Quella sera fra i vicoli di uno dei Borghi più Belli d’Italia, gli unici rumori erano i nostri passi nella neve, e la vocina di una serial stalker di gatti randagi:
“Ma vieni qui bel micino, macchefffai nella neve, ti geli le zampine! Dove scappi, fatti accarezzare, miciomiciomiciomicio… dimmi dove mangiare a Santo Stefano di Sessanio”
Complice la magia di una Santo Stefano di Sessanio imbiancata, quella sera oltre al gatto, faceva le fusa ancheun’Orsa.
Dove mangiare a Santo Stefano di Sessanio
Dopo aver preso possesso del nostro alloggio nell’albergo diffuso Residenza La Torre e, dopo aver spazzolato buona parte della colazione annientandola anzitempo, decidiamo di uscire nella neve per andare a caccia di locande.
È stato bellissimo passeggiare fra le viuzze silenziose, tranquille e colme di neve soffice, ma la ricerca di un posticino dove mangiare a Santo Stefano di Sessanio non è stata per niente facile.
“Allora Orso, tocca solo scegliere: c’è Il Cantinone, La Locanda da Geppetto, Nonna Peppina, La locanda sotto gli Archi… dai andiamo a cercarle!”
A trovarle le abbiamo trovate, ma erano tutte chiuse per ristrutturazione o per ferie stagionali
Stremati dal freddo e dagli scalini, stavamo quasi elemosinando al gatto un po’ dei suoi croccantini quando nella neve vediamo avanzare una coppia di avventori in giacchetta e jeans.
Li aggancio e chiedo:
“Mi scusi buonuomo, mi saprebbe indicare una locanda aperta?”
“Sì, certo, la mia. Mi ero allontanato per comprare le sigarette. Sguitemi”
Perfetto! Facciamo una centinaio di metri nella neve e troviamo la sua locanda: Il Ristoro degli Elfi.
Porca miseria, era proprio il locale in cui non volevo andare dopo le batoste di recensioni che avevo letto su TripAdvisor.
Cominciamo quindi il racconto sull’excursus culinario abruzzese proprio da qui.
Abruzzo dove mangiare a Santo Stefano di Sessanio: Il ristoro degli Elfi
(e dei gatti)
Se dovesse emergere una cloud tag dalle recensioni di questo locale via TripAdvisor, le parole sarebbero: ubriacone, maleducato, scadente.
Invece io ribatto con simpaticissimo, ospitale, una gran bella mangiata.
Ora, due sono le cose: o le recensioni ammazzalocali fake sono una nuova disciplina olimpionica, oppure più probabilmente dipende da come ci si pone con le persone. Il gestore di questa locanda è stato assolutamente ospitale, simpaticone e non abbiamo mangiato affatto male.
Giudicate voi:
– è venuto al tavolo ogni due minuti per sincerarsi che fosse tutto a posto;
– ha riso e scherzato sulla nostra fame esortandoci a non mangiargli anche il tagliere di legno;
– ha portato porzioni abbondanti;
– ci ha offerto extra una selezione di biscottini tipici da pucciare nel vin cotto;
– ci ha fatto conoscere i suoi gattoni e li ha cibati sotto i nostri occhi con degli enormi pezzi di carne di agnello;
– caffè in omaggio;
– alla nostra richiesta di indicazioni per ritornare all’alloggio ha telefonato personalmente al proprietario per essere più preciso;
– e poi voleva pure accompagnarci!
Se questa è una persona ubriacona, maleducata e cafona, o io non ho capito niente oppure occorre seriamente regolamentare e verificare le recensioni su TripAdvisor.
Ma veniamo ai fatti e ai piatti. Antipasto tipico del posto (c’erano anche i formaggi, ma abbiamo voluto evitare) con lenzuolata di ottimi salumi, ceci, patate allo zafferano strepitose, zuppa di orzo e farro condite con l’aceto balsamico e con l’olio locale.
Come prima portata io ho gustato una zuppa di lenticchie tipiche di Santo Stefano di Sessanio.
Sono molto piccole e saporite, ricche di ferro e dal sapore delizioso.
I crostini dorati e croccanti sono stati proprio la morte loro!
Orso invece per mantenersi più leggero ha ordinato fettuccine con salsiccia, zucchine e zafferano.
Questi invece i buonissimi biscotti che abbiamo pucciato nel vino e con cui abbiamo allegramente brindato agli Elfi e ai padroni della loro locanda.
Costo dell’Operazione “a cena con gli Elfi” Euro 30,00.
Abruzzo dove mangiare a Santo Stefano di Sessanio: La Locanda Sul Lago
Una graziosa locanda ai piedi del centro antico di Santo Stefano di Sessanio.
Calda, accogliente, con una ricca selezione di piatti della tradizione e con servizio e cortesia da manuale.
Allestita in un vecchio casale, questa locanda è stata meritevole di averci offerto un meraviglioso calduccio dopo la scalata nella neve per raggiungere la Rocca Calascio.
Cominciamo con una strepitosa carrellata di antipasti a base di salumi tipici, anche di pecora, e di fegato di cinghiale (quello più scuro nella foto).
Una porzione di peperoni e uova, altra pietanza tipica il cui connubio insolito mi ha davvero stupita.
Poi ancora le lenticchie tipiche coltivate proprio nei campi adiacenti alla locanda ed arricchite dal peperone crusco. Stiamo ancora all’antipasto eh!
A seguire un gattò di patate con guanciale squisitissimo e una sorta di baked potato farcite con n’duja (una licenza culinaria della cuoca calabrese).
E alla bruschetta con fettazza di roast beef e peperoni che fai, gli dici no?
Con questo l’antipasto era finito… e finiti lo eravamo anche noi.
Potevamo anche chiudere la jam session, ma come facevamo a non ordinare un primo della tradizione abruzzese?
Così abbiamo osato (e rischiato) con un primo di spaghetti alla chitarra conditi con il ragù della sacra trilogia: maiale, agnello e vitello rigorosamente tagliati a coltello.
Nonostante stessimo esplodendo, li abbiamo letteralmente divorati.
Ma dico io, non lo possono brevettare un cibo che si autodistrugge nello stomaco dopo 10 minuti? Dopo tutte queste portate ho dovuto rinunciare al dolce, non me lo perdonerò mai!
Costo dell’Operazione “Aspettando Godot e la digestione” Euro 44,00.
Tutto qui? Solo due locali dove mangiare a Santo Stefano di Sessanio? Sì, solo due.
A parte la durata brevissima del nostro soggiorno, vi assicuro che i pasteggi abruzzesi sono davvero sazievoli.
E poi, come dicevo prima, buona parte delle osterie era chiusa.
Ma vi lascio con il bonus di un locale davvero carinissimo in pieno centro storico a L’Aquila. Centro storico che nonostante sia stato tristemente ferito a morte, oggi è un brulicante cantiere in via di guarigione.
Dove mangiare a L’Aquila: Arrosticini Divini
E come per The Mangler La macchina infernale di Stephen King, che una volta assaggiato il sangue di una vergine non può più fare a meno di vite umane, allo stesso modo dopo aver assaggiato gli arrosticini di pecora non guarderete più gli ovini con gli occhi di prima.
L’espressione sorniona di un’Orsa che aspetta la sua pecora in cottura
La carne di pecora ha un sapore peculiare che deve piacere: un gusto forte e deciso, ma che crea dipendenza. Questo locale famosissimo nel centro storico a L’Aquila, è ogni sera frequentato da giovani e famiglie che vengono per cenare con “caraffe” colme di arrosticini. Esatto caraffe! L’ho trovato un modo sfiziosiso per servirli.
Tra l’altro il menù offre anche gli arrosticini di pollo testati ed approvati da me, oppure gli arrosticini vegetariani con verdure e scamorza affumicata. Non sono vegetariana, ma che vuò, ho provato anche quelli!
Ad ogni modo e in ogni forma, gli arrosticini di pecora alla brace hanno vita brevissima, parola di Orsa.
Vengono serviti accompagnati da colossali bruschette e si mangiano staccandoli direttamente dallo spiedino di legno. Le porzioni sono a scelta, nel senso che si possono ordinare a numero (uno, due, quindici, settantacinque).
L’Orsa vi consiglia gli arrosticini artigianali tagliati a mano, come da menu: pare che siano più gustosi, e infatti ho constatato come la carne dei tocchetti sia bella magra e saporita. Si scioglie letteralmente in bocca!
Sto giro però il dolce l’abbiamo preso, tiè!
Un goloso duetto di tiramisù classico e in versione allo zafferano, entrambi davvero deliziosi.
Costo dell’Operazione “AperiPecora” Euro 30,00.
That’s all folks. Vi lascio con un altri scatti di Santo Stefano di Sessanio, un borgo che incanta.
Il vicolo del bacio
Ma che dire della foto in apertura, con te che accarezzi il gatto, con l’ombrello a decorazione felina? Bellissimo ❤️
Direi che nonostante la maggior parte dei locali fosse chiusa, non vi è andata affatto male. Penso proprio che mi sentirei a casa perché adoro i salumi, potrei praticamente vivere a insaccati (e formaggi). Gli arrosticini li ho assaggiati proprio qui a Bra perché ogni due anni a Cheese c’è una bancarella di street food che arriva dall’Abruzzo e fa solo arrosticini. E c’è sempre una coda pazzesca. Mamma mia se ci penso mi viene una fame!
Per quanto riguarda le recensioni te l’ho accennato oggi: non so mai quanto credere a quello che leggo perché come dici tu mi viene da pensare che ci siano dei gruppi di recensori creati apposta per sceditare dei locali. E poi c’è sempre una cosa che mi disse la padrona di un B&B che non riusciva a “salire” nella classifica delle strutture nonostante le recensioni positive perché, a suo dire, per arrivare in cima le strutture devono pagare. Non so se sia effettivamente così ma potrebbe anche essere…
Buona serata, e grazie per la mangiata virtuale ❤️
Ahh quell’ombrello! Il mio con il logo del blog l’avevo ceduto ad Orso…ovviamente si era rifiutato di farsi vedere con i #gattini 😀 😀 Ti ringrazio per il complimento!❤
Allora l’Abruzzo potrebbe essere decisamente la tua seconda casa: mi chiedo come mai nel tuo lavoro precedente non ti abbiano fatto fare qualche reportage sulla gastronomia (pazzesca e autentica) di questa regione! Anche a Salerno in occasione della fiera Street Food ci sono gli arrosticini ma avendoli provati entrambi ti dico che non sono la stessa cosa 😉 mi farai sapere il tuo parere quando li assaggerai in Abruzzo 😉 Sconcertante questa cosa che bisogna pagare per salire in cima! -_- Non lo sapevo e sono sempre più scettica su Trip 🙁
Ma figurati, se ti va ti posso offrire anche un digestivo virtuale 😛
Buona serata anche a te Silvia :*
Uno di quei post che mi ricordano che una delle cose più belle della vita è gustare del buon cibo, soprattutto quello casereccio e verace. Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca ed ingrassare ad ogni foto!
Il borgo di Santo Stefano avvolto nella neve sembra appena uscito dalle fiabe, immagino sia stato emozionante averlo quasi tutto per voi!
Mi sono segnata tutti i ristoranti perché nell’orsa we trust :O
Vero, hai usato parole sante “casereccio&verace”! E la cosa bella è che è tutto qui a casa nostra e non occorrono ore ed ore di voli e code ai gate! Come si mangia in Italia da nessun’altra parte del mondo 😛
Si è stato fantastico, senza turistaglia come piace a me però il fatto di trovare tutto chiuso, anche le botteghe di artigianato tipico mi ha lasciata con la voglia di ritornarci magari a fine estate…e non c’è niente da fare sono incontentabile 😉
Hahahaha nell’Orsa We Trust mi piace tantissimo 😀 Ti ringrazio Simona, buona settimana 😉
Eh che dire, che se non bramassi disperatamente un po’ di sole e caldo mi avresti fatto tornare a galla la voglia del Natale. Dai, il tuo incontro con il signore brontolone,maleducato e sì un puzzone ci sta sempre bene, non è un po’ l’emblema della magia del Natale? Il locandiere nella sua locanda i pellegrini infreddoliti ed affamati e dona loro un po’ di conforto nella rigida notte invernale. Oddio la sdolcinatezza che mi è uscita fuori, parliamo di cose serie va’! Ma quei salumi? E quei legumi? E gli arrosticini? Posso solamente immaginare come si possa tornare rilassati, sazi e felici dopo un viaggio in Abruzzo. Ed io non ho mai considerato questa regione! Capra-Capra-Capra!
Hahahahaha Marghe ci mancava solo il bove, il ciuchino e la mangiatoia hahahaha ma per magnà NON per altro! 😛 Esatto, non hai idea della rilassatezza mentale proprio, uno stato di grazia! 😉
Non hai mai considerato l’Abruzzo? Noooo, niente capra-capra-capra peggio! PECORA PECORA PECORA!
😀 😀 😀 Buona serata ti abbraccio!
Ultimamente le recensioni su Tripadvisor sono veramente da prendere con le pinze! Non so se si tratti di recensioni ammazza locali fake, oppure più semplicemente di gente frustrata che si diverte solo a giudicare (male). Ci è capitato anche a Firenze di andare in ristornati con recensioni pessime che invece ci sono sembrati delle vere chicche. Dopo averli provati abbiamo capito che in molti casi sta tutto nel fatto che le persone che lasciano questi commenti pessimi si sentono critici culinari al di sopra di tutti, mentre per noi è anche l’esperienza umana quella che conta. Scambiare due chiacchiere con il proprietario, chiedere il perché di certe scelte e farsi raccontare la sua storia. Mi chiedo, se anche queste persone lo facessero, poi sarebbero in grado di sparare a zero, così?
E chi lo sa? So solo che ultimamente leggo sempre più spesso delle secche smentite da parte dei proprietari dei locali, che con toni azzeccosi fanno tacere gli autori dalla critica facile 🙁 E lì capisci tutto!
La serata no può starci tutta ma di quella è facile rendersi conto: ci sono situazioni in cui davvero i camerieri, il personale e i cuochi smazzano di brutto, soprattutto durante i pienoni turistici…eppure sono sempre con il sorriso o il sorry pronto! Quindi si, può essere come dici tu, la frustrazione dilaga 😉
Buona serata Fiammetta! 🙂
La foto di te col micio è da incorniciare È poetica, dico davvero! A me affascina da morire questo borgo e ho immaginato la pace nel girarlo in solitudine sentendo solo lo scricchiolio della neve sotto i vostri piedi. Nonostante la maggior parte dei locali fosse chiusa siete stati fortunati, i piatti da te descritti mi fanno tutti gola, soprattutto i salumi, che io adoro, e le zuppe. Voglio andare a mangiare poi gli arrosticini nella giara..potrei sentirmi male per quanti potrei divorarne…
Un abbraccio Orsa, e grazie per queste dritte!
Grazie Alessia! Rispondo in ritardo cane, anzi in ritardo gatto 😛 Hai immaginato bene, la pace è esattamente quella che ti sei figurata: ci siamo goduti la magia di questo borghetto innevato tutta per noi! ^_^
Se adori salumi e zuppe allora è roba tua proprio, ci devi fare un salto, non è molto lontano da Roma! 😉
Ti abbraccio anch’io e grazie ancora!
Una full immersion nel cibo buono. Certo la temperatura invogliava a farsi del male e avete fatto benissimo. Di trip oramai non mi fido più preferisco altre app con le quali mi sono trovato molto bene fino ad ora. Ho preso nota dell’ubriacone; se mi fa sparire i gatti ci andrò sicuramente. Al più li farà sparire Luna 🙂
hahahaha si ci siamo proprio fatti del male hai ragione! Guarda sui gatti del ristorante per come li ho visti piazzati (ed erano enormi) ci uscirebbe una bella battle con Luna per cui nel caso…portati due cerotti! 😛
Grazie per essere passato! 🙂
Ma hai “magnato” tutta sta roba?!?!?
Ohyeah 😛 hahahah e che facevo dicevo no? 😉
Cara, ma tu sai che io e Dani siamo in partenza per l’Abruzzo? No, forse non lo sai, anche se penso di avertelo accennato nel post dedicato alla ‘Residenza la Torre’.
Ebbene, a fine mese, complice un lungo ponte a San Marino, ci attendono quattro giorni in moto sulla Majella! Ecco, l’ho detto. Desideravo tanto tornare in Abruzzo, dopo il viaggetto del 2015 e, se devo essere sincera, la vostra fuga a Santo Stefano di Sessanio immersa nella neve, mi ha dato la spinta finale. Nel senso che mi avete fatto venir voglia di partire al più presto!
Anzi, visto che i tuoi splendidi e mangerecci consigli sono (da bava alla bocca tipo cane idrofobo) davvero superlativi, un salto dalla Majella al Parco Nazionale del Gran Sasso, ci starebbe stra-bene! Giusto per una nuova visita a Santo Stefano di Sessanio, che veneriamo. Anche se non mangio pecora, per cui lascerò il simpatico animaletto alle fauci del biker ufficiale, mi butterò sul resto.
Posso dire anche io una cosa sulle recensioni TripAdvisor? Strumento utilissimo, ma purtroppo per tutti, usato malissimo. Disgraziatamente può rovinare il lavoro delle persone, senza che queste ne capiscano nemmeno il motivo. Sarebbe ora di mettere dei filtri!
E si, aggiungo anche che il modo in cui noi ci poniamo con gli altri, nel 98% dei casi incide sul modo in cui gli altri trattano noi. Mi sgolo da una vita, per affermarlo! Una vita (ossia tutti i miei 28 anni…).
Ti abbraccio ‘arrosticina’ (e si signor Garante, acconsento che Orsa conservi la mia mail e il mio IP per tenere traccia di questo commento).
Baci,
Claudia B.
Ciao Claudia! Quanto ti invidio! 😉 Anche se le temperature non sono adatte io mi ci farei uno scialle con quella prosciuttata così divina! 😛
Ma infatti condivido il tuo pensiero! Ma sai che ci si potrebbe rovinare il nome di un locale così, che rabbia!
28 anni? Te li porti benissimo io te ne davo 20 😉
Assaggialo l’arrosticino, uno solo giusto per sapere com’è! 😛
Ti abbraccio anch’io :*
Mangiare non si può dire che tu non abbia mangiato! Nonostante siano solo le 11.10 del mattino, a vedere questi scatti mi è venuto lo sbrano! ahahah
Comunque anche secondo me le recensioni di TripAdvisor sono scritte ad cazzum certe volte… Per fortuna io non mi limito a quelle, cerco prima esperienze di altri blogger, come nel tuo caso circa la cena a Colmar 🙂
E che bel borgo S. Stefano!
Ti ringrazio, felice di esserti stata d’aiuto 😉
Lo sbrano verrebbe anche dopo mangiato con la pancia piena secondo me! L’Abruzzo è troppo mangereccio! 😉
Buona serata!
Come al solito il tuo reportage è completo!!! ti dirò, andrei sicuramente nella prima locanda! alla faccia di tripadvisor!!! 🙂
Già, comunque devo fare ammenda perché c’ero cascata! Se le altre locande non fossero state tutte chiuse non sarei andata dall’Elfo proprio a causa delle recensioni! Mi fiderò sempre meno di Trip!
Grazie Stefi, buona serata! 😉
Suppongo siate tornati in albergo rotolando sulla neve hahahahaha
Il problema di TripAdvisor è comune, purtroppo bisogna sempre leggere tra le righe ed analizzare i commenti non sempre veritieri e spesso, in questi piccoli borghi, dettati da invidie di tempi passati (e non troppo).
Non conoscevo questo borgo e solo il nome della locanda mi ci farebbe catapultare, dopo averti letto poi… un salto in futuro lo farò sicuramente. Sfidando l’ira di TripAdvisor. 😉
Buona giornata!!
hahahahah quasi rotolando! La tua analisi è precisa e azzeccata, anche secondo me vale il discorso invidie/piccoli centri 😉
Ti ringrazio Lilly, buona serata!
Niente avevo già cenato ma con tutto questo buon cibo mi è venuta ancora fame
Sorry hahahahah! Ti devo una cena allora 😛
Solo a leggere l’articolo mi è salito il colesterolo LDL… Questo posto è pericolosissimo, non ci andrò mai: per portarmi via dovrebbero chiamare l’esercito.
Poi, sì, la foto con il gatto, ma “l’espressione sorniona dell’Orsa che aspetta la sua pecora in cottura” è fantastica!
Ciao Orsa, buon we
Hai ragione, molto pericoloso per le arterie, persino più letale delle nostre mangiate domenicali in Campania 😉
Ti ringrazio! Quella è l’espressione del “prima”, per dignità personale non ho pubblicato l’espressione del “dopo” 😛
Il we è passato, a te invece auguro buon inizio settimana (l’ennesimo maledetto lunedì) 😉
Mamma mia, gli arrosticini sono la mia passione (Ale) e quel posticino all’Aquila ispira davvero tanto tanto! E poi c’è anche la versione vegetariana per accontentare anche il palato di Kiki: credo proprio che quando visiteremo la città e i dintorni seguiremo i tuoi sfiziosissimi consigli! 😉
La tua espressione nell’attesa del pranzetto è fantastica!!! ahahahah
Grazie per la condivisione! 😉
Si infatti aveva un’atmosfera davvero carinissima: sai quando sei sovrappensiero e all’improvviso ti viene in mente una musica, un profumo, un colore o un ricordo? Ecco ultimamente mi capita spesso che mi ritorni alla memoria l’atmosfera di quel localino, era davvero sfizioso, a prescindere dagli arrosticini! 🙂 Vai tranquillo con Kiki che gli arrosticini veg erano deliziosi allo stesso modo!
A proposito di espressione: una volta durante una festa mentre mangiavo beatamente la mia fetta di torta, mi hanno fatto lo scherzetto di sottrarmi il piatto piano piano da sotto il muso. Chissà che espressione buffa o incazzosa devo aver fatto perché li ho visti tutti prima impallidire e poi scoppiare a ridere! 😀 😀 😀 😀
Ti ringrazio Alessandro 🙂
Sapevo che avrei dovuto leggere questo post a quest’ora, altrimenti chi sarebbe poi riuscito a lavorare! Quello è il classico cibo di cui non riuscirei mai a fare a meno, con buona pace dei vegetariani e dei vegani….Quanto a Tripadvisor, beh, noi lo utilizziamo ma siamo sempre un po’ diffidenti quindi prendiamo le recensioni con (tante) pinze!
Erica, è l’ABC delle istruzioni dei blogpost a base di cibo! MAI leggerli prima di mangiare 😛
Buona serata e grazie per esserti fermata a leggere! 😉
Un orsa gattara ancora non l’avevo mai vista, e mi piace assai!!
La prima foto di te con l’ombrello gattoso che accarezzi in gattino è davvero da incorniciare <3
Per il resto, sono le dieci di mattina e grazie alle tue foto ho una salivazione anomala ed una fame che lasciamo perdere. Sarà che potrei ingozzarmi di salami e simili a qualsiasi ora. Non ho l'Abruzzo in programma, ma sembrano tutti ristoranti moooolto interessanti!!
hahahahah è vero questo post è ad alto contenuto colesterol-trigliceridico, siamo gente che ama il buon cibo e per questo verremo condannati! Ci vediamo nel girone dantesco creato appositamente per noi Celeste! Quello dei travelblogger mangioni! 😛 Grazie per i complimenti! *_*