutto di un sapiente mix tra leggenda e folklore popolare, la figura di questo ladro eroe è così forte e carismatica da affascinare ancora centinaia di migliaia di viaggiatori che raggiungono (come me) la contea del Nottinghamshire sulle tracce del suo mito.
Ed è proprio tra le strade di Nottingham che Ade Andrews, storico e abile narratore, lavora per una celebrazione del passato in chiave moderna.
Ade Andrews il volto di Robin Hood
Ade che nel suo superbo costume in pelle vi condurrà al grido di #RobinHoodLives ad esplorare gli scorci più caratteristici di Nottingham, quelli associati alle antiche ballate su Robin ed anche quelli legati alle storie più oscure, sanguinose e cruenti della città.
Se non fosse per lui, e per la sua intensa attività culturale, Nottingham sarebbe orfana di Robin Hood.
E lo posso testimoniare di persona.
In tutto questo Ade si occupa di affiancare alla Robin-mania la promozione della storia e del patrimonio architettonico di Nottingham con tour teatralizzati divertenti, eccentrici, ironici, ma sempre educativi e godibili per tutta la famiglia.
St. Mary’s Church, secondo leggenda teatro di un memorabile scontro fra Robin Hood e lo Sceriffo di Nottingham
Il suo Robin Hood Town Tour è la principale attrazione culturale di Nottingham: tre incredibili ore che ripercorrono sette secoli di storia in compagnia di un Robin appassionato e con grandi doti di storyteller.
Tour che termina con un godurioso “giro di Ale” nella locanda più antica d’Inghilterra Ye Olde Trip To Jerusalem.
Un tour talmente avvincente da essere eletto Ambasciatore per VisitBritain 2016, recentissimo vincitore Guided Tour of the Year ’17, insignito con il Certificate of Excellence 2012-17 e premiato a pieni meriti con numerosi altri Awards!
E giusto per dimostrarvi che non dico fesserie, ecco la marea di recensioni positive su Tripadvisor.
E non è tutto! Oltre ad aver ricoperto in passato il ruolo di ranger nella Foresta di Sherwood, Ade è una persona assai brillante: l’amore per la storia, per l’arte e per la recitazione (è anche un talentuoso attore) gli hanno consentito di dare vita ad un alter ego gotico che veste in merletti vittoriani e cammina poggiandosi su un enorme femore: Ezekial Bone.
Il suo Tour Guts & Gore, perfetto in periodi come Halloween, vi farà conoscere la storia più truce di Nottingham con una passeggiata fra omicidi, macabre esecuzioni, storie di cadaveri e inquietanti misteri in compagnia di un bizzarro meme di Edgar Allan Poe dallo spiccato humor so british!
Ma chi è Ezekial Bone? Conosciamolo meglio con un’intervista!
-Ade come mai hai scelto un nome di origini bibliche per il tuo alter ego?
“Io sogno Ezekial Bone ed Ezekial Bone sogna me.” EB 1997
Ho sognato Ezekial Bone la notte di Halloween del 1997. Intramontabile ed esoterico, il nome mi ha colpito, al punto che decisi di usarlo per il mio lavoro.
Ezekial si manifestò per la prima volta durante il mio tour Guts&Gore del 1993.
Ritrovarmi sepolto tra gli aspetti più oscuri della vita Vittoriana mentre facevo ricerche per il Gore Tour mi ha spianato la strada, permettendomi di ottenere il ruolo di Fagin in Oliver Twist che andò in scena al Royal Theatre nel 1994.
Ezekial mi aiutò a capire come interpretare questo ruolo. Dal teatro mi venne poi assegnato l’incarico di realizzare un tour del backstage e, naturalmente, doveva esserci Ezekial, che divenne così una sorta di “spirito del luogo” mutevole, assumendo forme diverse a seconda dei periodi storici.
Divenne un “uomo qualunque”, lo spirito del teatro.
Usavo il nome da qualche anno per il mio lavoro, quando la ragione di questa scelta divenne evidente.
Ezechiele è un profeta nella Bibbia: raccoglie una manciata di sabbia, la getta a terra, assume forma umana e poi Dio le infonde vita.
Quello che sto facendo come storico e attore/artista consiste nel prendere le ossa senza vita della storia e utilizzarle per creare uno scheletro di fatti storici che vado poi a rimpolpare con le mie parole e la mia performance: la carne che da vita alla storia.
Ade nella parte di Fagin -Oliver Twist-
-Tu sei Scozzese (una terra fantastica che spero di visitare presto), come sei arrivato a Nottingham e quando è scoccata la freccia fra te e Robin Hood?
Sono nato a Glasgow ma sono cresciuto in Inghilterra. Nel 1986, da ragazzo, rimasi colpito dal film Highlander e iniziai i combattimenti con la spada.
La mia passione per la storia mi portò a studiare questa materia all’Università di Londra.
Più tardi, nel 1991, mi trasferii a Nottingham per cercare Robin Hood e per valutare la possibilità di lavorare nel settore del medioevo.
Comunque, quando arrivai qui, la città non aveva molto da offrire, quindi pensai:
“Diventerò Robin Hood”.
E dopo 25 anni sono ancora qui, orientato verso il futuro.
È ironico, no? Uno scozzese che salva l’eroe inglese dalla mediocrità in cui si trova?!
-E allora ti senti più Robin Hood o più Ezekial Bone?
Sono entrambi. I due sono sinonimi e allo stesso tempo differenti.
Quando iniziai a fare ricerche sulla storia di Nottingham, mi resi conto che il personaggio di Robin Hood era troppo limitato per permettermi di parlare anche di altri aspetti della storia della città.
Ed è qui che feci la conoscenza di Ezekial Bone, nell’oscurità, ad Halloween.
Quindi Ezekial Bone è Robin Hood. È “’uomo qualunque” del tour del Royal Theatre.
È un personaggio di stampo dickensiano del tour Guts&Gore.
Un’altra manifestazione sta poco alla volta emergendo dall’etere per il Lace Market Tour.
È chiunque io abbia bisogno che lui sia. È una licenza artistica che ho scritto io stesso 😉
-Ade tu sei un attore, uno scrittore e un artista a 360°, si percepisce chiaramente che dietro tutto quello che fai c’è una filosofia. Da cosa deriva, qual’è stata la tua formazione?
Come per ogni artista, il mio lavoro è il culmine del viaggio intrapreso fino a questo punto.
Il mio interesse per la storia mi ha portato prima ai combattimenti con la spada, poi all’università.
Questo percorso ha fatto sì che mi interessassi di religioni primitive, folklore, sciamanesimo e psicologia trans-personale. Il lavoro nell’ambito dei festival ha aperto la mia mente verso altre possibilità, facendomi abbracciare la cultura del fai-da-te e abituandomi a pensare fuori dagli schemi.
Ezekial Bone è la sintesi di tutto ciò; mi sta conducendo fuori dalle tenebre, verso la luce.
La salvezza implica una certa dose di responsabilità e la necessità di restituire al mondo qualcosa in cambio, dunque lui è anche un mezzo per la rigenerazione sociale e culturale.
-Quello che fai per Nottingham oggi è noto a livello internazionale, hai ricevuto numerosi riconoscimenti ed i tuoi tour storico culturali sono apprezzatissimi sia dai gruppi di viaggiatori che dalle famiglie.
Ma quando lasci arco e frecce e togli la maschera di Ezekial, chi è realmente Ade Andrews?
Un essere umano imperfetto. Un empatico. Un guerriero spirituale.
-Ade tu ormai sei entrato nel cappuccio, nella mente e nell’anima di Robin Hood da quasi 25 anni: secondo te cosa penserebbe Robin oggi della Brexit?
Il Robin Hood storico sarebbe stato un nazionalista impegnato a combattere per l’Inghilterra contro i franco-normanni, dunque a favore della Brexit.
Il Robin Hood di oggi (vale a dire il Robin Hood leggendario proiettato nel futuro) ha sviluppato la necessità di avere un mondo migliore.
La Brexit potrebbe essere l’inizio della frammentazione dell’Europa. I paesi con dei confini non sono la soluzione nell’epoca attuale.
Quindi il Robin Hood odierno sarebbe orgoglioso del suo paese, ma contrario alla Brexit.
Ade Andrews il volto di Robin Hood
-In Italia dici Nottingham e dici Robin Hood. Ti confesso che sono partita con l’aspettativa di trovare una Nottingham interamente imperniata sulla leggenda di Robin ma non è stato così. Nessun intrattenimento per strada e nemmeno una calamita come souvenir nella zona del castello!
E’ una fortuna che tu che indossi i panni di questo eroe figlio di Nottingham e ne fai rivivere la storia. In altri Paesi ne avrebbero sfruttato la figura fino ad inflazionarla ma a Nottingham no: come mi spieghi tutto ciò? E’ una scelta voluta da parte dell’amministrazione?
Il mondo spesso fa fatica a credere che la città non avesse fatto nulla con Robin Hood.
Come è possibile riuscire a non fare nulla di valore con un personaggio di fama mondiale? È un marchio globale senza prodotto.
La realizzazione di questo brand avrebbe permesso alla città di arricchirsi, non solo in termini economici ma anche culturali.
Come sia successo è il risultato di tratti del carattere umano che sono l’opposto di quello che la leggenda rappresenta: interesse personale, desiderio di controllo, mancanza di immaginazione, ego, pigrizia…
L’amministrazione ha sempre detto: “Non siamo mai stati capaci di sfruttare Robin Hood.” Questo spiega tutto.
Non si tratta di “sfruttare” Robin Hood, ma di “utilizzare il potenziale” di Robin Hood. È quello che ho fatto come artista e come educatore, cercando di essere una fonte di ispirazione per il mondo attraverso un contenuto culturale al posto delle solite stronzate che la gente si è bevuta per decenni.
Sono felice che le cose stiano cambiando grazie al nuovo sviluppo turistico al Castello di Nottingham e al Visitor Centre della Royal Society for the Protection of Birds nella foresta di Sherwood, quindi il futuro sembra più roseo.
Fino ad allora continuerò a fare da guida, mobilitando la gente nel mondo e combattendo una battaglia giusta, facendo giustizia e diffondendo la cultura tra le strade della Città Fuorilegge.
-Lo so, ti avranno fatto questa domanda centinaia di volte: se oggi tu potessi rubare qualcosa per regalarla ai poveri, cosa ruberesti e a chi? Non vale dire la Regina!
Ruberei il potere dalle mani dei cosiddetti leader della società contemporanea, quelli che vogliono dividere e comandare, quelli che sfruttano i deboli e i poveri e quelli che hanno messo in ginocchio il mondo.
Lo userei per dare alle persone comuni il potere di alzarsi in piedi, essere responsabili e combattere per un mondo migliore e più onesto per tutti.
-Ed ora la domanda seria: nella mitologia classica “Ade” era il Dio degli inferi ma il tuo aspetto si avvicina di più a “Cupido” il Dio romano dell’Amore. Considerando che arco e frecce già ce li hai, che ne pensi di venire in Italia quando andrai in pensione da Robin Hood?
Ezekial vive nella mia fantasia e si manifesta nel mondo reale attraverso la mia arte.
È da vedere dove tutto ciò mi porterà in futuro.
Finora mi ha portato a creare personaggi per il National Trust e per l’English Heritage, al festival di Glastonbury e a quello di Edimburgo, sui palchi di teatri a qualche film indipendente, fino ai canali Discovery, History e Travel.
Ezekial nei panni di Robin ha rappresentato Nottingham in alcune fiere in Germania e nel 2018 rappresenterà la mia città a Cannes, in Francia. Chissà dove altro mi porterà…?
Certo, l’Italia sembra una buona idea. Forse, un giorno…
“E mi sono votato, come un monaco in servitù, mantenendo la mia mente libera dagli
scossoni di questa vita mondana, affinché potessi librarmi nell’Aldilà ed essere infine libero!”
“L’avvocato del Diavolo” EB – Festival di Glastonbury 2002 e 2003
Ragazzi, se in futuro Nottingham sarà nei vostri radar, non mancate assolutamente il Robin Hood Town Tour e se avete fegato, accompagnatevi sulle strade selciate della città insieme ad Ezekial Bone con il suo Guts & Gore.
Su www.ezekialbone.com tutte le info su date e orari
Inoltre trovate Ezekial Bone su:
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Photo Credit ezekialbone.com
Sei troppo avanti. Hai intervistato Robin Hood di persona personalmente. Scherzi a parte, mi sono messo comodo ed ho letto questo post tutto d’un fiato. Bella ed interessante l’intervista che rivela un personaggio particolare che ama il proprio Paese e le tradizioni locali.
E’ vero traspare un vivo attaccamento per il proprio Paese, oltre che a un profondo interesse per la storia. Ade è proprio un personaggione particolare come hai detto tu: ce ne fossero così anche da noi!
Grazie per esserti fermato -comodamente- sul Carro 😉 Dal tuo bolide “El Andador” praticamente sei retrocesso 😀 😀 😀
Buon fine settimana 😉
Si, mi sono messo comodo per leggerti; stravaccato sul divano con Luna appollaiata sulle gambe ed El Andador comodamente rilassato in garage sotto la sua copertina
Ah come t’invidio! Le attenzioni di un animale, soprattutto alla sera sul divano, ti riconciliano con il mondo…ne ricordo bene le sensazioni (R.I.P.) :'(
Comunque che è sta discriminazione, perché non fai appollaiare anche El Andador sulle gambe? 😀 😀
Buona serata!
Mancano mesi prima che io possa metter piede in capitale e tu mi fai venire voglia di un’altra città (anche): te pozzino!
:*
Che colpaccio vai a Londra? Chissà se capiti in occasione del superwedding?! Comunque una scappata a Nottingham *_* merita assolutamente, anche solo per ascoltare le ballate di Robin Hood 😉
Grazie per essere passata Bruna!
Il superwedding di chi? :O mi son persa qualcosa, mi sa!
Il Super Royal Wedding Bruna! Quello del principino Harry e la sua fidanzata attrice americana! 🙂 Se vai portami la bomboniera 😛
Mi spiace, loro si sposano a maggio e io vado prima!
Peccato! Sai che buona la real torta! 😛
Ahahah! Be’, in questo momento sono più impegnata a immaginare quanto sarà buona la mia a settembre 😛
Daiiii che bello! *_* Anche io scelsi settembre, porta bene 😉
Un bacione!
Speriamo, speriamo! A presto Orsa!
A presto! 🙂
A parte il fatto che è Ade è un gran figo – o lo penso solo io? Sarà che io ho un debole per tutto ciò che è British ma questo uomo misterioso ed eclettico è davvero charming
Fascino a parte, è davvero ammirevole quello che fa per la sua città di adozione, per salvare un pezzo di storia e di cultura che altrimenti sarebbe già scomparsa da tempo. E’ un po’ quello che sta succedendo dalle mie parti con la figura della “masca”, una sorta di strega che secondo la leggenda viveva tra le rocche e i boschi del Roero: se ne parla in qualche articolo, ma non si cerca di “investire” su questo personaggio. Per questo Ade è davvero un eroe, anche se nella vita vera non ruba ai ricchi per dare ai poveri.
Allora aspetto che mettano un volo diretto anche da Torino, e spero che sia presto!
Un bacione
Eh non credo affatto che lo pensi solo tu, qua ci scappa un fan club italiano secondo me 😉
E’ stato sconcertante scoprire che Robin Hood non sia di “questione primaria” nella sfera turistica della città, non dico di esserne rimasta contrariata ma quasi…
Ed è una vera fortuna che questo eroe abbia indossato il cappuccio di Robin Hood altrimenti Nottingham ne sarebbe stata davvero orfana!
Infatti non conoscevo la “masca”, sembra assai affascinante: perché non cominci a parlarcene tu in un post? 🙂
Dici che Ade non ruba? Dai che invece un po ruba-cuori lo è! 😉 Incrocio le dita per il diretto Torino-Nottingham allora!
Un bacio e grazie di tutto Silvia!
Datemi una A, datemi una D, datemi una E – ADE!!! Fan club con le groupies vestite da Robin Hood però 😉
Mi piacerebbe parlare della masca ma aspetto sempre che il proprietario del castello di Pocapaglia (dove si dice che vivesse la masca più famosa) si decida ad aprire le porte ai visitatori. Succede solo una volta ogni anno o due e non sono ancora riuscita a metterci piede!
Grazie a te e buona domenica ❤️
C’è proprio un castello allora? Che bello, me lo immagino molto CREEPY e la cosa che si apre solo ogni anno o due lo rende ancora più affascinante: mette i brividi, come nella migliore tradizione horror!
Allora non perdere assolutamente la prossima congiunzione astrale! 😉
hahahah siamo a livello groupies?! Lo sai che io sono un maschiaccio e il vestito da RH mi piacerebbe moltissimo ma questo è l’unico caso in cui indosserei volentieri il costume da Marian 😉
Buona domenica anche a te Silvia❤️
Che fortuna, hai conosciuto Robin Hood! Affascinante anziché no il ragazzo… certo che se andrò a Nottingham lo contatterò per fare il tour…ehm..scusa, l’ormone impazzito, a parte gli scherzi, il tour mi sembra molto interessante e completo! Bella esperienza e carina l’idea dell’intervista!
hahahah certo è colpa mia ho sbagliato giorno della settimana, in genere gli gnocchi è il giovedì!
Assolutamente da non perdere se vai a Nottingham, è come andare a Roma e non vedere il Colosseo 😉
Grazie Alessia, buon fine settimana :*
Bellissima ed interessante intervista. Penso che Robin Hood sia continua nei cuori dei cittadini di Nottinghamshire.
Ciao Geoff che piacere vederti sul blog! La penso come te: i cittadini della Contea di Nottingham sono molto fieri ed orgogliosi della propria storia e delle proprie leggende. Ho passato pochissimo tempo a Nottingham ma è bastato per scoprire che siete un popolo con un cuore davvero grande 😉
Grazie per le tue parole, porta i miei saluti al vostro meraviglioso angolo d’Inghilterra *_*
Buon fine settimana!
Non sono mai stata una gran fan di Robin Hood: quando le mie amiche sognavano di essere Lady Marion, io preferivo essere Constance, l’amore segreto (mica poi tanto!) di D’Artagnan!
Ma devo dire che dal vivo questo Robin Hood merita davvero tanto! XD
Non vorrei scadere in queste banalità, perché anche la sua storia è molto interessante, ma – oh, scusate – anche gli occhi vogliono la loro parte!
Non mancherà sicuro un bel tour, semmai riuscirò ad approdare in quella terra! 😉
Azz e se merita! Ma poi il suo lavoro lo sa fare bene, secondo me il suo tour è più avvincente di qualsiasi film mai visto su Robin Hood!
Negli ultimi anni sto particolarmente apprezzando le visite guidate e se -come dici tu- anche l’occhio viene appagato allora tanto meglio no?
Grazie per essere passata un bacione :**
Ps: mica male Constance! 😉
Dimmi quello che vuoi ma io preferisco la volpe 😉 un amore lungo una vita hehehehhe
Buon fine settimana
Ciao Lilly, la volpe credo che sia nel cuore di tutti noi, però in un eventuale restyle disneyano 2.0 io Ade ce lo vedrei benissimo.
E poi diciamocela tutta, il volpacchiotto non era mica così “pericoloso” a colpire al cuore? 😛
Scherzi a parte è ammirevole il lavoro di Ade/Ezekiel: dalla insolita nascita del suo personaggio a come sia arrivato ad indossare il cappuccio di RH si percepiscono una storia profonda e una persona davvero speciale. A Nottingham devono essere fierissimi di lui 😉
Buon fine settimana anche a te!
Concordo con te anche se da piccola il volpone colpì nel segno del mio cuore 🙂 hahahahhaha Vogliamo parlare della versione ridicola/comica di RH ladro in calzamaglia hahahahha
Bacini cara
Si lo ricordo! Quante risate! 😀 😀
Buon lunedì 🙂
Voglio fare la groupie e dirti che, in barba a Sean, Kevin e Russell, mi sono appena innamorata! Ma esco subito da questo ruolo frivolo, per farti i miei più vivi complimenti per questo pezzo. E per togliermi tanto di cappello davanti ad un uomo come Ade…
Sono rimasta a bocca aperta nello scoprire che le sue origini sono scozzesi, perché sai, a volte, questa legge del contrappasso è proprio birbante: abbiamo uno scozzese con una personalità spiccata, che sta letteralmente salvando Robin Hood, Nottingham e, nel complesso, direi che sta tenendo a galla l’intera municipalità!
Trovo straordinario il suo progetto, i tour che propone a chi ha voglia di scoprire Robin e Nottingham, oltre l’immagine di personaggio televisivo e ambientazione cinematografica. Mi da l’idea di una persona incredibile, di quelle in grado di ‘narrare a colori’, in grado di farti passare intere scene davanti agli occhi, emozioni, profumi, personaggi, momenti.
Mi infonde l’idea di uomo sagace, con una mente talmente vasta ed una personalità così spiccata, che probabilmente incanta chiunque partecipi ai suoi tour. Perché riesce ad incantare anche attraverso questo post!
Sto ancora pensando al passaggio, in cui spiega la scelta del nome Ezechiele: prendere ossa senza vita della storia, creare uno scheletro di fatti storici, ravvivarlo con le sue parole… Se non è poesia questa!
C’è anche un fatto su cui non avevo mai riflettuto: spesso restiamo interdetti, quando una città sfrutta il suo personaggio più noto, per citarne uno Shakespeare. Diventa tutto talmente turistico, da essere persino nauseante. Eppure a Nottingham è vero il contrario. Questa apatia attorno alla figura di Robin, è sconcertante e anche fastidiosa, proprio perché eccessiva. Poi, però, grazie ad Ade diventa tutto equilibrato, di qualità, un’esperienza per intenditori. Per cui, forse, dobbiamo dire grazie ad un tale stranissimo modo di agire!
La figura di Robin è nata come leggenda, è sopravvissuta come tale e, ancora oggi, affascina per il suo essere così nebulosa. Ma grazie ad un grande uomo scozzese, torna in vita per raccontarvi qualcosa di sé…
Buona serata Dani, grazie per avermi regalato un sogno, per concludere questa settimana !
Claudia B.
Mio dio Claudia, ora sono io senza parole davanti alle tue! Sei stata talmente empatica da entrare quasi nella mente di Ade e di comprenderne all’istante l’indole.
In merito al tuo discorso sull’apatia di Nottingham e sull’equilibrio ristabilito grazie a Ade, permettimi di dire che un personaggio come lui e come il suo Ezechiele spiccherebbero comunque, anche se Nottingham fosse spiccatamente votata al turismo in calzamaglia…alla stregua di S.Gregorio Armeno sotto natale per farti capire 😉 Direi che lo scozzese che salva l’eroe inglese dalla mediocrità a questo punto è quasi meglio della leggenda stessa di RH. Sai ho saputo che Ade ha un libro su Ezekial in cantiere e non vedo l’ora di approfondire nero su bianco questa sua personalità così eclettica: hai ragione non è da tutti saper andare oltre e catturare -come dici tu- anche attraverso un post e migliaia di chilometri di distanza! 😉 Andiamolo a prendere, portiamolo qui e diamogli il ministero dei beni culturali! 🙂
Ma grazie a te e alle tue splendide parole Claudia!
E non parliamo di sogni, và! 😛
Orsa, ma mentre intervistavi il buon Robin Hood, niente niente è partita in sottofondo Everything I do di Bryan Adams? ;o)
Eh magari!
Naaaaa ripensandoci Everything I do di Bryan Adams è troppo dolce, fa troppo polpettone diabetico 😛
Come le ragazze qui sopra sono innamorata anche io del nostro caro Ade! Che personalità carismatica.. Andrei a Nottingham solo per fare il tour con lui – ovviamente per amore della storia eh! Eheheheh scherzi a parte, è bello che si sia preso l’incarico di tenere viva la leggenda e la storia di un personaggio che altrimenti senza lui sarebbe morto.
Grazie per avercelo fatto conoscere così bene Dani! <3
Bentornati in Italia ragazzi!
Già per amore…della storia eh? 😛
Ma grazie a te Lu, Ade è veramente un uomo raro e ci tenevo tantissimo a farvelo conoscere, sia in qualità di Robin che in qualità di personalità dalla grande vocazione artistica e umana!
Aspetto i tuoi racconti polacchi 😉
Brava un vero scoop! Devo dire che lui è bravo…. si lo ammetto volevo dire bello, anche l’occhio vuole la sua parte. 🙂
Marika il tuo commento era finito nello spam ma ti ho recuperata! 😉
Grazie per lo scoop ma il fascino, l’intelligenza e la personalità di questo Robin Hood 2.0 sono sotto gli occhi di tutti 😉 Il guaio è staccarli gli occhi! 😛
Grazie per essere passata, buon WE! 🙂
lo dico io che gli uomini inglesi e scozzesi sono i migliori.
Guarda lui, bello, intelligente, interessante… cosa si può volere di più?
e tu sei una grande ad averlo intervistato! Io mi sarei sciolta a guardarlo con gli occhi a cuoricino per tutto il tempo! ahahahahah
Un giorno spero proprio di partecipare al suo tour, ma solo per saperne di più su Robin Hood! 😉
Vero? Lo affermi con cognizione di causa eh! 😉
A chi lo dici…ho approfittato della storica amicizia fra un orso (il buon Little John) e il volpacchiotto Robin Hood 😉
Grazie per essere passata Stefy!
Ei, ma allora c’era qualcosa di Robin Hood! Bellissimo lui e intelligenti le domande. Ora ci siamo messi a fare le interviste Dani? Allora sappi che quando mi daranno il nobel per la pace voglio che tu sia la prima a intervistarmi,
La citazione su Ezechiele mi è piaciuta un sacco e concordo con lui quando spiega che la Brexit potrebbe essere il segno di una frattura dell’Europa. Anche se gli inglesi sono sempre stati un pò fuori dalle righe con tutta sta tradizione. Poi quando ce la devono mettere (vedi per es che il paese non ha saputo fare di Robin Hood un punto di forza a favore del turismo) non lo fanno. Ma vedi che la gente sta strana proprio!
Ok Tiziana: andata! Ti auguro davvero un giorno di ricevere alti riconoscimenti e l’intervista in esclusiva sarà mia!
Quanto ha ragione il buon Robin sulla questione Brexit/confini …quanto se ne pentiranno gli inglesi secondo me! 🙁
Leggo solo ora questa stupenda intervista.
Inizio con una piccola riflessione: in Italia se avessimo avuto un personaggio simile, altro che inflazione. Credo che sarebbe stato disegnato anche sui muri dei bagni pubblici. Quindi da una parte apprezzo il fatto che Nottingham abbia preso la decisione di non “sfruttare” la figura di Robin per far parlare di sè (succede lo stesso in Scozia con Outlander, mi aspettavo chissà cosa ed invece devi cercarli col lumino i gadgets). Dall’altra parte, come hai detto giustamente te, quando uno pensa a Nottingham, pensa automaticamente a Robin. Io sono cresciuta con mia mamma che venerava Kevin Kostner, e quel film è sempre stato uno dei miei preferiti. Uno si ASPETTA di arrivare lì e trovarlo non ad ogni angolo, ma quasi. Quindi il lavoro di Ade, tutto il suo impegno, è doppiamente apprezzabile. Tanto di cappello ad un genio come lui che ha saputo reinventare da solo la città, ed offrire qualcosa di unico a chi la visita. Te lo dico, partirei all’istante. Ora subito!
Ciao Celeste! Hai ragione, in Italia sarebbe un personaggio di spicco ma è difficile che da noi qualcuno si innamori perdutamente di una città come Ade ha fatto con Nottingham. Qua te fanno passà la voglia!
Il fatto poi che sia scozzese che grande valore aggiunto eh!? 😉
Anche io ripartirei all’istante heheheh ciao e grazie per esserti fermata a leggere 🙂
Orsa, non me ne voglia il mio fidanzato, ma questo Ade è moooolto affascinante (oltre ad essere scozzese, attore e scrittore!!!). Tra l’altro qualcosa mi dice che non essere l’unica a pensarla cosi ehehe
Scherzi a parte, grazie davvero per aver condiviso questo tour, se Nottingham sarà tra i miei prossimi viaggi, non dimenticherò assolutamente di prenotare una visita guidata con l’adorato Robin *_* per una volta potrei fare io Lady Marion, no?
Eh infatti Cris, mi sa che qua fra poco si deve staccare il biglietto come nell’ufficio postale! 😛
Ti passo questa info preziosissima mi raccomando fanne buon uso: Visit Nottingham ha lanciato un contest per vincere un giorno da “fuorilegge” insieme a Robin! In palio ci sono due notti (ma non credo con Robin-peccato), esperienze, cene e visite alla città! Nel caso partecipi inboccallupo! 😉
Comunque Ade è davvero un gran bel figo, anche l’occhio vuole la sua parte! Bellissima intervista, Robin Hood è veramente un simbolo, è bello che tengano ancora viva questa “fiamma” per avere una particolarità tutta loro 🙂
E ironia della sorte è tutto merito di uno scozzese!
Si, Ade ha un volto che sembra essere fatto apposta per “indossare” il mito di RH, ora quando io ripenso al personaggio di Robin sotto il cappuccio ci sono inevitabilmente i suoi bei tratti 😉
Ciao Giulia buon fine settimana!
Però, che Robin Hood affascinante! 🙂 Sono sempre stata affascinata dalla figura di Robin Hood in tutte le sue trasposizioni e devo dire che l’attore è perfetto per il ruolo! Altro buon motivo per una visita a Nottingham 😉